FALCE, MARTELLO E UN BEL RANDELLO – CAZZULLO IN GLORIA DI MACALUSO, LA COSCIENZA CRITICA (E LIBERTINA) DEL PCI – UNA VOLTA GLI CHIESI IL SEGRETO DELLA SUA LONGEVITA’. LUI RISPOSE: “MAI CENARE DOVE SI DORME, MAI PRENDERE IL CAFFÈ DOVE SI CENA…” - AMAVA MOLTO LE DONNE, RICAMBIATO – FINI’ IN GALERA PER ADULTERIO. E NEL PCI LO DESCRISSERO MORALMENTE DEGENERATO – POI SI LEGO’ ALLA SORELLA DI UN DIRIGENTE DEL PARTITO CHE DOPO ALCUNI MESI SI SUICIDÒ. GIORGIO AMENDOLA CHIESE DI…" – LA CHICCA: “NON BEVO MAI ACQUA. ROVINA I SAPORI”

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https://m.dagospia.com/macaluso-io-comunista-in-galera-per-adulterio-il-suicidio-di-erminia-e-i-sovietici-258661

 

 

 

Dal "Corriere della Sera"

 

Caro Aldo, chi era Emanuele Macaluso, grande siciliano, scomparso a 96 anni?

Rino Grassi

MACALUSO CON LA MOGLIE

 

Risposta di Aldo Cazzullo

 

Caro Rino, Emanuele Macaluso - capo della Cgil siciliana con Di Vittorio, nel comitato centrale del Pci con Togliatti, capo dell' organizzazione con Longo, direttore dell' Unità con Berlinguer - era diventato un po' la coscienza critica del partito, e non solo per la veneranda età. Lo intervistai quando compì novant' anni. Gli chiesi ovviamente quale fosse il segreto della sua longevità. Rispose: camminare. «Mai cenare dove si dorme, mai prendere il caffè dove si cena».

 

MACALUSO CON LA MOGLIE 1

Amava molto le donne, ricambiato. Era figlio di un fuochista che spalava carbone nelle locomotive: «Papà tornava a casa dal lavoro, mangiava mezzo chilo di maccheroni, beveva un litro di vino rosso di Vittoria, ed era magro come un chiodo. Aveva fatto la Grande Guerra e iniziato a lavorare come muratore a otto anni. Sempre meglio che scendere in miniera». Entrambi i nonni di Emanuele Macaluso erano minatori.

 

«Rivedo la corsa delle donne scarmigliate, dopo che si era saputo dell' esplosione di grisù, per vedere se tra i morti c' era il marito o un figlio. Io stesso sono perito industriale minerario. I figli degli operai non potevano fare il liceo». Il suo primo ricordo era Matteotti: fu ucciso che aveva un anno, ma il padre gliene parlava sempre.

 

MACALUSO CON LA MOGLIE

«Una notte cominciai a vomitare sangue. Mi portarono in sanatorio. Tubercolosi. Mi facevano dolorose punture di aria per immobilizzare i polmoni, nella speranza che la ferita guarisse. Quasi tutti i ragazzi che erano con me morirono. Io sognavo di arrivare a trent' anni. Il sanatorio era in fondo al paese, da lontano si vedevano i passanti intimoriti, con il fazzoletto premuto sulla bocca. L' unico amico che mi veniva a trovare, Gino Giandone, era comunista».

 

ultimo saluto a macaluso

Grazie a lui, il giovane Emanuele prese la tessera del Pci clandestino nel 1941. «Fu un gesto di ribellione contro un mondo di una miseria e di un' ingiustizia medievali. Un giorno in miniera morirono quattro "carusi". Nella cattedrale di Caltanissetta c' erano tre bare. La quarta rimase sul sagrato. Era morto "in peccato" perché non era sposato in chiesa. Lo rifiutarono anche cadavere!». Macaluso allora picchiò il pugno sul tavolo della trattoria del Testaccio, il quartiere romano dove viveva.

 

Sul tavolo fave, pecorino, sarde, e un solo bicchiere, per il vino. «Non bevo mai acqua - diceva -. Rovina i sapori».

ultimo saluto a macaluso 1
d alema ultimo saluto a macaluso
provenzano ultimo saluto a macaluso
provenzano landini

Emanuele Macaluso
emanuele macaluso emma bonino foto di bacco
Macaluso
ugo sposetti emanuele macaluso
Emanuele Macaluso
ugo sposetti emanuele macaluso massimo d alema
EMANUELE MACALUSO E ENRICO BERLINGUER.
emanuele macaluso
luigi berlinguer emanuele macaluso
MACALUSO E PAOLA CONCIA
Emanuele Macaluso
Ciriaco De Mita Paolo Franchi Emanuele Macaluso
Colombo Mastrapasqua Mancino Formica e Macaluso
Emanuele Macaluso e Nicola Mancino
Emanuele Macaluso
Emanuele Macaluso e Alfredo Reichlin
Paolo Franchi Macaluso e De Mita
Macaluso e Reichlin
Emanuele Macaluso
NAPOLITANO MACALUSO