“ANCHE WASHINGTON DEVE SFORZARSI DI ARRIVARE AL TAVOLO” - DRAGHI FA FINTA CHE L’INCONTRO CON BIDEN SIA “ANDATO MOLTO BENE”, MA IN REALTÀ NON È COSÌ: “MARIOPIO” ORMAI SI È SCHIERATO TOTALMENTE CON LA LINEA DI MACRON, DELUDENDO "SLEEPY JOE" - IL PREMIER ITALIANO HA FATTO PASSARE UN GIORNO PER LA CONFERENZA STAMPA: “È GIUNTO IL MOMENTO DI CHIEDERSI COME ARRIVARE ALLA PACE. MA DEVE ESSERE LA PACE CHE VUOLE KIEV. LA GUERRA ERA DAVIDE CONTRO GOLIA, ORA NON C’È PIÙ GOLIA: LA RUSSIA NON È INVINCIBILE…” - VIDEO

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Claudio Del Frate per www.corriere.it

mario draghi conferenza stampa a washington 3

 

«È giunto il momento di chiedersi come arrivare alla pace. Ma deve essere la pace che vuole Kiev»: lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi reduce dall’incontro con il presidente Usa Joe Biden. Il premier ha risposto alle domande nel corso di una conferenza stampa. «Il percorso negoziale è molto difficile ma il primo punto è come costruirlo».

 

MARIO DRAGHI JOE BIDEN

« L’incontro è andato molto bene - ha proseguito Draghi - , Biden ha ringraziato l’Italia come partner forte, alleato affidabile, interlocutore, credibile e io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione che c’è stata con tutti gli alleati».

 

«Adesso è giunto il momento di chiedersi come costruire la pace». Anche perché, ha detto il,premier ricorrendo a una metafora biblica «la guerra era Davide contro Golia, ora non c’è più Golia: la Russia non è invincibile».

emmanuel macron olaf scholz

 

Ma lungo quale percorso far tacere le armi? «Le parti siedano al tavolo, anche Russia e Usa: anche Washington deve sforzarsi di arrivare al tavolo». E poi il passo successivo: «Lo sblocco del grano dai porti ucraini «può essere una prova di dialogo tra le parti».

 

Un punto fermo è anche il fatto che l’Ucraina ha ormai guadagnato una posizione negoziale forte. «Quindi il primo punto è come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che vuole l’Ucraina, non una pace imposta da altri né tantomeno dagli alleati. Kiev deve essere l’attore principale».

 

mario draghi conferenza stampa a washington 2

Rispondendo a una delle domande, Draghi ha poi confermato una notizia già circolata nei giorni scorsi: «Il più grande importatore di gas in Germania ha già pagato in rubli e la maggior parte degli importatori ha aperto i conti in rubli».

 

La questione energetica, del resto, è stata uno dei principali punti di cui hanno discusso Draghi e Biden. Il premier italiano, ribadendo una posizione già espressa in passato , si è detto favorevole a un tetto al prezzo del gas. Ma la questione dei prezzi dell’energia «si è venuta ad aggravare un anno e mezzo prima della guerra.

 

mario draghi emmanuel macron versailles

L’attuale funzionamento dei mercati non va, perché i prezzi non hanno alcuna relazione con la domanda e l’offerta. E’ una situazione che va affrontata insieme, l’Italia è molto attiva nel diminuire la dipendenza da gas. Ho ricordato a Biden il tema della possibilità di introdurre un tetto a prezzo del gas, ipotesi accolta con favore anche se l’amministrazione Usa sta riflettendo più su un tetto al prezzo del petrolio che del gas, si è deciso che ne riparleremo presto insieme».

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emmanuel macron olaf scholz

 

 

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MARIO DRAGHI E JOE BIDEN
emmanuel macron mario draghi trattato del quirinale 3
MARIO DRAGHI - BORIS JOHNSON - EMMANUEL MACRON
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