IL GOVERNO HA FATTO UN ASSIST INVOLONTARIO AGLI ANARCHICI – MARCELLO SORGI: “AVER TARDATO A TRASFERIRE COSPITO È SERVITO SOLO A TRASFORMARLO IN UN SIMBOLO, PER CUI GLI ANARCHICI ADESSO SI BATTONO CON ATTENTATI” – MA SE LO SCONTRO SALE DI LIVELLO, NON FARÀ ALTRO CHE CONFERMARE LE CONDIZIONI CHE GIUSTIFICANO IL 41 BIS (CHE SERVE A EVITARE I CONTATTI TRA UN CRIMINALE IN GALERA E I SUOI SODALI ALL’ESTERNO)

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1. LA COSTRUZIONE INVOLONTARIA DI UN SIMBOLO

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

ALFREDO COSPITO NEL 2013 (A SINISTRA) E NEL 2022 (A DESTRA)

[…] I fatti dicono che l'anarchico Cospito non è esattamente una sorta di perseguitato per le sue opinioni, come alcune forti prese di posizione garantiste vorrebbero descriverlo, ma il responsabile della gambizzazione di un dirigente dell'Ansaldo e l'autore di un attentato dinamitardo contro una caserma dei Carabinieri che solo per caso non si trasformò in una strage, essendo stato organizzato con due bombe, una che esplodendo avrebbe richiamato i militari e l'altra da far scoppiare dopo che fossero arrivati sul posto. Non solo un teorico, dunque, questo Cospito, piuttosto un fanatico terrorista. […]

 

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Quanto al governo, dato che la vicenda giudiziaria di Cospito si trascina da tempo e il regime di carcere duro - 41 bis - contro cui l'uomo si batte fu approvato dalla precedente ministra di Giustizia Cartabia, la novità che la premier Meloni e il nuovo Guardasigilli Nordio avrebbero dovuto subito valutare è quella dello sciopero della fame, cominciato dall'anarchico proprio in coincidenza con la nascita dell'esecutivo.

 

Aver fatto sì che questo genere di protesta si protraesse per tanto tempo in un carcere, come quello di Sassari, in cui le condizioni del detenuto, man mano che si aggravavano, non potevano essere valutate con le strutture sanitarie adeguate, è equivalso a lasciarlo morire.

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[…] Aver tardato inoltre è servito solo a trasformare Cospito in un simbolo per cui gli anarchici di tutta Italia, e non solo, adesso si battono con attentati che la pubblica sicurezza fatica a tenere sotto controllo. Infine, sia detto per inciso, tutto questo con la linea della fermezza ribadita da Meloni non c'entra nulla.

 

2. LA LINEA DEL GOVERNO: PENSANO DI AIUTARLO CON LE MINACCE GLI FANNO UN DANNO

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

alfredo cospito

Al termine di un’altra giornata scandita da proteste degli anarchici, il governo non cambia la linea: non si cede al ricatto delle violenze e delle minacce. E in un Consiglio dei ministri lampo, la premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quello degli Esteri, Antonio Tajani, hanno deciso, «compatti», di non lasciarsi «condizionare».

 

Né auto incendiate, né proiettili in busta, né altro, potranno alleggerire il destino carcerario di Alfredo Cospito. L’anarchico è da 103 giorni in sciopero della fame contro il regime di carcere duro ricevuto dopo la condanna per strage per due ordigni fatti esplodere di fronte alla Scuola allievi Carabinieri che — solo per caso, secondo i giudici — non hanno ucciso nessuno.

 

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Più salirà di livello lo scontro, filtra da Palazzo Chigi, e più si dimostreranno le condizioni che giustificano il 41 bis: mirato a evitare i contatti tra un esponente di punta e la sua organizzazione, sia una cosca mafiosa o una galassia dedita alla violenza.

 

Cospito ha ottenuto solo il trasferimento, ma resta al 41 bis. […] Una linea di rigore ed equità necessaria anche a tutela del regime del 41 bis. Qualsiasi deroga potrebbe aprire un varco nelle maglie di una norma, il 41 bis, auspicata per le cosche da Giovanni Falcone, varata dopo la sua morte, cambiata negli anni e ora divenuta il pilastro tecnico sul quale poggia l’ergastolo ostativo.

AUTO DEI VIGILI URBANI DI MILANO BRUCIATA DAGLI ANARCHICI

 

Perché nella nuova formulazione si dice che l’esenzione dal carcere ostativo, prevista per tutti i detenuti, non si applica a quelli al regime di 41 bis. Senza carcere duro rischia di cadere anche l’ergastolo ostativo per boss e terroristi, qualora emulassero Cospito. La preoccupazione, espressa ieri dal ministro Piantedosi in Consiglio dei ministri, è quindi di una possibile «saldatura» tra gli interessi degli anarchici e di altri gruppi antagonisti. Il grido «no al 41 bis» è condiviso anche da cosche e terroristi. […]

corteo anarchici a torino per alfredo cospito
alfredo cospito
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alfredo cospito anarchico al 41 bis
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