“LA BELLANOVA DEVE DIMETTERSI SEDUTA STANTE” - TRAVAGLIO: “SIAMO PRONTI ALL'ULTIMO SALTO, CON UNA MINISTRA IN CARICA (TERESA BELLANOVA) E UN PARTITO DI MAGGIORANZA (ITALIA VIVA) DICHIARATAMENTE EVERSIVI: PERCHÈ NON SI LIMITANO A CONTESTARE L'AUMENTO DELLE TASSE E LA LOTTA ALL'EVASIONE, MA ADDIRITTURA LE IMPOSTE IN SÉ. FACENDO SENTIRE ANCOR PIÙ FESSO CHI LE PAGA E ANCOR PIÙ IMPUNITO CHI NON LE PAGA…”

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Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”

 

MARCO TRAVAGLIO

Ci mancava giusto il partito No Tax, ma ora ce l'abbiamo. Lo annunciano festose alla Leopolda le due punte di diamante di ciò che resta del renzismo: la cosiddetta ministra Teresa Bellanova e l'ex-tutto Maria Elena Boschi. La seconda accusa il Pd di essere "il partito delle tasse", come se ci fosse qualcosa di male. La prima chiosa: "Il Pd partito delle tasse? Non lo so, io dico che Italia Viva è no tasse".

 

Si potrebbe domandarle da dove arrivi il budget del suo ministero. O come pensa che si finanzino le strade che percorre sull'autoblu, gli ospedali dove si cura, gli agenti della scorta, le scuole dove ha studiato suo figlio. O chi crede che le paghi lo stipendio di parlamentare e ministra, se non i contribuenti onesti che, diversamente da lei e dal suo partito, non vogliono o non possono essere "no tasse".

 

teresa bellanova

Ma soprattutto su quale Costituzione abbia giurato il mese scorso: non certo quella della Repubblica italiana, che all' art. 53 recita "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva". La Dc e gli alleati mettevano tasse, poi condonavano chi non le pagava, e così centrodestra e centrosinistra, per tenersi stretti i voti degli evasori.

 

B. alzò l' asticella della vergogna, rivendicando e proclamando il diritto, addirittura "naturale" o "morale", di evadere le tasse troppo alte (non per sé, naturalmente: per chi le paga). Ma neppure lui si era mai sognato di dirsi "no tasse" tout court: lo faceva capire, ma persino lui sapeva che esplicitarlo significa porsi al di fuori della Costituzione.

In piena eversione.

MARIA ELENA BOSCHI ALLA LEOPOLDA 10

 

Oggi siamo pronti all' ultimo salto, con una ministra in carica e un partito di maggioranza dichiaratamente eversivi: perchè non si limitano a contestare l' aumento delle tasse e la lotta all' evasione, ma addirittura le imposte in sé. Facendo sentire ancor più fesso chi le paga e ancor più impunito chi non le paga. Il premier Conte ha già le sue belle rogne, fra i renziani che disfano di giorno ciò che approvano di notte in Cdm, il Pd che traccheggia sul carcere agli evasori previsto dal programma di governo sottoscritto un mese fa, e i 5Stelle che si scordano gli inni all'"onestà" per attaccare i limiti al contante.

teresa bellanova 1

 

Ma dovrebbe trovare il tempo di riunirli attorno a un tavolo e precisare che le tasse sono un dovere civico per tutti ("una cosa bellissima", le definì Tommaso Padoa Schioppa), dunque non possono esistere partiti o ministri "no tasse" che ne accusano altri di essere "sì tasse". I "no tasse", se stanno al governo, sono più pericolosi dei brigatisti.

Quindi la Bellanova deve dimettersi seduta stante: non per come veste o per quanto pesa, ma per quello che pensa e che dice.

MARIA ELENA BOSCHI ALLA LEOPOLDA 10