“GIANCARLO, COME REAGIRANNO LE AGENZIE DI RATING?” – GIORGIA MELONI È TERRORIZZATA DALL’IMPATTO SUI MERCATI DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA VERSIONE “LIGHT”, PRESENTATO IERI IN CONSIGLIO DEI MINISTRI – IL DEFICIT AL 7,2% DEL PIL RENDERÀ INEVITABILE UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE DELL’UE, E LA PREMIER IN CDM HA CHIESTO LUMI AL MINISTRO DELL’ECONOMIA: “L’ITALIA, NON DA OGGI, HA TUTTI GLI OCCHI ADDOSSO. STANNO COI FUCILI SPIANATI…”

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Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

 

GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

Il ministro Giancarlo Giorgetti e il numero due dell’Economia, Maurizio Leo, hanno fatto del loro meglio in conferenza stampa per rassicurare e sdrammatizzare. Per i «big» di Via XX Settembre l’idea di presentare un Def «asciutto» […] è stata una scelta obbligata e nemmeno tanto nuova.

 

Eppure, nel chiuso del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni ha pronunciato poche parole, ma indicative di quanto alta sia a Palazzo Chigi la preoccupazione […].

 

MAURIZIO LEO E GIANCARLO GIORGETTI

[…] Giorgia Meloni è in ansia, sa bene che un deficit al 7,2% del Pil, molto lontano dal tetto del 3% previsto da Bruxelles, renderà inevitabile una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo e vuole accertarsi che il responsabile dei conti pubblici abbia soppesato l’impatto sui mercati di un documento di economia e finanza in versione light: «Giancarlo, come pensi che reagiranno le agenzie di rating? L’Italia, non da oggi, ha tutti gli occhi addosso. Stanno coi fucili spianati...».

 

La risposta di Giorgetti è di questo tenore: «Io penso che possiamo stare tranquilli, il Def verrà accolto positivamente. La fermezza con cui abbiamo messo un freno alla deriva del Superbonus è stata apprezzata». La presidente chiede ancora un minuto di attenzione per spronare i ministri e i leader dei partiti a illustrare nel dettaglio i dati contenuti nel documento: «Il Def è asciutto rispetto agli anni passati per le nuove regole europee […], ma deve essere attendibile e realistico».

 

maurizio leo - giancarlo giorgetti

E qui Meloni raccomanda a Giorgetti e a Leo […] di «spiegare bene che fermare il Superbonus è stato un gesto di responsabilità». A Palazzo Chigi, come in Via XX Settembre, hanno messo nel conto che gli incentivi edilizi voluti da Giuseppe Conte e confermati da Mario Draghi «peseranno sugli equilibri di bilancio per i prossimi due o tre anni», con effetti a cascata sulle entrate dello Stato e sul debito pubblico. […]

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