MARE NOSTRUM, SCAZZO VOSTRUM! ENRICHETTO LETTA NON SI È ANCORA RIPRESO DALLA CACCIATA DA PALAZZO CHIGI E SPARA SU RENZI PER LA TRAGEDIA DEGLI IMMIGRATI. MA IL PUBBLICO DI RAITRE LO BOCCIA SONORAMENTE


1 - IL PUBBLICO DI RAITRE BOCCIA ENRICO LETTA: NO DALL’84% DEI TELESPETTATORI DI AGORA’

MATTEO RENZI E LA BOMBA A ENRICO LETTA

Dopo un anno in silenzio, Enrico Letta torna in campo contro Matteo Renzi ma viene subito impallinato dal pubblico di Raitre. Stamattina “Agorà” ha chiesto ai suoi telespettatori di esprimersi sul tweet dell’ex premier, che ha chiesto di tornare all’operazione Mare Nostrum varata dal suo governo e sostituita da Triton. “Siete d’accordo?”, ha chiesto il conduttore Gerardo Greco al suo pubblico. Sonora bocciatura senza appello: no dall’84% dei telespettatori, sì solo dal 16%.

 

2 - BATTIBECCO TRA LETTA E RENZI. STOCCATA UE: STOP CON TRITON

Francesco Maesano per “La Stampa”

 

RENZI E LETTA

Quando le proporzioni dell’ultima strage di migranti nel canale di Sicilia si ingigantiscono fino a superare le trecento vittime, il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, decide che con l’operazione Triton basta così. «Un’altra tragedia di migranti nel Mediterraneo che poteva essere evitata. L’Unione Europea ha bisogno di un sistema di ricerca e salvataggio efficace. Triton non risponde a questo bisogno».

 

Mentre a Lampedusa, ascoltando i primi racconti dei nove superstiti maliani, si cerca di ricostruire il tragitto dei due gommoni naufragati dei quattro partiti dalle coste libiche carichi di migranti, la politica italiana non riesce a trovare una voce unitaria.

CORPI SENZA VITA DI MIGRANTI SBARCATI A LAMPEDUSA

Se il presidente della Repubblica esprime «apprezzamento per l’opera dei soccorritori che ha permesso di salvare molte vite», la seconda e la terza carica dello Stato non risparmiano critiche al sistema Triton.

 

«Uomini, donne e bambini aggrappati ad una speranza più che a una zattera - scrive Piero Grasso - siamo tutti chiamati a risponderne: agire ora è già tardi». Ancora più netta Laura Boldrini, che prima di diventare presidente della Camera è stata portavoce dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati, per la quale «di fronte a questa strage non si può non prendere atto che l’operazione Triton è inadeguata».

 

lampedusa

E il punto politico investe inevitabilmente il traumatico avvicendamento tra i governi di Enrico Letta e Matteo Renzi. L’operazione Triton era stata decisa a novembre del 2014, governo Renzi, in sostituzione delle altre missioni attive nel Mediterraneo, sia quelle organizzate dall’agenzia europea Frontex, sia la Mare Nostrum, decisa dal governo Letta nell’ottobre del 2013. Finora Triton è stata finanziata dall’Unione con 2,9 milioni di euro al mese, due terzi in meno dei fondi a disposizione di Mare Nostrum, che poteva contare su oltre nove milioni. Uno stanziamento più esiguo, deciso per una missione che ha il compito di effettuare il controllo della frontiera a 30 miglia dalle coste italiane e non per prestare soccorso.

 

lampedusa

Quando nel pomeriggio di ieri Enrico Letta si affaccia su Twitter lo fa per lanciare un hashtag condito da una stoccata politica al suo successore: «#RipristinareMareNostrum. Che gli altri Paesi europei lo vogliano oppure no. Che faccia perdere voti oppure no». Renzi si prende qualche ora per rispondere, ma la reazione è durissima: «Strumentalizzare i morti è triste prima ancora che ingiusto, il problema è la Libia, non Mare Nostrum o Triton».

 

NAUFRAGIO DI MIGRANTI A LAMPEDUSA

Poi il premier sviluppa il ragionamento spiegando che «non è che con Mare Nostrum non si moriva e adesso si muore. Chi lo dice fa come quello che quando il dito indica la luna, guarda il dito e non la luna. Poi certo si può chiedere all’Europa di intervenire. E lo faremo». Stizzita, in serata, arriva anche la reazione del Viminale: «Durante Mare Nostrum si sono registrati 3.363 tra cadaveri e dispersi. Non esiste e non può esistere un’operazione che sconfigga la morte in mare. È ipocrita e strumentale sostenerlo».