MENTRE CONTE VA A CACCIA DI SCILIPOTI E RAZZI, L’ITALIA VA A PUTTANE - SEBBENE LA PROSPETTIVA DI ELEZIONI SIA “IMPROBABILE”, IL GOVERNO “INDEBOLITO DALLA RECENTE CRISI” HA DI FRONTE A SÉ ‘’SFIDE POLITICHE SPAVENTOSE’’, SENTENZIA MOODY'S - E SULL'ITALIA SI RIAFFACCIA COSÌ LO SPETTRO DEL DECLASSAMENTO E I MERCATI ACCUSANO SUBITO IL COLPO CON LO SPREAD CHE TOCCA QUOTA 126 PUNTI (AI MASSIMI DA NOVEMBRE), IL RENDIMENTO DEI BTP DECENNALI CHE TOCCA LO 0,75% E LA BORSA DI MILANO CHE PERDE L' 1,52%

-

Condividi questo articolo


Paolo Baroni per “La Stampa”

 

giuseppe conte esce dal quirinale giuseppe conte esce dal quirinale

Sebbene la prospettiva di elezioni sia «improbabile», il governo «indebolito dalla recente crisi» ha di fronte a sé «sfide politiche spaventose, sia nel gestire l' attuale fase della pandemia sia nel garantire l' assorbimento efficace e tempestivo dei fondi di ripresa dell' Ue, chiave per migliorare il basso potenziale di crescita dell' Italia» sentenzia Moody's in un report sulla nostra situazione politica.

 

Sull' Italia si riaffaccia così lo spettro del declassamento e i mercati accusano subito il colpo con lo spread che tocca quota 126 punti (ai massimi da novembre), il rendimento dei Btp decennali che tocca lo 0,75% e la borsa di Milano che perde l' 1,52%, trascinata giù dalle banche (Unicredit -3,2, Bpm -2,8%, Bper -2,65% e Intesa -1,72%) che scontano il contraccolpo sui tassi.

 

MOODY'S MOODY'S

A pesare sui mercati anche le previsioni della Bce che a causa del persistere del Covid ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell' Eurozona fissandole per quest' anno al 4,4% dal precedente 5,3%, al 3,7% per il 2022 e all' 1,9% per il 2023.

 

Il report sull' Italia L' agenzia di rating Usa, in particolare, segnala che «una incapacità italiana nel trarre vantaggio dalle ingenti risorse del Next generation Ue allo scopo di aumentare il suo potenziale di crescita a lungo termine eserciterebbe probabilmente pressioni al ribasso sul profilo del credito».

 

CONTE CONTE

L' accesso ai fondi europei richiede, infatti, che «le autorità italiane realizzino le misure programmate per semplificare i processi degli investimenti pubblici e per migliorare l' efficienza degli appalti e della pubblica amministrazione». C' è tempo fino alla fine di aprile per inviare a Bruxelles i piani dettagliati ricorda Moody' s, «ma ci sono alcune grandi questioni che il governo deve risolvere», come la governance ed i criteri di priorità scelti. Problemi «cruciali», perché «il tasso di assorbimento dei fondi strutturali Ue finora è stato debole», al punto da fermarsi al 39% nel periodo 2014-2020 («uno dei livelli più bassi nella Ue»).

 

ITALIA CRAC BUCO ITALIA CRAC BUCO

Conte e le parti sociali Sul Recovery plan il governo, giusto ieri, ha avviato il confronto con le parti sociali, incontrando prima i sindacati, quindi le organizzazioni agricole e a seguire l' Alleanza delle cooperative. Conte, di fronte ai leader di Cgil, Cisl e Uil, ha spiegato che «il ritardo nella convocazione» è stato causato delle vicende interne che hanno interessato la maggioranza.

 

Questo passaggio è però servito a migliorare il piano italiano che ora potrà essere «ulteriormente modificato e migliorato». Il premier, che punta ad un «rapporto «intenso e costruttivo» con le parti sociali, è convinto che con il Recovery plan l' Italia potrà finalmente compiere quella «svolta produttiva e occupazionale e quella modernizzazione» attesa da tempo dal Paese.

 

giuseppe conte giuseppe conte

Il cambio di passo è stato apprezzato dai sindacati. Maurizio Landini segretario generale della Cgil ha chiesto di avviare nei prossimi giorni un confronto serrato sui contenuti del piano e delle diverse missioni al fine di condividere i progetti da presentare a Bruxelles.

 

Anna Maria Furlan (Cisl) ha sollecitato la definizione di una «governance chiara» all' interno della quale devono essere presenti anche i sindacati per valutare l' attuazione di progetti e garantire il rispetto dei tempi. Anche Pierpaolo Bombardieri della Uil ha chiesto di coinvolgere i sindacati in ogni fase oltre ad esprimere preoccupazione per il possibile ripristino delle regole del patto di stabilità.

 

EURO CRAC EURO CRAC

Cgil, Cisl e Uil sono tornate a chiedere la proroga degli ammortizzatori e del blocco dei licenziamenti: la questione - ha assicurato il ministro dell' Economia Gualtieri - verrà affrontata la prossima settimana, quando il governo prevede di illustrare alle parti sociali i contenuti del nuovo decreto ristori che si accinge a varare.

Italia Crac Italia Crac giuseppe conte mario monti giuseppe conte mario monti BUFFETT MOODY BUFFETT MOODY agenzie di rating moodys agenzie di rating moodys giuseppe conte roberto speranza giuseppe conte roberto speranza giuseppe conte giuseppe conte giuseppe conte lello ciampolillo giuseppe conte lello ciampolillo

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…