ECCELLENZE LEGHISTE IN FRIULI: IL VICESINDACO DI TRIESTE CHE SI VANTA DI AVER BUTTATO LE COPERTE DI UN SENZATETTO E L'ASSESSORE DI MONFALCONE CHE PUBBLICA UNA FILASTROCCA CONTRO I MIGRANTI: '' VIEN DALL'AFRICA IL BARCONE PER RUBARVI LA PENSIONE; NELL'HOTEL LA VITA È BELLA NEL FRATTEMPO TI ACCOLTELLA''. ENTRAMBI SOMMERSI DI CRITICHE, ENTRAMBI CHE RIBADISCONO LE LORO AZIONI…

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Da www.giornalettismo.com

 

paolo polidori paolo polidori

Un post vergognoso su Facebook poi prontamente rimosso. Il vicesindaco leghista di Trieste Paolo Polidori, nel corso della giornata di ieri, si è vantato di aver gettato via le coperte di un senzatetto, per motivi di decoro urbano. Sul social network aveva raccontato così la sua ‘prodezza’: «Sono passato in via Carducci, ho visto un ammasso di stracci buttati a terra… coperte, giacche, un piumino, e altro; non c’era nessuno, quindi presumo fossero abbandonati: da normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città, li ho raccolti e buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto: ora il posto è decente! Durerà? Vedremo. Il segnale è: tolleranza zero!! Trieste la voglio pulita. PS: sono andato subito a lavarmi le mani!!».

 

Il post è un condensato di cattivismo. Il vicesindaco di Trieste si sarebbe comportato da ‘cittadino qualunque’, avrebbe provato soddisfazione nel gettar via gli stracci che appartenevano a un senzatetto e poi ha affermato di essersi andato subito a lavare le mani, facendo passare l’idea che il contatto con quelle coperte avrebbe potuto provocare chissà quale malattia.

paolo polidori paolo polidori

 

L’agenzia Dire ha poi contattato direttamente Paolo Polidori che prima ha negato di conoscere a chi appartenessero quegli stracci, salvo poi cambiare versione e dire che l’uomo proprietario delle coperte era più volte finito nel mirino dei servizi sociali e avrebbe più volte rifiutato di essere ospitato in una struttura protetta. Per di più, sempre in base a quanto dichiarato dal vicesindaco, il clochard avrebbe anche alcuni precedenti penali: «I negozianti – ha affermato Polidori – dicono che viene a cambiare centinaia di euro al giorno».

 

Sempre all’agenzia Dire, Paolo Polidori ha difeso il suo gesto: «Nessuno va oggi a Trieste, se non volontariamente, a dormire sotto le stelle senza un pasto caldo e senza potersi lavare. Quindi ripeto: la possibilità di essere accolto c’è, non si può tollerare che le persone possano dormire così in strada. Questa è una condizione che io combatto, sempre nei limiti della solidarietà, dell’umanità e del soccorso».

 

massimo asquini massimo asquini

Non è la prima volta che Paolo Polidori finisce nel mirino per i suoi comportamenti al limite del poliziesco da vicesindaco della città: in passato, nel corso di una regata organizzata a Trieste, era stato esposto un cartello pro-migranti. Era stato lo stesso Polidori a chiedere e a ottenerne la rimozione.

 

 

POST OFFENDE MIGRANTI, ASSESSORE MONFALCONE NELLA BUFERA

 (ANSA) - Dopo il gesto del vicesindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori, che ieri via social aveva annunciato di avere gettato "con soddisfazione nel cassonetto" le coperte di un clochard come avrebbe fatto "un normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città", scoppia un altro caso, questa volta a Monfalcone (Gorizia), città a guida leghista. A pubblicare sempre su Facebook, nelle stesse ore, una filastrocca che denigra i migranti, riferisce oggi il quotidiano Il Piccolo, è l'assessore comunale alla Sicurezza di Monfalcone, Massimo Asquini.

 

massimo asquini matteo salvini massimo asquini matteo salvini

"Il migrante vien di notte con le scarpe tutte rotte; vien dall'Africa il barcone per rubarvi la pensione; nell'hotel la vita è bella nel frattempo ti accoltella; poi verrà forse arrestato e l'indomani rilasciato". Parole che hanno provocato la reazione dell'opposizione, che chiede le dimissioni dell'esponente leghista e "la convocazione di un Consiglio comunale urgente, con la presenza del Questore e del Prefetto".

 

Mentre l'interessato si difende. "Non c'è nulla di offensivo, è quello che tutti gli italiani pensano". La filastrocca, si è giustificato, "non è roba mia, l'ho copiata dal web". "In ogni caso non è un'offesa per nessuno. E' uno scherzo in tema con la leggerezza del giorno della Befana". A prendere le sue difese, il sindaco leghista di Monfalcone, Anna Maria Cisint. "Asquini - dice - non voleva offendere nessuno e se l'ha fatto si scusa".

massimo asquini massimo asquini

 

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