GOVERNO CON I 5 STELLE? IL PD DECIDE IN DIREZIONE IL 3 MAGGIO – IL REGGENTE MARTINA: “PASSI IN AVANTI IMPORTANTI MA RESTANO DIFFERENZE”- NEL POMERIGGIO L’ESPLORATORE FICO TORNA AL QUIRINALE PER RIFERIRE A MATTARELLA – CALENDA: TRA IL PD E I GRILLINI DISTANZE SIDERALI

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Da www.ilsole24ore.com

ORFINI MARCUCCI MARTINA DELRIO

 

Il Pd riconosce il «passo» di M5S di chiudere il confronto con la Lega ma «al tempo stesso non nascondiamo le differenze tra noi, è giusto dirlo per serietà e responsabilità». Dunque non chiude la porta Maurizio Martina dopo le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico. Il cammino può proseguire.

 

 

«Ci interessa dare una mano a questo Paese in una fase delicata della storia istituzionale e politica. Se siamo arrivati fino a qui è perché altri hanno fallito, per cinquanta giorni assistito a diversi tentativi che non hanno prodotto un esito utile. Questo lavoro lo facciamo con spirito di servizio e nel solco degli indirizzi dati dal presidente Mattarella». La palla passa al confronto nella sua sede “naturale” che avrà l’ultima parola. «Abbiamo deciso di convocare la direzione nazionale Pd il 3 maggio prossimo per decidere se e come accedere a questo confronto da comunità collettiva. Insieme discutiamo e poi insieme lavoriamo».

DIREZIONE PD - MENTRE MARTINA PARLA TUTTI SMANETTANO SULLO SMARTPHONE

 

Nel pomeriggio le conclusioni al Quirinale

Sul Colle più alto c’è attesa per le conclusioni finali che il presidente Roberto Fico porterà, questo pomeriggio, come risultato dei colloqui avuti con M5S e Pd nella laboriosa esplorazione di una intesa per dar vita a un governo. Corrono veloci le ore e molte voci convergono sul fatto che sarà proprio il tempo un fattore determinante per i prossimi passaggi che attendono il capo dello Stato. Perché malgrado nei dem sia niente affatto maturata l’ipotesi di un abbraccio con i pentastellati di carte alternative ne rimangono poche sul tavolo, ridotti quasi a zero gli scenari immaginabili anche con uno scatto di fantasia dopo il precedente naufragio del tentativo di un accordo giallo-verde.

ORFINI MARCUCCI MARTINA DELRIO

 

 

Per questo ciò che appare prevedibile è una richiesta al presidente della Repubblica di allargare le consultazioni di qualche giorno: l'eventuale (ancorché improbabile al momento) firma di un contratto con il partito guidato da Maurizio Martina, nel pieno del dissidio interno tra aperturisti e “intransigenti” sul fronte del no, ha bisogno dei supplementari perché possa essere accettato dalla base («abbiamo grande rispetto per il dibattito apertosi nei nostri movimenti. Va assolutamente rispettato perché è vero che siamo forze diverse, siamo forze che hanno espresso ed esprimono anche punti di vista molto diversi»). Come anche specularmente dagli stessi elettori a Cinque Stelle che stanno rovesciando il proprio dissenso in gran quantità sulla rete.

 

carlo calenda tessera pd con maurizio martina

Ma del resto il M5S non intende mettere in discussione la volontà di non partecipare a un esecutivo di emergenza con pochi punti di programma pur di far partire la legislatura e non si vede quali chance di successo abbia, senza il sostegno della forza premiata dagli elettori con una nutritissima rappresentanza parlamentare, una soluzione del genere. Argomenti che rendono dunque plausibile un rinvio (a termine) del fischio finale sul mandato al presidente incaricato. Con lo spettro sullo sfondo del ritorno alle urne entro l’anno.

LUIGI DI MAIO ROBERTO FICO

 

CALENDA

Da repubblica.it

 

Carlo Calenda a Circo Massimo, la trasmissione condotta da Massimo Giannini su Radio Capital, dice: "Ci separano distanze siderali dal Movimento. Va bene il dialogo, è l'essenza della politica. Ma guai a fare un accordo".

MAURIZIO MARTINA ALLA DIREZIONE DEL PD
MAURIZIO MARTINA
MATTARELLA E FICO