I GRILLINI HANNO UN PROBLEMA CON I SOCIAL MEDIA MANAGER, O LO FANNO APPOSTA PER FARE CASINO? – SULLA PAGINA FACEBOOK ISTITUZIONALE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE COMPARE UN POST “POLITICO”, CON UN ATTACCO A DI MAIO: “NON È UN GOVERNO CHE SI PUÒ REGGERE SULLE SCISSIONI” – UNA LEGGEREZZA O, COME SUCCESSO A PAOLA TAVERNA L’ALTRO GIORNO, UN “ERRORE DELLO STAFF?

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Da www.repubblica.it

 

giuseppe conte patuanelli

Magari è stata una leggerezza oppure, com'era accaduto a Paola Taverna qualche giorno fa, un "errore dello staff". La cosa però non è passato inosservata ai compagni e soprattutto agli ex compagni di partito passati con Luigi Di Maio.

 

Sulla pagina Facebook del ministero delle Politiche agricole infatti, un account istituzionale ufficiale, è stato pubblicato un contenuto di natura squisitamente partitica, con logo del M5S annesso.

 

C'è il ministro Stefano Patuanelli che parla alla trasmissione Agorà, la didascalia recita: "Non è un governo che si può reggere sulle scissioni. Il MoVimento 5 Stelle è sempre stato responsabile. Se dobbiamo cercare una causa alle tensioni bisogna guardare a questa nuova forza politica scissionista". Insomma, un attacco al nuovo gruppo Insieme per il futuro, che peraltro fa parte della stessa maggioranza del M5S.

 

IL POST CONTRO DI MAIO SULL ACCOUNT FACEBOOK DEL MINISTERO DELL AGRICOLTURA

Nulla a che vedere in quanto a gravità e massiccio utilizzo dei mezzi pubblici a disposizione (vedi i viaggi per missioni in concomitanza dei comizi) con l'avvinghiamento di Matteo Salvini al Viminale, ai tempi del governo gialloverde. Quando peraltro il suo storico staff veniva pagato dal ministero anche per gestire direttamente la propaganda del leader politico. E del resto in questi casi il confine, si sa, è spesso labile. Ma la piccola sbavatura c'è tutta: un cittadino, un coltivatore diretto, un pescatore, che trova informazioni sulle novità del settore sulla pagina del Mipaaf, che interesse può avere ad entrare nel merito delle beghe tra M5S ed esecutivo?

patuanelli conte
stefano patuanelli matteo salvini giuseppe conte