“IL SISTEMA CASALEGGIO” - IL GIORNALISTA NICOLA BIONDO E LO SVILUPPATORE INFORMATICO MARCO CANESTRARI, EX CINQUESTELLE, CON IL  LORO LIBRO-INCHIESTA RIVELANO I MISTERI DEL M5S - NEL 2018 DAVIDE CASALEGGIO STOPPÒ IL PIANO DEL QUIRINALE PER UN GOVERNO COL PD E FU SEMPRE LUI A IPOTIZZARE L’IMPEACHMENT PER MATTARELLA - I LEGAMI CON LA CINA E STEVE BANNON, GLI INCONTRI CON VINCENZO SCOTTI

-

Condividi questo articolo


Paolo Bracalini per “il Giornale”

 

DAVIDE CASALEGGIO VIRGINIA RAGGI DAVIDE CASALEGGIO VIRGINIA RAGGI

Forse è eccessivo dire che Davide Casaleggio sia in questo momento l' uomo più potente d' Italia, ma «è certamente il titolare della lobby più influente, potendo contare su Luigi Di Maio che si comporta come se fosse il suo procuratore personale». Sfuggente, ombroso, riservato, Davide Casaleggio sembra il contrario di un uomo di potere, ma di fatto si ritrova per caso e per via dinastica al vertice del M5s pur senza alcuna carica formale né elettiva. Di Maio?

 

LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO

«È il suo avatar», la controfigura che ne esegue le direttive, così lo descrivono Nicola Biondo e Marco Canestrari, giornalista il primo e sviluppatore informatico il secondo, entrambi due ex della galassia Cinque Stelle, nel loro nuovo libro-inchiesta sui misteri del M5s, Il sistema Casaleggio. Esautorato ormai Beppe Grillo, le decisioni chiave del Movimento partono, quasi sempre nell' ombra, dal silente Casaleggio. Come quella da cui è nato il governo M5s-Lega, nell' aprile 2018.

 

luigi di maio davide casaleggio luigi di maio davide casaleggio

«Era già tutto pronto: il governo che avrebbe istituzionalizzato il Movimento. La regia saldamente nelle mani di Mattarella, il dispositivo di protezione internazionale affidato all'ambasciata americana, un nome di peso fuori dai giochi come presidente del Consiglio, alcuni ministri di garanzia».

 

E una maggioranza parlamentare insieme al Pd. Ma è a quel punto, ricostruiscono i due autori attraverso «una fonte di altissimo livello», che arriva lo stop di Casaleggio jr. Con queste parole rivolte a Di Maio: «Ti ricordi cosa disse mio padre tanto tempo fa? Se andate con il Pd, io lascio il Movimento. Ti sembra possibile, Luigi, accettare questa proposta o altre simili?».

 

davide casaleggio davide casaleggio

È sempre lui che decide per un governo con la Lega (una vecchia idea del padre Gianroberto) ed è ancora lui, in una telefonata con Pietro Dettori che dà il via all' assalto grillino al Quirinale dopo il no di Mattarella a Savona ministro del Tesoro. «Devi chiedere l'impeachment. Ho parlato con Davide» dice Dettori a Di Maio.

 

Gli interessi della Casaleggio Associati e quelli del governo si sovrappongono con frequenza e tempismo sospetti. La ditta si concentra su blockchain, venture capital e intelligenza artificiale? Per coincidenza, anche il ministro Di Maio sviluppa proprio quei tre settori. Notano Biondo e Canestrari: «Questa commistione di affari e politica è stata evidente fin dalle prime mosse di Di Maio, quando in diretta televisiva fece un inaudito spot alla banca Widiba. Poche settimane dopo, Casaleggio avrebbe incontrato a Milano l'amministratore delegato della banca, Andrea Cardamone».

DAVIDE CASALEGGIO E ROBERTO FICO DAVIDE CASALEGGIO E ROBERTO FICO

 

Del resto Casaleggio offre apertamente i propri sponsor e clienti, come benefit, «il network e i contatti che l'azienda può fornire». Nel governo innanzitutto. Ma anche al Comune di Roma se serve. Il libro ricostruisce la rete internazionale di Casaleggio, anche questa occultata il più possibile. «Un'ultima cortesia, Mr Bannon. Gradirei che questo nostro incontro rimanesse riservato».

 

Questa la traduzione testuale, rivelata dai due autori, delle parole di Casaleggio a Steve Bannon, guru dell'ultradestra Usa, dopo un incontro a Roma nel 2018. Tenuti nascosti anche gli incontri con Vincenzo Scotti, vecchia volpe della Prima Repubblica e presidente della Link University, da cui arriva il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Anche sulla via della Seta, l' abbraccio del M5s con Pechino, c' è l' impronta di Casaleggio: «La Cina è una di quelle tappe d' affari che Casaleggio senior ha coltivato nel tempo». Qui il contatto è l' ambasciatore cinese Ding Wei.

davide casaleggio davide casaleggio

 

Un ruolo centrale ma al contempo invisibile quello di Casaleggio. Inquietante: «Siamo di fronte a una nuova forma di potere, formalmente legittima, che sfugge a qualsiasi controllo democratico e che ha finalità estranee all' interesse pubblico. Lo Stato, attraverso il M5s, è diventato un asset».

davide casaleggio davide casaleggio BEPPE GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO BEPPE GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO IN PISCINA DAVIDE CASALEGGIO IN PISCINA DAVIDE CASALEGGIO IN PISCINA DAVIDE CASALEGGIO IN PISCINA roberto fico davide casaleggio roberto fico davide casaleggio davide casaleggio. davide casaleggio. davide casaleggio luigi di maio marcello minenna davide casaleggio luigi di maio marcello minenna

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)