IVA FUNESTA - MENTRE LO SPREAD SALE A 291, CONTE AVVERTE: ''IMPEDIRE L'AUMENTO DELL'IVA NON SARÀ FACILE'', E SALVINI S'INFURIA PER QUESTO HARAKIRI ELETTORALE PRONUNCIATO DAVANTI AGLI IMPRENDITORI: ''MI RIFIUTO DI AUMENTARE L'IVA ANCHE SOLO DI UN CENTESIMO, PRIMA BISOGNA RIFORMARE IL SISTEMA FISCALE E IO NON MI RASSEGNO'' - IL PREMIER PENSA DI COPRIRE I 23 MILIARDI RICHIESTI CON LA SPENDING REVIEW, SCATENANDO ILARITÀ GENERALE

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Da www.ansa.it

 

Botta e risposta a distanza tra il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Interno Matteo Salvini sull'aumento dell'Iva. Davanti alla platea di imprenditori di Rete Imprese Italia il premier precisa che evitare l'aumento dell'Iva "non sarà un'impresa facile". Per questo, ha aggiunto, "stiamo lavorando ad un'operazione profonda di spending review e stiamo potenziando il nostro sistema di contrasto all'evasione fiscale".

matteo salvini giuseppe conte a pian de giullari firenze

 

"Dopo una prima fase, nella quale il Governo ha posto le basi per ricostruire il rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni, rispondendo con urgenza alle istanze delle fasce più deboli della popolazione, si apre adesso una 'fase 2', che ha come obiettivo prioritario quello di rilanciare la crescita, liberando le migliori energie produttive e innovative del Paese" ha detto il presidente del Consiglio.

 

 

 

"Mi rifiuto di aumentare l'Iva anche di un solo centesimo: prima va riformato il sistema fiscale: bisogna avere coraggio e io non mi rassegno". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini all'assemblea di Rete Imprese Italia.

 

Balzo ulteriore dello spread che arriva a 291, il massimo da dicembre. Frena Piazza Affari (-1%), maglia nera in Europa, con lo spread in rialzo oltre 289 punti base, che penalizza i bancari Ubi Banca (-2,37%), Mediobanca (-2,06%), Banco Bpm (-1,2%) e Unicredit (-1,12%), insieme a Poste (-1,22%) ed Mps (-1,6%). Pochi i rialzi, limitati a Ferragamo (+8,56%), promossa dagli analisti, che ne hanno alzato il prezzo obiettivo fino a 20 euro dopo una trimestrale definita come "incoraggiante". Bene Juventus (+1,09%) e Italgas (+1,38%), all'indomani dei conti trimestrali, diffusi oggi da Snam (-0,88%). Il calo del greggio Wti oltre l'1% penalizza Saipem (-1,86%) ed Eni (-0,93%). Contrastate Astaldi (+3,9%) e Salini Impregilo (-0,69%), al pari di Mediaset (+3,39%) ed Rcs (-1,68%) e Cairo (-2%). Giù Maire Technimont (-5,85%) e Prysmian (-3,17%), mentre tiene Pirelli (+0,4%), in controtendenza con Brembo (-2%), Fca (-1,69%), e Ferrari (-1,15%), nel giorno dell'assemblea.

Fontana, Salvini, Tajani e Conte al Salone del Mobile

 

Sono le parole di Matteo Salvini ad aver provocato il balzo dello spread degli ultimi due giorni fino a sfiorare, oggi, quota 290. Lo dicono due report, uno di Unicredit e uno di Mps: 'I Btp sono stati sotto pressione dopo i commenti di Matteo Salvini sul deficit', dice la banca milanese. 'Rimangono sotto pressione i Btp dopo alcune dichiarazioni del Vice Premier, Salvini, sul fatto che il governo potrebbe sforare il deficit del 3% con la prossima legge di bilancio", concorda Mps.

 

Unicredit nota che i prezzi sono sotto pressione (e i rendimenti salgono di pari passo) per una combinazione di fattori, fra cui 'un peggioramento dell'appetito per il rischio a livello globale, così come la prudenza degli investitori in vista delle elezioni per il Parlamento europeo'. Le parole del vicepremier e ministro dell'Interno hanno fatto impennare il differenziale di rendimento, che oggi è continuato a salire.