GIOVEDì, D-DAY PER IL GOVERNO – BOSSI/1: “per tanto tempo il Paese ha speso più di quanto poteva e un bel giorno la realtà ha preso il treno ed è venuta a trovarci – BOSSI/2: "TREMONTI FRENI EQUITALIA CHI NON PUÒ PAGARE NON È DELINQUENTE" - SANTADECHÈ A MASSA, CONTESTATORI CIRCONDANO PARCO: FISCHI E INSULTI - PIGNATONE HA FATTO DOMANDA POSTO PROCURATORE NAPOLI - MARCHI, DA ALEMANNO ALLA RAUTI - STRAGI DI OSLO, BREIVIK AGÌ SOTTO L’EFFETTO DI DROGA… - -

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1- CRISI: IL GOVERNO CONVOCA LE PARTI SOCIALI MERCOLEDI' ALLE 17
Radiocor -
Il Governo ha convocato le parti sociali per mercoledi' pomeriggio alle 17 a Palazzo Chigi per proseguire il confronto sulle misure anticrisi. Le organizzazioni hanno ricevuto una lettera firmata dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta.

GIANNI LETTAGIANNI LETTA UMBERTO BOSSI GIULIO TREMONTIUMBERTO BOSSI GIULIO TREMONTI

2- CRISI, ARRIVA IL VIA LIBERA DI BOSSI: «ANDIAMO DIETRO ALL'EUROPA»
http://www.corriere.it
- Bossi in versione europeista. Il Senatùr parla da Gemonio, nel Varesotto, e si spoglia definitivamente dell'abito di euro-scettico (vedi anche la querelle sulle quote latte). Interrogato dai cronisti ha detto: «Dobbiamo andare dietro un po' all'Europa». Le considerazioni del leader del Carroccio sono state espresse al termine di un vertice con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. «Ci siamo scambiati le idee», ha riferito Bossi confermando che sono state discusse proposte particolari per le imprese. «Ma non parliamo oggi, dobbiamo prima misurare bene e poi nei prossimi giorni vedremo»

trichettrichet

LA LETTERA DI TRICHET - Il leader della Lega, Umberto Bossi, ha poi confermato la notizia della lettera ricevuta dall'Italia nel fine settimana da parte della Bce in cui si richiedono misure contro la crisi e per il rilancio della crescita. Bossi ha giudicato positivamente la reazione dei mercati, ma all'obiezione che dopo l'apertura Piazza Affari ha invertito la tendenza, il ministro delle Riforme ha replicato che «bisogna finire tutte le riforme che stiamo preparando».

«È la realtà che è venuta a trovarci: per tanto tempo il Paese ha speso più di quanto poteva e un bel giorno la realtà ha preso il treno ed è venuta a trovarci». I giornalisti hanno anche chiesto al leader della Lega Nord se il governo si senta commissariato dalla Bce. «Certo l'Europa, la Bce, ha il suo peso - ha aggiunto -. Ci condiziona? Positivamente».

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3- BOSSI: "TREMONTI FRENI EQUITALIA CHI NON PUÒ PAGARE NON È DELINQUENTE"
Da "la Repubblica"
- Il leader della lega Umberto Bossi torna a attaccare Equitalia, le cui richieste di pagamento di tasse e multe arretrate colpirebbe soprattutto le imprese lombarde: «Abbiamo vinto la nostra prima guerra: bisogna mettere dei limiti a Equitalia e ai sequestri dei beni perché i cittadini hanno paura - ha dichiarato Bossi durante la festa della Lega a Manerbio, vicino Brescia - adesso agisce anche su imprese e agricoltori. Il cittadino che momentaneamente non può pagare non è un delinquente, cari Berlusconi e Tremonti. Spero domani di riuscire a tirare Tremonti dalla nostra parte, è un lombardo, in fondo è nato in Valtellina»

4- SANTANCHÈ A MASSA, CONTESTATORI CIRCONDANO PARCO: FISCHI E INSULTI
Fischi e cori domenica sera contro Daniela Santanchè, ospite della Festa Tricolore organizzata dal gruppo consiliare del Pdl del comune di Massa. Un gruppo di estrema sinistra ha circondato il parco in cui si stava svolgendo il comizio del sottosegretario all'Attuazione del programma e ha occupato il cancello d'entrata impedendo ad alcuni passanti di partecipare alla festa e insultando chi usciva. Ad impedire ai contestatori di entrare, un fitto schieramento di polizia in tenuta antisommossa e carabinieri. Sono stati così evitati scontri tra manifestanti e militanti.

GIUSEPPE-PIGNATONEGIUSEPPE-PIGNATONE

Daniela Santanchè ha lasciato il luogo della festa da un'uscita secondaria con la sua scorta. La questura ha fatto sapere che partiranno le denunce per manifestazione non autorizzata contro i militanti di estrema sinistra già identificati.

5- PIGNATONE HA FATTO DOMANDA POSTO PROCURATORE NAPOLI
Radiocor
- La smentita dell'iscrizione nel registro degli indagati del procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone non cancella il veleno che la boutade si e' lasciata dietro. Tutto nasce dall'esposto presentatao da un carabiniere fatto arrestare da Pignatone che si trova in carcere a Santa Maria Capua Vetere. E' il capitano Saverio Spadaro Tracuzzi, accusato dalla procura di Reggio di concorso esterno in associazione mafiosa per i suoi presunti rapporti con la cosca di ndrangheta Lo Giudice.

ANDERS BREIVIK SCORTATO IN TRIBUNALEANDERS BREIVIK SCORTATO IN TRIBUNALE

Il carabiniere, nell'esposto, sostiene di essere stato pressato da due investigatori, il dirigente della mobile di Reggio, Renato Cortese e il capo del Ros Stefano Russo, che avrebbero tentato di estorcergli dichiarazioni false contro alcuni magistrati di Reggio Calabria. Ma, a riguardo di Pignatone, il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo, e' categorico e dice: escludo che il collega Giuseppe Pignatone sia iscritto nel registro degli indagati'. Piu' evasiva la risposta riguard o la presunta inchiesta a carico dei due investigatori.

Tra veleni, notizie date e smentite, e incertezze una cosa e' sicura Pignatone da Reggio Calabria pare proprio che se ne vada tanto che, secondo quanto risulta a Radio 24, ha presentato domanda per ricoprire il posto di procuratore a Napoli dove l'attuale capo Giandomenico Lepore, alle prese con le delicate inchieste sulla P4 e sull'ex braccio destro del ministro Giulio Tremonti, Marco Milanese, ha raggiunto l'eta' pensionabile e sta per lasciare. Sono in tredici ad ambire a quel posto e c'e' chi dice che Pignatone rischia di farcela e aggiunge che, in caso contrario, alternative importanti sono all'ordine del giorno.

6- STRAGI DI OSLO, BREIVIK AGÌ SOTTO L'EFFETTO DI DROGA
P. DM. per "la Stampa"
- Tracce di sostanze stupefacenti sono state trovate nel sangue di Anders Behring Breivik, l'autore delle stragi a Oslo e sull'isola di Utoya in cui sono rimaste uccise 77 persone. Lo ha reso noto il suo avvocato difensore, Geir Lippestad, in una intervista al quotidiano «VG». «I risultati degli esami (su un prelievo effettuato il giorno dell'arresto, il 22 luglio, ndr) non sono definitivi, ma Breivik ha detto che aveva preso un cocktail di medicine», ha spiegato. Il procuratore, Christian Hatlo, ha parlato di sostanze stupefacenti, senza precisare di quale tipo. Sempre il magistrato, in un'intervista ad «Aftenposten», ha anche anticipato che gli inquirenti sono sempre più convinti che Breivik, interrogato per 30 ore, ha eseguito gli attacchi da solo.

ISABELLA RAUTIISABELLA RAUTI

7- MARCHI, DA ALEMANNO ALLA RAUTI
Il Fatto
- Dal primo agosto scorso Sergio Marchi è diventato capo della segreteria di Isabella Rauti, consigliere regionale del Lazio e moglie di Gianni Alemanno. Chi è Marchi? È l'ex assessore ai Trasporti del Comune di Roma nella giunta dello stesso Alemanno, quello che pagò con la perdita della poltrona, lo scandalo della parentopoli dell'Atac.
Scandalo nel quale venne coinvolta la sua compagna (trasferita dalla Cotral, azienda del trasporto su gomma regionale a Met.ro, la società del Comune di Roma che gestiva la metropolitana di Roma, poco dopo l'insediamento dell'assessore), e diversi parenti degli uomini del suo staff (un posto in una società legata all'Atac fu ottenuto anche dal fratello della sua compagna). Ora, con uno stipendio di 86 mila euro lordi al mese, è il capo delle segreteria della Rauti che dice: "Lo conoscono da quando siamo ragazzini". Pare basti.

DANIELA SANTANCHE GIANNI LETTADANIELA SANTANCHE GIANNI LETTA

8- GIOCHI 2012, BUFERA SULLO SPONSOR "COMPLICE DEL DISASTRO DI BHOPAL"
Da "la Repubblica"
- Indignazione in Gran Bretagna per la decisione di affidare la decorazione dello stadio Olimpico di Londra al colosso della chimica "Dow Chemical", che nel 2001 acquisì la Union Carbide Corporation, l´allora proprietario della fabbrica di pesticidi di Bhopal, in India, dove nel 1984 un´esplosione provocò la fuoriuscita di grosse quantità di liquido altamente tossico, che causò la morte di 15mila persone e una permanente contaminazione del suolo.

La multinazionale americana dovrebbe sponsorizzare un gigantesco drappo colorato da 8 milioni di euro che andrà a rivestire la parete esterna dello stadio fino all´inizio dei Giochi Olimpici. Gli attivisti si sono mobilitati per chiedere di revocare la decisione, che comprometterebbe «seriamente la reputazione dei Giochi Olimpici, assieme a tutti i valori che trasmettono». Il presidente della Dow Chemicals, Keith Wiggins, ha replicato dicendo che «questa rappresenta per l´azienda una grande opportunità per dimostrare al mondo il nostro impegno a favore dell´eccellenza tecnologica e della sostenibilità ambientale».

 

 

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