OBAMA BOMBARDA L’IRAQ - I CACCIA AMERICANI HANNO AVUTO COME OBIETTIVO LE POSTAZIONI DELL'ARTIGLIERIA DELL'ESERCITO DELL'ISIS CONTRO LE FORZE CURDE CHE STANNO DIFENDENDO ERBIL – CAMERON APPOGGIA, IL PAPA TUITTA

Lo Stato islamico (Isis) ha affermato che continuera' la sua offensiva nel nord dell'Iraq, con una dichiarazione diffusa su vari siti jihadisti. L'Isis si e' impadronito negli ultimi giorni di altre 15 cittadine e villaggi iracheni, oltre alla grande diga 35 km a nord di Mosul, sul Tigri, da cui dipende l'irrigazione nella piana di Ninive…

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Ansa.it

 

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Ultim'ora: Gli Stati Uniti hanno bombardato alcune postazioni dell'Isis in Iraq. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby. Il portavoce del Pentagono ha quindi spiegato come i bombardamenti dei caccia americani hanno avuto come obiettivo le postazioni dell'artiglieria dell'esercito dell'Isis contro le forze curde che stanno difendendo Erbil. Un'area - ha aggiunto - vicino alla quale si trova del personale americano.

 

"Chiedo a tutti gli uomini di buona volontà di unirsi alle mie preghiere per i cristiani iracheni e per tutte le Comunità perseguitate". Lo scrive Papa Francesco in un nuovo tweet.

 

"Alla luce della grave situazione in Iraq", papa Francesco ha nominato il cardinale Fernando Filoni, prefetto dell'ex Propaganda Fide, "suo Inviato personale per esprimere la Sua vicinanza spirituale alle popolazioni che soffrono e portare loro la solidarietà della Chiesa". Lo rende noto la Sala stampa vaticana. Il card. Filoni partirà nei prossimi giorni e dovrebbe raggiungere il Kurdistan iracheno, la regione più 'calda', dove è in atto l'emergenza che riguarda le comunità cristiane in fuga dall'avanzata degli estremisti islamici, anche se la missione è in fase di preparazione.

 

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"E' presto per dire quando parte e quale sarà l'itinerario - ha spiegato ai giornalisti il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi - ora la missione si sta preparando. Per il momento c'è la nomina da parte del Papa, per raggiungere le popolazioni colpite e le autorità ed esprimere la vicinanza del Papa e la sua attenzione a quanto sta accadendo". Il card. Filoni, prefetto della Congregazione èer l'Evangelizzazione dei Popoli, dal 2001 al 2006 è stato nunzio in Giordania e Iraq ed è stato l'unico rappresentante diplomatico rimasto in Iraq per tutto il tempo della guerra, senza andarsene, "dimostrando un coraggio notevole - ha sottolineato Lombardi -. E' una persona qualificata per questa nuova missione, sia per la conoscenza dell'area, sia per la sua autorevolezza".

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Si prevede che in questo viaggio porti anche un primo contributo, un aiuto finanziario a nome del Papa alle popolazioni colpite. Lombardi ha definito l'iniziativa "una mobilitazione tempestiva, voluta dal Papa, dinanzi alla grave emergenza in corso". Tutti i nunzi della regione sono stata anche incaricati di far presente l'appello del Papa di ieri sulla situazione in Iraq sia alle autorità politiche e civili sia alle Chiese locali. Un ulteriore progetto, ma in cantiere per le settimane successive, probabilmente in settembre, ha confermato Lombardi, è quello di riunire a Roma tutti i nunzi dell'area.

 

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Lo Stato islamico (Isis) ha affermato che continuera' la sua offensiva nel nord dell'Iraq, con una dichiarazione diffusa su vari siti jihadisti. L'Isis si e' impadronito negli ultimi giorni di altre 15 cittadine e villaggi iracheni, oltre alla grande diga 35 km a nord di Mosul, sul Tigri, da cui dipende l'irrigazione nella piana di Ninive. I miliziani dell'Isis minacciano ora la regione autonoma del Kurdistan iracheno, mentre le forze curde dei Peshmerga sono rimaste da sole a cercare di fermare la loro avanzata.

 

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Dalla città curda di Dohuk, dove stanno arrivando migliaia di profughi in fuga, il capo di Stato maggiore dell'esercito iracheno, Babaker Zibari, ha lanciato un messaggio per cercare di rassicurare la popolazione, affermando che L'Isis "non può avanzare oltre". Quanto ai possibili bombardamenti americani, il generale Zibari ha detto che "gli Usa si sono offerti anche in precedenza di offrire assistenza per un'offensiva congiunta contro lo Stato islamico, ma questa collaborazione non si è materializzata a causa di fattori politici".

abu bakr al-baghdadi E TRUPPE ISIS abu bakr al-baghdadi E TRUPPE ISIS

 

Il presidente americano, Barack Obama, ha dato il via libera ai raid aerei contro i militanti dell'Isis in Iraq. Lo ha annunciato nel corso di una dichiarazione in diretta Tv, spiegando di aver anche autorizzato il lancio di aiuti umanitari - cibo e medicinali - alle popolazioni in fuga dai militanti jahdisti.

 

La decisione, ha spiegato Obama e' stata presa "per colpire i terroristi islamici, proteggere il personale americano in Iraq ed evitare un potenziale genocidio. Non potevamo chiudere gli occhi", ha proseguito, precisando come i caccia americani entreranno in azione "se necessario e i bombardamenti saranno mirati". Obama ha quindi ribadito come nessun soldato americano sara' inviato sul territorio iracheno.

 

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Secondo fonti curde i raid Usa sarebbero gia' cominciati, con New York Times e Wall Street Journal che parlano di almeno due postazioni dei militanti dell'Isis colpite nel nord del Paese. Ma subito e' arrivata la secca smentita del Pentagono, che ha parlato di notizie "assolutamente false", come ha detto il portavoce John Kirby. Anche fonti del governo di Baghdad hanno detto alla Cnn come tutte le operazioni aeree al momento in corso in Iraq sono condotte esclusivamente dalle forze irachene.

 

 Il New York Times,in particolare, spiega che a parlare di possibili bombardamenti Usa gia' in corso in Iraq e' stata una tv curda di Erbil. Il Wall Street Journal riporta invece le affermazioni del ministro della difesa curdo, Anwar Hai Othman, secondo cui operazioni militari Usa sarebbero gia' in corso e alcuni caccia americani avrebbero colpito obiettivi degli estremisti dell'Isis nelle pianure del Sinjar, nel nord dell'Iraq, e vicino alla citta' curda di Erbil, nella provincia di Gwai. Di raid gia' iniziati da parte degli Usa parla anche un portavoce della forza militare curda dei Peshmerga. Nessuna di queste notizie e' stata confermata dal Pentagono.

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Un appello ad agire e' arrivato anche dal Consiglio di sicurezza dell'Onu che in una dichiarazione approvata all'unanimita' ha chiesto alla comunita' internazionale di sostenere il governo iracheno, condannando le violenze dell'Isis e quella che viene definita una vera e propria "persecuzione" delle minoranze religiose in Iraq.

 

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Giro: sosteniamo azione Usa ma serve molto di più - "Sosteniamo l'iniziativa di Obama in Iraq, ma ci vuole molto di più. E' una situazione molto grave di cui il governo italiano si sta occupando", così il sottosegretario agli Esteri Mario Giro. "Il viceministro Pistelli è a Erbil - spiega Giro - dove sta portando gli aiuti ai cristiani che sono scappati da Karakosh e dalla piana di Ninive, e a tutte le minoranze. Il governo è preoccupato. Occorre un'azione forte per proteggere le minoranze".

 

Alfred Xuereb con papa Francesco Bergoglio Alfred Xuereb con papa Francesco Bergoglio

Cameron accoglie decisione Obama per raid - Il primo ministro britannico David Cameron accoglie con favore la decisione del presidente Usa Barack Obama per il via libera a raid aerei contro i militanti dell'Isis in Iraq, Downing Street ribadisce tuttavia che "non è previsto" un "intervento militare" britannico.

Il Primo Ministro inglese David Cameron prima del selfie Il Primo Ministro inglese David Cameron prima del selfie

 

 

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