DALLA PACE ALLA GUERRA FISCALE – “IL TESTO NON CAMBIA”, SALVINI GELA DI MAIO: “NON CI SONO REGIE OCCULTE NÉ SCIE CHIMICHE” – I 5 STELLE: “PROBLEMA POLITICO” - IL MINISTRO PENTASTELLATO FRACCARO: "NEL TESTO DEL DECRETO FISCALE SONO STATE INSERITE NORME NON CONCORDATE IN CDM. ALLE CAMERE INVIERÒ SOLO UN TESTO PULITO” – POLEMICA SUI PRESUNTI AUMENTI SULLA RC AUTO, LA LEGA: "NORMA MAI VISTA". M5S: "L'HANNO LETTA". ALTRA MANINA?

-

Condividi questo articolo


Da www.corriere.it

 

di maio conte salvini di maio conte salvini

Lo scontro sul tema condono è aperto. «Non si può costruire di giorno e smontare di notte. Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni oppure scie chimiche». Il vice premier Matteo Salvini taglia corto, non usa troppi giri di parole e si rivolge direttamene ai Cinquestelle. «In quattro mesi abbiamo fatto tanto e ci restano ancora quattro anni. I cittadini ci chiedono di fare ancora di più. È un governo che non ha complotti contro. Basta lavorare», aggiunge Salvini. E poi le parole a Di Maio: «Cosa fatta capo ha. Io quando prendo impegni con Di Maio e i cittadini li mantengo. Io quello che abbiamo discusso per ore ed ore in consiglio dei ministri l’ho trovato scritto», insiste il vice premier. Per quanto riguarda un possibile consiglio dei ministri domani Salvini smentisce: «Io domani mattina sono a Cles e in tarda serata chiudo la campagna a Trento».

 

di maio conte salvini tria di maio conte salvini tria

Una posizione, quella del leader della Lega, diametralmente opposta rispetto ai compagni di maggioranza: «Nel testo del decreto fiscale sono state inserite norme non concordate in Consiglio dei Ministri. Se qualche nostalgico del passato pensa di fermare il cambiamento si sbaglia, quelle norme spariranno. Alle Camere invierò solo un testo pulito: con noi niente scudi né condoni», sottolinea il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.

 

 

DI MAIO CONTE SALVINI DI MAIO CONTE SALVINI

In mattinata era intervenuto anche Massimo Garavaglia, sottosegretario all'Economia della Lega, che a chi gli chiede chi fosse a conoscenza delle norme del decreto fiscaleaveva risposto: «Lo sapevano tutti». Lo sapeva anche Di Maio?, incalzano i cronisti. «Non lo so...», taglia corto Garavaglia. E quando gli si domanda se sia la sua la manina che ha cambiato, come sostiene il leader M5s, il testo, risponde accennando un sorriso: «No». Smentito anche il presunto aumento delle assicurazioni Rc auto al Nord. Fonti di governo del Movimento 5 Stelle avevano ipotizzano intanto un «Cdm bis» domani — venerdì 19 ottobre — per esaminare per la seconda volta il testo del decreto, ma come detto Salvini ha smentito qualsiasi tipo di appuntamento a palazzo Chigi. Il premier Giuseppe Conte poi ha promesso di controllarlo «articolo per articolo venerdì a Roma».

luigi di maio matteo salvini luigi di maio matteo salvini

 

EUROPE THE FINAL COUNTDOWN EUROPE THE FINAL COUNTDOWN

Ieri il vicepremier e ministro del Lavoro aveva parlato a Porta a Porta di un invio al presidente della Repubblica di una versione diversa da quella varata dal Consiglio dei ministri lunedì sera: «C'è sia uno scudo fiscale per i capitali all'estero sia la non punibilità per chi evade. È un fatto gravissimo, manina politica o no, domattina depositerò subito un esposto alla Procura della Repubblica». Il Colle aveva replicatochiarendo di non aver ricevuto il decreto e la Lega aveva assicurato di aver rispettato i patti.

 

SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

A proposito della notizia sui presunti aumenti delle assicurazioni Rc auto al Nord,Garavaglia ha aggiunto: «Una norma mai vista, né condivisa. Quindi, il problema non esiste». Il tema e la misura sull'Rc auto è stata discussa nella riunione sulla manovra la settimana scorsa ed è stata inviata agli alleati della Lega martedì mattina, hanno replicato fonti del Movimento 5 Stelle.

 

 

conte di maio salvini conte di maio salvini

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)