KIM-MI FERMERA’? – IL DITTATORE NORDCOREANO FA IL DOPPIO GIOCO CON TRUMP E RIAPRE LA BASE PER I LANCI DI MISSILI - IL PRESIDENTE USA SI È DETTO “MOLTO, MOLTO DELUSO” DA CICCIO KIM - SE PYONGYANG NON MANTERRÀ FEDE ALL'IMPEGNO DI RINUNCIARE AL PROGRAMMA NUCLEARE, ALLORA GLI STATI UNITI POTREBBERO DECIDERE UN ULTERIORE INASPRIMENTO DELLE SANZIONI ECONOMICHE CONTRO IL REGIME...

-

Condividi questo articolo


Francesco Radicioni per “la Stampa”

 

trump kim jong un trump kim jong un

Mentre cresce l' incertezza dopo che si è concluso senza un accordo il summit della scorsa settimana tra Donald Trump e Kim Jong-un, le immagini satellitari hanno rivelato che Pyongyang avrebbe ripreso i lavori nel sito missilistico di Tongchang-ri.

 

 

Usato in passato per il lancio di satelliti e per i test dei motori dei missili balistici, lo scorso giugno il leader nord-coreano aveva annunciato la chiusura del sito vicino al confine con la Cina in occasione dello storico incontro di Singapore con il presidente degli Stati Uniti. Citando fonti dell' intelligence di Seul, l' autorevole think tank 38 North ha scritto che i lavori di smantellamento del sito di Tongchang-ri si erano fermati già dallo scorso agosto, mentre dall' analisi delle immagini si vede che tra il 16 febbraio e il 2 marzo alcune strutture sono state ricostruite. Anche da un rapporto di un altro think tank basato a Washington - il Center for Strategic and International Studies - risulta che la Corea del Nord «sta dedicandosi a una rapida ricostruzione del sito».

 

Lo scorso settembre, in occasione del vertice con il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in a Pyongyang, Kim si era impegnato a chiudere il sito di Tongchang-ri alla presenza di esperti americani. La scorsa settimana Donald Trump ha assicurato di aver ricevuto dal leader nord-coreano la garanzia che Pyongyang continuerà la moratoria sul lancio di missili balistici e sui test nucleari iniziata a novembre 2017.

trump kim jong un trump kim jong un

 

Le sanzioni Nell' ultimo discorso di Capodanno però Kim Jong-un aveva anche ammonito che se gli Stati Uniti avessero continuato a imporre sanzioni alla Corea del Nord, allora Pyongyang avrebbe potuto scegliere una «nuova strada». Nel corso del summit di Hanoi, il regime di Kim Jong-un ha offerto di smantellare l' impianto di Yongbyon - al centro del programma nucleare di Pyongyang - in cambio della rimozione di cinque round di durissime sanzioni Onu imposte dal 2016.

 

Durante la conferenza stampa prima di lasciare la capitale vietnamita, Trump ha però detto che il ritiro «di tutte le sanzioni» è un prezzo troppo alto per una mossa parziale verso la denuclearizzazione.

 

Ieri il presidente Usa si è detto «molto, molto deluso» dal leader nordcoreano.

La mediazione di Seul Nonostante il fallimento del vertice di Hanoi, convocando lunedì per la prima volta in nove mesi il consiglio per la sicurezza nazionale, il presidente sud-coreano Moon Jae-in è tornato a porsi come un mediatore tra Washington e Pyongyang. «Penso che alla fine i negoziati tra Stati Uniti e Corea del Nord porteranno a raggiungere un accordo - ha notato Moon - ma vi chiedo di lavorare per una rapida ripresa dei negoziati a livello operativo».

 

DONALD TRUMP KIM JONG UN DONALD TRUMP KIM JONG UN

Anche il Segretario di Stato Mike Pompeo è apparso ottimista sulla ripresa dei contatti tra Stati Uniti e Corea del Nord. «Anche se non c' è ancora un impegno, sono convinto che ci torneremo e che avrò un team a Pyongyang nelle prossime settimane». Mentre a margine del vertice di Hanoi la vice-ministro degli Esteri nord-coreana Choe Son-hui aveva confidato che Kim «potrebbe perdere la voglia di raggiungere un accordo», in questi giorni i media di Pyongyang hanno usato toni positivi per descrivere il viaggio del leader nord-coreano in Vietnam e l' incontro con l' inquilino della Casa Bianca.

DONALD TRUMP KIM JONG UN DONALD TRUMP KIM JONG UN

 

Nelle scorse ore il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton ha però ammonito che se Pyongyang non manterrà fede all' impegno di rinunciare al programma nucleare, allora gli Stati Uniti potrebbe decidere un ulteriore inasprimento delle sanzioni economiche contro il regime. Ieri un rapporto delle Nazioni Uniti ha sottolineato come lo scorso anno la Corea del Nord abbia avuto la peggiore produzione alimentare in oltre un decennio e che più di 10 milioni di persone nel Paese avrebbero bisogno di assistenza umanitaria.

incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 1 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 1 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 5 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 5 DONALD TRUMP E KIM JONG-UN SI STRINGONO LA MANO AD HANOI, IN VIETNAM DONALD TRUMP E KIM JONG-UN SI STRINGONO LA MANO AD HANOI, IN VIETNAM incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 6 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 6 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 4 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 4 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 2 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 2 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 3 incontro tra donald trump e kim jong un ad hanoi, in vietnam 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…