1. A LONDRA DI CANIO RINNEGA IL FASCISMO DICHIARANDOSI APOLITICO MA, A DIFFERENZA CHE IN ITALIA, IN INGHILTERRA L’ESALTAZIONE DEL DEPRECATO VENTENNIO NON SI TOLLERA 2. E LA STAMPA BRITANNICA LO MASSACRA SPARANDO LE FOTO - NON SOLO QUELLE, GIÀ STRAFAMOSE IN ITALIA, DEL SUO BRACCIO TESO ALL’OLIMPICO E DEL FUNERALE DEL TERRORISTA NERO PAOLO SIGNORELLI - MA QUELLE INEQUIVOCABILI CHE RAFFIGURANO L’ENORME TATUAGGIO SULLA SCHIENA DI CANIO CHE RAFFIGURA UN’AQUILA IMPERIALE CHE REGGE UN FASCIO LITTORIO. A COMPLETARE IL TUTTO, COME SE NON FOSSE GIÀ ABBASTANZA ESPLICITO, UN RITRATTO DI PROFILO DI MUSSOLINI CON TANTO DI ELMETTO MILITARE

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1. DAGOREPORT - UN TATUAGGIO È PER SEMPRE (PURTROPPO PER DI CANIO)
Dal "Daily Mail"
http://bit.ly/17kWbZW

A differenza che in Italia, in Inghilterra il fascismo non si tollera. Lo sa bene Paolo Di Canio, oggi allenatore del Sunderland, che da giorni è bersagliato oltremanica per le sue dementi simpatie politiche.

PAOLO DI CANIO CON LA MAGLIETTA DEL SUNDERLANDPAOLO DI CANIO CON LA MAGLIETTA DEL SUNDERLAND

L'ex giocatore della Lazio ha cercato di negare, dichiarandosi apolitico, ma davanti all'evidenza c'è poco da fare. Prontamente il tabloid britannici hanno pubblicato delle foto a dir poco imbarazzanti.

Non solo quelle, già strafamose in Italia, del suo braccio teso all'Olimpico in direzione della curva nord, ma quelle inequivocabili che raffigurano l'enorme tatuaggio che Di Canio fece fare (come racconta lui stesso nella sua autobiografia) a un ultras biancoceleste, e che raffigura un'aquila imperiale che regge un fascio littorio. A completare il tutto, come se non fosse già abbastanza esplicito, un ritratto di profilo di Benito Mussolini con tanto di elmetto militare.

PAOLO DI CANIO CON IL BRACCIO TESO ALLOLIMPICOPAOLO DI CANIO CON IL BRACCIO TESO ALLOLIMPICO

E non finisce qui, perché sia il "Sun" che il "Daily Mail" riportano le immagini del calciatore al funerale del terrorista di estrema destra Paolo Signorelli.

Chi conosce bene Di Canio, come il fratello Antonio o l'amico avvocato Gabriele Bordoni, per quanto abbia cercato di difenderlo sostenendo che Paolo non è assolutamente razzista, non è riuscito smentire le accuse di fascismo, trincerandosi dietro a un eloquente "no comment".

Come a sottolineare, insomma, che dopo tanti anni di fiera appartenenza politica, una precipitosa ritirata serve a poco.

IL TATUAGGIO DI PAOLO DI CANIO CON IL DUCE E IL FASCIO LITTORIOIL TATUAGGIO DI PAOLO DI CANIO CON IL DUCE E IL FASCIO LITTORIO lazio dicanio 05lazio dicanio 05

2. CHELSEA-SUNDERLAND 2-1: DI CANIO, ESORDIO AMARO
Carlo Pizzigoni per la "Gazzetta dello Sport" - Non poteva essere una gara ordinaria la prima di Paolo Di Canio su una panchina della Premier, quella del Sunderland. E non lo è stato: i tre gol che hanno riempito il tabellino sono assolutamente fuori dalla consuetudine: sfortuna per l'ex Lazio che per due volte la palla è finita in fondo alla porta dei suoi e a Stamford Bridge il suo debutto vede uscire vincitore il Chelsea per 2-1.


3. PREMIER LEAGUE, DI CANIO SI DIFENDE: "NON SONO FASCISTA". MA IL SUN LO INCHIODA
Luca Pisapia per "Il Fatto Quotidiano.it"

Nel giorno dell'abiura, in cui Paolo Di Canio dopo anni di ostentata ammirazione prende per la prima volta le distanze dal fascismo, il neo tecnico del Sunderland si trova però sparate a tutta pagina sul tabloid The Sun le foto della sua partecipazione ai funerali del terrorista nero Signorelli. La stampa inglese non perdona. E ne ha anche per le reazioni italiane, tra lo stupito e il contrariato, alle proteste scoppiate Oltremanica per l'arrivo dell'ex capitano laziale su una panchina della Premier League.

I FUNERALI DI PAOLO SIGNORELLII FUNERALI DI PAOLO SIGNORELLI

Dopo due giorni di dure polemiche seguite alla scelta del Sunderland di ingaggiare come allenatore una persona dalle note simpatie fasciste, dopo le dimissioni dal board della società dell'ex ministro laburista Miliband e dopo le protesta di tifosi, sindacati e dell'associazione minatori locale, ieri sera sul sito del club è apparso un comunicato a firma Di Canio.

"Ho detto chiaramente che non intendo parlare di questioni diverse dal calcio, però sono stato profondamente ferito dagli attacchi contro di me e contro la mia nuova squadra - scrive l'ex giocatore di Celtic, Sheffield, West Ham e Charlton - So che non dovrei giustificarmi con le persone che non capiscono questo concetto, ma ci tengo a dire una cosa: io non sono quello che viene descritto da alcune persone (...) Non sono un politico, non sono affiliato a nessuna organizzazione, non sono un razzista e non condivido l'ideologia del fascismo, io rispetto tutti".

PAOLO DI CANIO AI FUNERALI DI PAOLO SIGNORELLIPAOLO DI CANIO AI FUNERALI DI PAOLO SIGNORELLI

Un'apostasia in piena regola per un uomo che, oltre ad avere due tatuaggi - la scritta Dux sul braccio e Mussolini con l'elmetto sulla schiena - ed essersi rivolto alla propria curva col saluto romano, aveva più volte fatto apologia del fascismo: non ultimo nella sua stessa autobiografia.

lurlo di di caniolurlo di di canio

Ma se in Italia una smentita non la si nega a nessuno, Oltremanica non è così. E a poco vale il tentativo da parte di Di Canio di ingraziarsi il quotidiano più diffuso del Paese con un'intervista esclusiva, in cui si presenta come ‘unique one'. Offrendo così il titolo che si fa storia, perché è la parafrasi del mitologico ‘special one' con cui si presentò Mourinho, allenatore con cui Di Canio aggiunge poi di avere molto in comune ma di non volere imitare.

di canio in una posa alla capellodi canio in una posa alla capello

E' lo stesso quotidiano, il tabloid The Sun, a pubblicare le foto in cui Di Canio ‘presenzia' nel 2010 al funerale dell'ex terrorista nero Paolo Signorelli, in un coacervo di teste rasate e saluti romani. Quel Signorelli, militante nel MSI e fondatore di Ordine Nuovo, accusato di essere il mandante di due omicidi e di avere partecipato alla strage di Bologna, poi assolto da queste imputazioni ma condannato per associazione sovversiva e banda armata.

Ed è sempre il Sun nell'articolo a chiedersi "Se Di Canio non appoggia e non ha mai appoggiato l'ideologia fascista, cosa ci fa in quella compagnia al funerale di un uomo che ha passato otto anni in carcere per una strage dove sono morte 85 persone innocenti, venendo poi assolto per il reato di strage ma condannato per banda armata?".

DI CANIODI CANIO

Domande che continuano a porsi in Inghilterra, dove ancora non si fanno sconti al fascismo. Meno in Italia. E infatti la corrispondente da Roma del quotidiano The Guardian ha scritto un articolo di fuoco contro lo stupore italiano alle polemiche montate Oltremanica sull'opportunità di impiegare in un ruolo educativo un fascista dichiarato. Un'indifferenza al fascismo tipicamente italiana che attraverso le parole di Duncan McDonnel - professore di scienze politiche - l'autrice Lizzy Davies definisce ‘odiosa e irresponsabile'.

 

 

 

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