UN PAPA SINDACALISTA – BERGOGLIO CONTRO LE PENSIONI D’ORO: “SONO UN’OFFESA COME QUELLE DA FAME” – IL PONTEFICE OTTANTENNE AFFERMA CHE FAR LAVORARE GLI ANZIANI A LUNGO “E’ UNA SCELTA STOLTA E MIOPE. RIDURRE L’ORARIO DI LAVORO A CHI STA PER ANDARE IN PENSIONE" (QUALCUNO GLI DICA CHE CI PROVO’ BERLUSCONI NEL 2004 SENZA GRANDI SUCCESSI)

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Franca Giansoldati per Il Messaggero

 

francesco versione marxista

Papa Bergoglio parla al sindacato perché il governo intenda. «Le pensioni d’oro sono un’offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo  povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del  lavoro diventino perenni». Francesco riflette sul mondo del lavoro nella udienza riservata ai  delegati della Cisl, guidati dal segretario generale  Furlan, ricevuti in occasione del XVIII congresso nazionale, intitolato "Per la persona, per il lavoro".

 

FURLAN

Per il Papa una politica che tende a far lavorare gli anziani a lungo «è stolta e miope». Quello che è «urgente è  un nuovo patto sociale per il lavoro, che riduca le ore di lavoro di chi è nell’ultima stagione lavorativa, per creare lavoro per i giovani che hanno il diritto-dovere di lavorare». Far lavorare gli anziani a lungo «obbliga una intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti».

 

PAPA BERGOGLIO ALL ILVA DI GENOVA

Il tema del lavoro è stato al centro del suo discorso che ha ripreso l'allarme lanciato a Genova, davanti agli operai dell'Ilva. «Se pensiamo e diciamo il lavoro senza la persona, il lavoro finisce per diventare qualcosa di disumano, che dimenticando le persone dimentica e smarrisce sé stesso. Ma se pensiamo la persona senza lavoro, diciamo qualcosa di parziale, di incompleto, perché la persona si realizza in pienezza quando diventa lavoratore, lavoratrice; perché l’individuo diventa persona quando si apre agli altri, alla vita sociale, quando fiorisce nel lavoro».