GRILLO NON GRADITO AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO: "NON OSPITIAMO PIFFERAI MAGICI, BURATTINAI DIGITALI E TENUTARI DI SETTE"


Diego Longhin per "repubblica.it"

grillo casaleggio
ROLANDO PICCHIONI

"Non ospitiamo pifferai magici, burattinai digitali e tenutari di sette". Il brusco riferimento a Beppe Grillo accende la conferenza stampa di presentazione di Librolandia. Ernesto Ferrero, direttore del Salone del Libro di Torino non usa mezzi termini per dire che il leader del Movimento 5 Stelle (dato tra i possibili ospiti nei giorni scorsi per presentare il libro "Il Grillo canta sempre al tramonto, scritto con Dario Fo e Gianroberto Casaleggio) non solo non sarà alla Fiera del Lingotto, dal 16 al 20 maggio, ma non è neanche gradito.

COPERTINA DEL LIBRO IL GRILLO CANTA SEMPRE AL TRAMONTO

Battuta che Ferrero inserisce parlando dell'assenza forzata, per doveri istituzionali, del rieletto presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che avrebbe dovuto chiudere la kermesse del libro. "Tutti gli ospiti del Salone hanno raggiunto livelli o incarichi - racconta Ferrero - lo scorso anno il presidente del Senato Grasso, quest'anno doveva esserci la presidente della Camera Boldrini. Ci sarà Prodi".

ernesto ferrero

Ma per Grillo non c'è spazio. No grazie. Repentina la presa di distanze del presidente della Fondazione del Salone del Libro, Rolando Picchioni: "C'è spazio per tutti, il Salone è uno spazio di confronto e di democrazia. Grillo è il benvenuto".

Anche l'anno scorso l'annunciata presenza di Grillo al Salone aveva originato qualche scambio di apprezzamenti. Il comico avrebbe dovuto intervenire a Torino per presentare il suo libro "Siamo in guerra", ma poi aveva finito per rinunciare dopo che Ferrero aveva dichiarato che l'invito non era "ufficiale", puntualizzando: "Siamo per il confronto libero e rispettoso. Mi piacerebbe che Grillo parlasse di cose concrete, abbandonando l'insulto e l'invettiva, che non ci appartengono". In seguito a questa presa di posizione Grillo aveva fatto un passo indietro: "Ne prendo atto - aveva scritto nel suo blog - e non andrò al Salone come ospite indesiderato".