“SE DOVEVA ESSERE DI ‘ALTO PROFILO’, IL GOVERNO PRESENTATO IERI SERA CERTAMENTE NON LO È” – SORGI: “I TECNICI SONO DIGNITOSI, MA (ESCLUSO NORDIO) INDUBBIAMENTE DI LIVELLO INFERIORE A QUELLI DI DRAGHI. E I POLITICI SONO NELLA MEDIA DI UN PAESE CHE DA TEMPO NON HA QUASI PIÙ STATISTI IN SERVIZIO, TOLTO IL PRESIDENTE MATTARELLA, E NE HA APPENA LICENZIATO UNO, DRAGHI, CHE PRESTO RIMPIANGERÀ. MA GIORGIA MELONI È RIUSCITA IN CIÒ CHE IL CENTROSINISTRA HA TENTATO INVANO PER OLTRE UN QUARTO DI SECOLO: HA SCONFITTO BERLUSCONI E SALVINI”
-Marcello Sorgi per “la Stampa”
La prima riflessione, di fronte al governo neonato, è tutta politica: Giorgia Meloni è riuscita in ciò che il centrosinistra ha tentato invano per oltre un quarto di secolo: ha sconfitto Berlusconi e Salvini e ha insediato per la prima volta una donna - se stessa - a Palazzo Chigi.
Ce n'è abbastanza per farsi un'idea della forza di volontà e della passione politica di questa giovane donna che ha girato in positivo i colpi che hanno segnato la sua biografia personale, individuando sempre i momenti giusti per fare le sue scelte: dalla decisione di rompere con il Cavaliere e con l'allora partito unico del centrodestra undici anni fa, fondando Fratelli d'Italia, con cui ha vinto le elezioni del 25 settembre, a quella di rifiutarsi di entrare nell'esecutivo di unità nazionale presieduto da Draghi, in nome del «mai alleati con la sinistra».
Se doveva essere di «alto profilo», com' è stato ripetuto più volte nei lunghi giorni della gestazione, il governo presentato ieri sera certamente non lo è. I tecnici sono dignitosi, ma - escluso Nordio - indubbiamente di livello inferiore a quelli di Draghi. E i politici sono quel che sono diventati nella politica di adesso: nella media di un Paese - una Nazione, direbbe Meloni, che preferisce questo termine - che da tempo non ha quasi più statisti in servizio, tolto il Presidente Mattarella, e ne ha appena licenziato uno, Draghi, che presto rimpiangerà.
Sull'idea di cambiare i nomi ai ministeri per segnare l'Anno Uno dell'Era Meloniana, insieme a un cambio culturale di cui non è difficile riconoscere le radici di destra, meglio sorvolare. In attesa di sapere, ad esempio, quali saranno i poteri del ministro della Sovranità alimentare, e se sarà ancora possibile, sotto il suo dominio, mangiare gli hamburger o il sushi.
Il governo che giura stamane, come ha ricordato il Capo dello Stato, ha davanti a se problemi enormi e emergenze vecchie e nuove, come il Covid non ancora del tutto sconfitto e la guerra in Ucraina, con la crisi energetica e il caro bollette, di cui non si vede la fine. Da questo punto di vista è un bene che dopo l'avvio rissaiolo e incomprensibile della legislatura e dopo l'incredibile audio di Berlusconi, Meloni sia riuscita a riportare ordine tra i suoi alleati, riapparsi al Quirinale silenziosi come due scolaretti. -