MA PUTIN AVEVA PROMESSO A BIDEN CHE AVREBBE FERMATO GLI ATTACCHI CYBER? - L’ALLARME DI MICROSOFT: L’INTELLIGENCE RUSSA HA MESSO IN PIEDI UNA “VASTA CAMPAGNA” HACKER PER OTTENERE “UN ACCESSO A UNA VARIETÀ DI PUNTI DELLA SUPPLY CHAIN” - L’ATTACCO È IN CORSO DA MAGGIO E HA GIÀ COLPITO I SERVIZI CLOUD DI CENTINAIA DI RIVENDITORI DELL’AZIENDA AMERICANA, IN BARBA AGLI ACCORDI PRESI A GIUGNO TRA I DUE PRESIDENTI…

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Francesco Bechis per www.formiche.net

 

HACKER RUSSI

La tregua è già finita. Un attacco hacker dei Servizi segreti russi torna a colpire gli Stati Uniti. L’allarme parte da Microsoft: in una nota pubblicata questa domenica, l’azienda fondata da Bill Gates ha denunciato “una vasta campagna” in corso da parte dell’intelligence russa per “ottenere un accesso sistematico e di lungo termine a una varietà di punti della supply-chain” e “stabilire un meccanismo per sorvegliare – ora o in futuro – gli obiettivi di interesse per il governo russo”.

TOM BURT

 

Dietro l’attacco, spiega Tom Burt, uno dei responsabili della sicurezza di Microsoft, si celerebbe “l’attore statale russo Nobelium”. È il collettivo hacker responsabile dell’attacco all’azienda di software Solar Winds nel 2020 e identificato dal governo americano come parte dell’Svr, l’agenzia dei Servizi segreti russi del presidente Vladimir Putin, erede del Kgb sovietico.

 

Biden Putin

La campagna cyber è in corso dallo scorso maggio, svela l’azienda, e ha colpito i servizi cloud di centinaia di rivenditori di Microsoft, con un ritmo crescente: dal 1 luglio al 19 ottobre sono stati registrati 22.868 attacchi contro 609 rivenditori, anche se solo “una piccola parte” delle aggressioni ha avuto successo. Secondo il New York Times, nel mirino degli 007 di Mosca ci sarebbe un pubblico più ampio: “Migliaia di network del governo, delle aziende e dei think tank americani”.

 

joe biden e vladimir putin se la ridono

Un’operazione su larga scala, ma non particolarmente sofisticata. Gli hacker sono entrati usando tecniche note come il phishing, cioè il furto di una password tramite una e-mail infettata da un malware. “Operazioni semplici, ordinarie che si sarebbero potute evitare se i fornitori di servizi cloud avessero implementato le pratiche-base per la sicurezza cibernetica”, confessa un’alta fonte del governo americano al New York Times.

 

incontro biden putin

L’impatto relativo dell’attacco hacker non toglie nulla però al suo significato politico. Solo quattro mesi fa, in un incontro di giugno in Svizzera, a Ginevra, il presidente americano Joe Biden aveva chiesto a Putin di mettere un freno alle aggressioni degli hacker legati al Cremlino e di considerare “off-limits” attacchi contro una lista di infrastrutture critiche.

PUTIN E GLI HACKER

 

Di progressi però neanche l’ombra. “Non ho visto nessun cambiamento significativo – ha ammesso due settimane fa la direttrice dell’Agenzia per la cybersecurity americana (Cisa) Jen Easterly – è un problema serio”. L’ultimatum di Biden a Putin di giugno aveva ragioni solide. Tra l’inverno del 2020, in prossimità delle elezioni presidenziali, e l’estate del 2021 gli Stati Uniti sono stati colpiti da un’ondata record di attacchi cyber riconducibili alle agenzie dell’intelligence russa.

hacker russi

 

Dopo il caso Solar Winds, che ha messo a nudo la vulnerabilità di un’intera catena di fornitura, a luglio è stato il turno di Kaseya un’altra compagnia di software violata dagli hacker del Cremlino. E il ritorno in azione di Nobelium non è che la punta dell’iceberg.

 

hacker russia

 In un rapporto pubblicato la scorsa settimana Microsoft ha accusato il governo russo di essere responsabile del 58% di tutti gli attacchi hacker di entità governative registrati nel 2021, seguito da Corea del Nord, Iran e Cina. Per scongiurare una nuova intrusione il colosso di Redmond è pronto a introdurre nuove misure di sicurezza, inclusi obblighi contrattuali per costringere i suoi rivenditori ad attenersi alle pratiche per la cybersecurity indicate dalla compagnia.

vladimir putin atterra a ginevra
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