UN EGO CON UN PARTITO INTORNO – NELLA EX SEDE DEL PD DI VIA DEI CAPPELLARI, CHE ORA ACCOGLIE LA PRIMA SEZIONE DI “ITALIA VIVA”, LA GIGANTOGRAFIA PIÙ GRANDE È QUELLA DI RENZI. DELLE VECCHIE IMMAGINI RESTANO ALDO MORO ED ENRICO BERLINGUER – VIA LE FOTO DI GRAMSCI, TOGLIATTI, NILDE IOTTI E PETROSELLI - SONO RIMASTI ANCHE I LIBRI, MENTRE SI SONO AGGIUNTE LE LOCANDINE DELLE LEOPOLDE E I POSTER DELLA BOSCHI E DELLA BONETTI – VIDEO

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Concetto Vecchio per “la Repubblica”

inaugurazione sede italia viva in via dei cappellari 1 inaugurazione sede italia viva in via dei cappellari 1

 

D a Gramsci a Renzi. Nella sede di Italia Viva in via dei Cappellari, alle spalle di Campo de' Fiori, la prima aperta l' altra sera a Roma, l' immagine più grande è quella del leader: Matteo Renzi. Questa fino a poche settimane fa era la casa del Pd e ora il mutamento iconografico illumina la trasformazione di un partito che si è alleggerito di storia.

la gigantografia di matteo renzi nella sede di italia viva a roma la gigantografia di matteo renzi nella sede di italia viva a roma

 

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Delle vecchie gigantografie sono rimaste appese quelle di Aldo Moro ed Enrico Berlinguer. Via i ritratti di Antonio Gramsci, Nilde Iotti, Pietro Scoppola, Palmiro Togliatti, il sindaco comunista Luigi Petroselli, i partigiani festanti nei giorni della Liberazione. Lì prevaleva il rosso, qui è un drappo verde a sormontare la saracinesca. In via dei Giubbonari - prima dello sfratto e del trasloco qui, nel 2016 - si affiggevano le pagine dell' Unità all' esterno. I tesserati erano 430.

 

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L' anno scorso erano scesi a 320, l' 80% dei quali è passato con Italia viva "per non morire populisti o giustizialisti", afferma il coordinatore Luciano Nobili. Sono rimasti i libri, si è aggiunta la farfalla gialla evocata da Liliana Segre nel suo discorso all' Europarlamento sulla Shoah, e le locandine delle Leopolde, i poster di Maria Elena Boschi e della ministra Bonetti, e uno grande di Renzi con la sovrascritta "Ritorno al futuro". Dopodiché è il regno della contraddizione.

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Il "partito della guerriglia", che terremota il governo, come prima atto annuncia un' iniziativa a sostegno del ministro democratico Roberto Gualtieri, candidato alle supplettive. I militanti benestanti, di età media piuttosto alta, annuiscono. Uno di loro, Raffaele Pellegrino, 82 anni, confessa: «Io mantengo le due tessere, Pd e Italia viva. Perché gli avversari sono a destra».

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