PER NON DISTURBARE IL GOVERNINO NAPO-LETTA, NESSUNO TRA I GIORNALONI DI LOR SIGNORI SEGNALA CHE PATRONI GRIFFI HA RIVENDUTO LA “CASA POPOLARE” VISTA COLOSSEO CON UNA PLUSVALENZA DI 600 MILA €

L’appartamento di 109 metri quadrati davanti al Colosseo, considerato ‘abitazione popolare’, fu venduto dallo Stato a Patroni Griffi al prezzo ridicolo di 177 mila euro - Come ridicole erano le tasse immobiliari prima che lo scandalo venisse a galla - E cinque anni dopo la casa “popolare” è stata rivenduta a 800 mila €…

Condividi questo articolo


Marco Lillo per "Il Fatto Quotidiano"

Solo il Tg La7 diretto da Enrico Mentana ha ripreso con evidenza la notizia della casa venduta dal sottosegretario alla Presidenza Filippo Patroni Griffi. Nessuno tra i grandi quotidiani nazionali ha dedicato una breve all'articolo di prima pagina di domenica del Fatto Quotidiano.

FILIPPO PATRONI GRIFFIFILIPPO PATRONI GRIFFI

Per dire, La Stampa ha preferito occuparsi di una cena di gala con uova marce in quel di Bari. Mentre il Corriere della Sera ha dedicato un articolo all'incremento degli spalatori di neve a Milano (più 25 per cento) e Repubblica ha preferito dare spazio in prima al giallo del tweet di addio di Mario Balotelli.

I grandi quotidiani, dopo avere ripreso un precedente articolo del Fatto che raccontava l'inizio di questa storia, non hanno raccontato ai propri lettori la puntata finale della telenovela di casa Patroni Griffi. Eppure tra milioni di italiani che ancora comprano i giornali ci sarà pure stato qualcuno interessato a questa storia. Magari chi una casa non può comprarla nemmeno in periferia e nemmeno dopo una vita di sacrifici o chi sta ancora pagando il mutuo per un bilocale.

Filippo Patroni GriffiFilippo Patroni Griffi

Ci sarà pure qualcuno interessato a sapere che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha guadagnato 623 mila euro esentasse (il reddito di una vita intera di un operaio) grazie alla vendita di quella casa ‘cadente', come la definiva lui nelle interviste del 2012.

Eppure gli spunti per raccontare questo caso emblematico di sperpero del patrimonio pubblico non mancano. L'appartamento di Patroni Griffi, 109 metri quadrati davanti al Colosseo, è stato considerato ‘abitazione popolare' non solo ai fini del prezzo di vendita da parte dello Stato, ma anche al momento del pagamento delle tasse immobiliari, compresa l'Imu, per i 5 anni seguenti.

Filippo Patroni GriffiFilippo Patroni Griffi

Solo dopo il nostro articolo che metteva in mora l'Agenzia del Territorio, competente in materia, qualcuno si è mosso. Così a ottobre l'appartamento di Patroni (come l'intero stabile) è stato riclassificato da A4 (abitazione popolare) ad A2 (abitazione civile) e la rendita è più che raddoppiata: da 855 euro a 1.743 euro.

Solo a partire da quest'anno le casse dello Stato e del Comune di Roma trarranno vantaggio da questa riclassificazione che l'Agenzia e il Comune avrebbero potuto fare da tempo. Al momento della vendita all'acquirente (un conte pugliese) il 13 novembre scorso, Patroni Griffi ha dovuto dichiarare per la prima volta il nuovo valore fiscale dell'appartamento: 219 mila euro. Poco male per lui. Patroni aveva pagato le tasse sull'acquisto nel 2008 calcolando l'importo sulla vecchia rendita. Le tasse odierne, salite a circa 15 mila euro, sono state pagate dieci giorni fa, come sempre accade, dal conte acquirente e non dal politico venditore. Basta confrontare i due atti per scoprire quanto sia paradossale questa storia: il prezzo reale di acquisto dell'immobile nel 2008 da parte di Patroni Griffi è più basso di ben 42 mila euro rispetto all'odierno valore catastale dichiarato ai fini fiscali. Un caso più unico che raro.

il palazzo vista colosseo con l appartamento di patroni griffi.il palazzo vista colosseo con l appartamento di patroni griffi.Filippo Patroni GriffiFilippo Patroni Griffi

Anche se non c'è niente di illecito in questa vicenda, l'opinione pubblica dovrebbe esserne informata. Patroni Griffi aveva diritto a comprare con lo sconto del 40,5 per cento, secondo la sentenza del Consiglio di Stato (dove Patroni è giudice e presidente di sezione) perché era inquilino e il palazzo non era di pregio nonostante la posizione. Le leggi e i giudici insomma stanno dalla sua parte ma ciò non rende più tranquillizzante per i contribuenti quello che è accaduto: una casa con vista sui Fori è stata venduta dallo Stato a un ricco inquilino al prezzo ridicolo di 177 mila euro nonostante valga, anche per il Catasto, 219 mila euro.

Tanto che è stata rivenduta a 800 mila euro 5 anni dopo. Nel gennaio del 2012 la grande stampa aveva raccontato con dovizia di particolari l'acquisto. Oggi nessuno si degna di spiegare la vendita. Forse perché il clima delle larghe intese benedette dal Quirinale ha contagiato anche la stampa. Altrimenti sarebbe difficile spiegarsi perché nella telecronaca di questa partita i cronisti abbiano seguito con enfasi il cross per poi disinteressarsi del gol. E che gol.

TORRE DELLE MILIZIE - PATRONI GRIFFITORRE DELLE MILIZIE - PATRONI GRIFFI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...