IL PARTITINO DI LUIGI DI MAIO E’ A QUOTA 4,7%, IL M5S A GUIDA CONTE SCENDE A UN DESOLANTE 6,9% - FRATELLI D’ITALIA PRIMO PARTITO AL 25,5%, POI PD (20,5%) E LEGA (15,1%) – SI RIANIMA FORZA ITALIA: IL PARTITO DI BERLUSCONI SI AVVICINA AL 10% - È UN PACCHETTO DI VOTI PREZIOSO PERCHÉ SARÀ DECISIVO ALLE PROSSIME ELEZIONI. SOMMATO AI VOTI STIMATI DI FDI E LEGA PORTA LA COALIZIONE DI CENTRO DESTRA OLTRE IL 50% - IL 58% DEGLI ITALIANI CONTRARIO ALLE SANZIONI ALLA RUSSIA E ALL’INVIO DI ARMI ALL'UCRAINA…

-

Condividi questo articolo


Roberto D' Alimonte per il “Sole 24 Ore”

 

di maio conte di maio conte

Il sondaggio Winpoll-Sole24Ore che pubblichiamo oggi è l'occasione per fare il punto sulla evoluzione del quadro politico dopo elezioni amministrative e la scissione del M5s. Ed è un quadro che registra novità significative che dovranno essere confermate da altri sondaggi nelle prossime settimane. In tema di intenzioni di voto i due dati più rilevanti riguardano M5s e Fdi e sono la conferma di tendenze in atto da molti mesi: il declino dei Cinque Stelle e la crescita di Fratelli d'Italia. Nel caso del partito di Conte c'era da aspettarsi che la recente scissione dell'ala di Di Maio avrebbe provocato danni accelerando la tendenza negativa e così è.

 

letta meloni letta meloni

Per stimare l'"effetto Di Maio" agli intervistati è stato chiesto sia come avrebbero votato nel caso in cui non fosse presente il partito del ministro degli Esteri sia nel caso in cui ci fosse il suo partito, "Insieme per il Futuro". Nel primo scenario il Movimento è stimato al 9,9 %. Il dato è inferiore di 2,4 punti percentuali rispetto alla media dei sondaggi della settimana 12-18 Giugno (Termometro Politico).

 

Nel secondo scenario scende al 6,9%, mentre il partito di Di Maio è stimato al 4,7%. Occorre molta prudenza nel valutare entrambi questi dati, soprattutto quello di Insieme per il Futuro. Abbiamo visto in passato cosa è successo nel caso delle scissioni di Alfano, di Bersani e di Renzi. Le stime iniziali erano promettenti ma in tutti questi casi il favore degli elettori è durato poco. Il partito di Alfano è sparito e quelli di Bersani e di Renzi viaggiano sotto il 3%, la soglia minima per ottenere seggi.

matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 3 matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 3

 

Quanto al M5s quello che sta succedendo non può sorprendere. Indipendentemente dalla scissione, le incertezze che ne caratterizzano la linea politica e la leadership spiegano da sole l'accentuazione della tendenza negativa. Il problema però è di fondo e non legato solo a Conte e Di Maio. Lo si vede bene nelle risposte alle domande sull'operato del governo Draghi e sulla politica nei confronti della guerra in Ucraina. Insieme a quelli della Lega gli elettori del Movimento sono quelli più critici sulle sanzioni e sull'invio di armi.

IL SONDAGGIO DI ROBERTO DALIMONTE - 26 GIUGNO 2022 IL SONDAGGIO DI ROBERTO DALIMONTE - 26 GIUGNO 2022

 

Il dato pubblicato qui è stimato sulla base dello scenario senza la presenza del partito di Di Maio per cui è lecito ipotizzare che dopo la scissione la percentuale dei pentastellati critici, sia nei confronti del governo che in tema di politica estera, sia ancora più elevata. L'ipotesi è plausibile visto che il raffronto fra gli scenari con e senza il partito di Maio indica che i voti per Insieme per il Futuro vengono prevalentemente dagli attuali elettori del Movimento.

 

conte di maio conte di maio

Se così è, dopo la scissione , Conte si ritrova in mano un partito sempre meno favorevole a restare al governo o quanto o meno a sostenerne la politica estera. È paradossale che il 44% degli elettori di Fratelli d'Italia, che sta all'opposizione, dia un giudizio favorevole del governo contro il 25% di quelli del Movimento che invece lo sostiene. E la stessa osservazione si può fare a proposito della Lega, visto che solo il 43% giudica molto bene o più bene che male l'operato di Draghi.

 

matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 1 matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 1

A proposito di Fratelli d'Italia ripetiamo quanto già detto in apertura: questo sondaggio ne conferma la tendenza positiva. Per essere precisi, quello che appare qui è una ripresa della sua crescita dopo un periodo di stasi. Il 25,5% stimato oggi rappresenta un picco. La media dei sondaggi della settimana scorsa dava il partito della Meloni al 22,7%.

 

Quasi tre punti in più non sono pochi. D'Altronde in un periodo in cui crescono le paure e i risentimenti legati alla situazione economica e alle prospettive future essere l'unico partito alla opposizione è un vantaggio non da poco. Va da sé che per la Lega di Salvini, ferma intorno al 15%, è una brutta situazione tanto più alla luce delle posizioni di tanti suoi elettori su governo, sanzioni e armi.

giuseppe conte beppe grillo luigi di maio giuseppe conte beppe grillo luigi di maio

 

Quanto agli altri partiti ,il Pd si conferma il secondo partito del sistema con una percentuale di poco inferiore alla media delle ultime settimane. Riesce a stare sopra il 20% ma non mostra alcuna capacità espansiva. I suoi elettori sono costantemente i più favorevoli al governo e alla sua politica estera, ma questo non gli può bastare per competere efficacemente alle prossime politiche. Adesso dovrà fare i conti con un campo sempre più largo dopo la scissione di Di Maio.

 

Metterlo insieme non sarà facile, viste anche le posizioni critiche degli elettori del M5s. Infatti, come si vede dai dati, su governo Draghi e politica estera i due elettorati sono agli antipodi. I Cinque Stelle sono più vicini alla Lega che al Pd. Chiudiamo su Forza Italia. Il partito di Berlusconi esce bene da questo sondaggio. È da tempo che non si avvicinava al 10%.

 

SALVINI MELONI BERLUSCONI SALVINI MELONI BERLUSCONI

È un pacchetto di voti prezioso perché sarà decisivo alle prossime elezioni. Sommato ai voti stimati di Fdi e Lega porta la coalizione di centro destra oltre il 50%. Con questa percentuale la maggioranza assoluta dei seggi alle prossime politiche è certa. Ma siamo lontani dal voto e la situazione politica resta molto fragile. Per non parlare di quella economica e finanziaria. I dati presentati qui non sono una novità assoluta. Però, insieme all'esito dei ballottaggi di oggi, potrebbero essere utilizzati per destabilizzare il governo. Speriamo che prevalga il buon senso al di sopra delle convenienze di breve periodo.

MELONI LETTA MELONI LETTA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...