“MAI UN LEADER ERA STATO UMILIATO COSÌ IN SOLI SETTE MESI” - IL GENERALE DAVID PETRAEUS BASTONA BIDEN PER LA GESTIONE DISASTROSA DEL RITIRO DALL’AFGHANISTAN - “SLEEPY JOE” È STATO ABBANDONATO ANCHE DA “NEW YORK TIMES” E “WASHINGTON POST”, I QUOTIDIANI LIBERAL PER ECCELLENZA CHE L’AVEVANO APPOGGIATO PER FAR FUORI TRUMP - NEGLI USA CI SI CHIEDE PER QUANTO TEMPO IL 78ENNE POSSA RIMANERE A CAPO DELLA PRIMA POTENZA MONDIALE: MA IN CASO DI RIMOZIONE LAMPO O DIMISSIONI FORZATE, ARRIVEREBBE LA GAFFEUR KAMALA…
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"Gli Usa hanno fatto tanti errori all’estero, ma mai un leader era stato così umiliato in soli sette mesi dall’arrivo al potere": a lanciare questo pesante giudizio contro il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato il generale David Petraeus, grande stratega, colui che scongiurò la disfatta nell’Iraq sotto Bush junior. Il riferimento è, ovviamente, alla crisi in Afghanistan, dove dopo l'arrivo dei talebani si è manifestata la necessità di evacuare più cittadini possibile.
Contro il numero uno della Casa Bianca, in effetti, le critiche negli ultimi giorni sono state numerose. E non sono arrivate solo dai suoi detrattori. A puntare il dito contro di lui sono stati anche i quotidiani dem che lo avevano appoggiato al momento dell'elezione. In primis il Washington Post, dove la giornalista Emma Ashford si è chiesta: "C’è un cervello in chi dà gli ordini ai soldati?".
Il Giorno fa notare che il nome di Biden non viene citato espressamente, ma è innegabile che il Commander in Chief sia lui. La stampa dem, inoltre, si chiede se - davanti alle immagini in arrivo da Kabul - la parola degli Usa sia ancora credibile".
Adesso, inoltre, ci si chiede per quanto tempo ancora Biden, 78 anni, possa rimanere a capo di una potenza come gli Stati Uniti. Per alcuni, infatti, l'ipotesi più probabile al momento sarebbe proprio quella delle dimissioni. E mentre su di lui aleggia lo spettro di una rimozione lampo, il suo gradimento va a picco.