ITALIA E FRANCIA SI SCONTRANO ANCHE SULLA DIFESA – DOPO LE FRECCIATINE DI MACRON A SALVINI ROMA E PARIGI LITIGANO ANCHE SULL’ESERCITO COMUNE EUROPEO – LA FRANCIA VUOLE CREARE UNA FORZA CHE INCLUDA ANCHE IL REGNO UNITO, MA IL MINISTRO DELLA DIFESA TRENTA HA DECISO DI NON ADERIRE PER...

-

Condividi questo articolo


Gerardo Pelosi per www.ilsole24ore.com

 

salvini sull aereo militare verso la libia salvini sull aereo militare verso la libia

Prima le battutine contro Salvini sussurrate all'orecchio del premier italiano, Giuseppe Conte al vertice di ieri sui migranti dal presidente francese Emmanuel Macron. Oggi la ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau che dice: «Non è certo il signor Salvini a poter dare lezioni alla Francia». Infine lo stesso Salvini di ritorno da Tripoli che, senza nominare la Francia, ha parlato di «occupazione economica» della Libia da parte di altri Paesi europei.

 

nathalie loiseau nathalie loiseau

Insomma, lo scontro sui migranti tra Roma e Parigi non è affatto archiviato. E alla vigilia dell'arrivo a Roma di Macron domani per un incontro in Vaticano con il Papa e poi a San Giovanni per ricevere il titolo di Protocanonico (lo fu Sarkozy ma non Hollande) è la ministra della Difesa Elisabetta Trenta a prendere una decisione ostile alla Francia.

 

Cosa prevede il piano di Parigi 

florence parly florence parly

La ministra della Difesa francese Florence Parly ha infatti proposto una nuova forza militare europea che include anche il Regno Unito. La forza nota come European Intervention Initiative ha l'obiettivo di dispiegare rapidamente una forza europea per fra fronte a crisi internazionali.

 

Una lettera di intenti starebbe per essere siglata a Lussemburgo dove è in corso la riunione dei ministri della Difesa Ue tra Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Belgio, Danimarca, Estonia, Spagna e Portogallo.

elisabetta trenta elisabetta trenta

 

Si tratterebbe di una forza che dovrebbe far fronte a possibili minacce alla sicurezza europea come disastri naturali, interventi per crisi, o evacuazione di cittadini europei. Si tratterebbe dell'unica forma di sinergia militare europea con dentro il Regno Unito dopo la Brexit.

 

Ma l'Italia, che inizialmente aveva mostrato un certo interesse alla proposta e stava considerando la possibilità di aderirvi, ha fatto sapere che per ora non firmerà alcuna lettera di intenti. 

 

florence parly 2 florence parly 2

Il ministro Trenta, secondo fonti di via XX settembre, avrebbe infatti mostrato molto scetticismo perché non si capisce bene che tipo di alleanza dovrebbe essere non essendo complementare né alla Pesco europea né alla Nato. 

 

elisabetta trenta 2 elisabetta trenta 2

Interrogazione di Forza Italia 

In una nota la capogruppo di Forza Italia alla Commissione Difesa della Camera ha chiesto al Governo chiarimenti sui motivi della mancata partecipazione del nostro Paese all'European Intervention Initiative, accordo che verrà formalizzato oggi in Lussemburgo da 9 Paesi Ue, Francia, Germania, Belgio, Danimarca, Olanda, Estonia, Spagna, Portogallo, oltre che Gran Bretagna, per la creazione di una forza militare comune d'intervento con la finalità di cooperazione tra Stati in aree di crisi che possono minacciare la sicurezza europea.

elisabetta trenta giuseppe conte elisabetta trenta giuseppe conte

 

«È grave - sostiene ancora Tripodi - che un Paese come l'Italia, tra i fondatori della Ue e da sempre impegnato nelle missioni internazionali, sia spettatore e non protagonista di quello che potrebbe diventare il pilastro di una vera forza militare comune di difesa europea».

florence parly 1 florence parly 1

 

elisabetta trenta 1 elisabetta trenta 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...