NAPOLISPIA - CORRUZIONE PER IL SUPERPOLIZIOTTO PISANI, IL BOSS RACCONTA DI AVERGLI DATO 160MILA € - DITE A SPIDERTRUMAN CHE LA STORIA DEI BARBIERI NAPOLETANI è UNA BALLA - SPIEGATE A BOSSI CHE DOPO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO CHE SBLOCCA I VIAGGI DELLA MUNNEZZA FUORI DALLA CAMPANIA TUTTA STA SCENEGGIATA SUL DECRETO RIFIUTI SE LA POTEVA RISPARMIARE - CHI DISSE AI PM DI LUDMYLA E PAPA? LA VALANZANO (CHE LO SOSTITUIREBBE IN CASO DI ARRESTO)....


Carlo Tarallo per Dagospia - Dagoreport da San Sebastiano al vesuvio

Monnezza a Napoli da Repubblica it

1 - Porta diritta ai piedi del Vesuvio la storia raccontata da Spider Truman. Fino ad oggi ha dato una sola notizia inedita. Eccola: "Indovina-indovinello: i 9 barbieri che lavorano nella barberia di Montecitorio, guadagnando 11.000 euro al mese sudati tagliando in media 2 o 3 cape gloriose al giorno, come mai parlano tutti lo stesso accento? E come mai è lo stesso accento dell'allora presidente della camera che li assunse attraverso un bel concorso pubblico trasparente come i suoi capelli? Chi era costui?". Rivelazione choc! Il Palazzo ha barcollato, mentre San Sebastiano al Vesuvio, tranquilla cittadina della Contea di Why Not City, è stata percorsa da un brivido.

Tutti pensano a Pietro (nome di fantasia), pacioccone parte-barbiere e parte-emigrato, che quando fu assunto alla Camera chiuse il negozio che per tanti anni aveva gestito in piazza insieme al papà e traslocò a Roma. Guadagna 11.000 euro al mese? Il popolo non abbocca: "Ma se quando torna a San Sebastiano al massimo racconta di aver tagliato i baffetti a Dalemix, come ha fatto a diventare uno della Casta di Montecitorio?" si chiedono anche le pietre laviche.

BOSSI

Nel pomeriggio di ieri la precisazione (leggi: contro sputtanamento) dell'ufficio stampa di Montecitorio rivela a tutto il mondo lo stipendio del barbiere vesuviano: 2.400 euro al mese. "L'ho sentito ieri - racconta un amico - e mi ha detto che tra i colleghi c'è indignazione. Non sanno perché sono stati presi di mira con queste falsità, erano sollevati dalla precisazione dell'ufficio stampa. E' gente che lavora sodo, hanno lasciato la loro terra per il lavoro, a stento arrivano alla fine del mese considerato che devono anche mantenersi a Roma con le famiglie".

maria elena valanzano

Tutti di Why Not City i barbieri? Macchè: gli altri vengono dalle province di Roma, Rieti, Salerno e Catania. Saranno almeno veramente nove? Niente da fare: sono sette. Ma una notizia vera?

2 - Spiegate a Bossi che dopo la sentenza del Consiglio di Stato che sblocca i viaggi della munnezza fuori dalla Campania tutta sta sceneggiata sul decreto rifiuti se la poteva risparmiare. Già che ci siete dite al Banana che tra i deputati di Why Not City più informati c'è la certezza che Tremonti non si muove da dove sta alla faccia di tutti i Milanesi. Ultima cosa: è meglio non dire agli abitanti di via Brin che la munnezza stoccata se la dovranno tenere, cosa che non succederà a chi abita ad Est. Siamo uomini o Faraone? Naplest mille colori!

3. Munnezza & Manette. Due arresti stamattina per presunte irregolarità negli appalti dell'Asìa, azienda di igiene (?) urbana di Why Not City. Grand Hotel Poggioreale: avanti il prossimo !
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/07/20/news/due_arresti_raccolta_rifiuti-19356164/

4. Ammazza che Papa girls: ecco un campionario delle gesta da mandrillo del deputato parte-nopeo e parte-inguaiato che oggi potrebbe finire in cella. Grand Hotel Poggioreale: c'è posto, affrettarsi ! A proposito, non dite ad Alfonso che se va in galera gli subentra in Parlamento Maria Elena Valanzano, prima dei non eletti in Campania 1, assistente di Valium Caldoro e sua ex collaboratrice, che ha raccontato ai pm di Why Not City dei rapporti tra Papa e Bisignani...
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2011/19-luglio-2011/luda-gianna-roberta-ecco-papa-girl-1901122332783.shtml

Alfonso Papa

5. L'ex superpoliziotto Vittorio Pisani indagato anche per corruzione. Nei guai per le rivelazioni di un boss, che racconta di avergli dato 160.000 euro.

Dal Messaggero - Vittorio Pisani, l'ex capo della squadra mobile di Napoli coinvolto nell'inchiesta su camorra e riciclaggio nella ristorazione, è indagato anche per corruzione, oltre che per favoreggiamento e divulgazione di segreto. Il dirigente è stato iscritto nel registro degli indagati dopo le dichiarazioni del boss Salvatore Lo Russo, suo ex confidente, che ha riferito di avergli dato la somma di 160.000 euro in tranche da 20 e 50.000 nel corso di un anno e mezzo.

Pisani ieri mattina ha rinunciato al ricorso al Riesame per la mole dei nuovi atti depositati dalla Procura che devono essere approfonditi, come hanno spiegato i suoi legali. Ha rinunciato al Riesame anche l'altro indagato, Bruno Potenza, esponente di una famiglia che ha accumulato un enorme tesoro con l'usura.

vittorio pisani

Tra i materiali depositati dai pm al Riesame perché ritenuti elementi di accusa, ci sono anche stralci dei verbali del calciatore Fabio Cannavaro e del suo procuratore Angelo Vita. La prima volta che fu convocato dai pm come persona informata sui fatti, lo scorso 21 maggio, l'ex capitano della Nazionale affermò: «Nel corso di una delle conversazioni che ho avuto con Angelo Vita questi mi disse che correva voce che il dottor Pisani proteggesse Marco (Iorio, il principale indagato nell'inchiesta, ndr). Angelo Vita mi rappresentò questa cosa come ultima news a Napoli, ma non feci neanche domande per capire a cosa si riferisse».

Vita confermò: «Mi viene chiesto se abbia mai fatto riferimento a Fabio Cannavaro del fatto che Marco Iorio sarebbe un protetto del dottor Pisani e dico che questo è accaduto in più di una occasione... È voce diffusa a Napoli che Marco Iorio sia un intoccabile, proprio per il suo rapporto con il dottor Pisani. Quando dico intoccabile mi riferisco a tutti e quindi sia alla malavita che alle istituzioni».