IL PARTITO DEL MES È STATO SGONFIATO DAI TASSI SUI BTP: IERI IL RECORD, RENDIMENTI NEGATIVI E CEDOLA SOTTO ZERO. EPPURE ERA BUONA LA DOMANDA DEGLI INVESTITORI CHE HANNO CHIESTO 5,24 MILIARDI DI BOND CONTRO I 3,75 OFFERTI DAL TESORO - A QUESTI TASSI, CHIEDERE I SOLDI AL FONDO SALVA-STATI SAREBBE SUICIDA, VISTO CHE FAREBBE DRIZZARE LE ANTENNE DEGLI SPECULATORI

-


Sandra Riccio per ''La Stampa''

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

Rendimento negativo e cedola a zero. È il doppio record segnato ieri dal Btp a tre anni (scadenza 2024). In emissione, il titolo di Stato ha offerto un tasso a quota -0, 14% (a settembre era già scivolato vicino al limite, a +0, 07%).

Buona la domanda da parte degli investitori che nonostante lo «scarto» in negativo che peserà in portafoglio hanno chiesto 5, 24 miliardi di bond contro i 3, 7,5 miliardi offerti dal Tesoro. Per la carta poliennale italiana si tratta della prima volta con il segno meno ma anche il coupon azzerato è un primato storico.

 

spread btp bund

Se il Btp a tre anni è finito sotto zero, bene hanno fatto anche altre due scadenze in emissione ieri: il Btp a sette anni ieri è crollato allo 0, 34% (contro lo 0, 75% di settembre). Minimi storici anche per il nuovo Btp a 30 anni collocato per un controvalore di 1,5 miliardi ad un rendimento medio dell' 1, 48%. Allo stesso tempo, il tasso del titolo decennale è sceso allo 0, 67% con lo spread in area 120 punti base, circa mezzo punto percentuale in meno rispetto a un mese fa.

 

L' andamento positivo per il debito italiano prosegue da settimane. Il trend è sostenuto sia dai rendimenti ancora interessanti che offre, \se paragonati ai tassi negativi dei tanti titoli dell' Europa «core», sia della aspettative di un' estensione del Pepp (il piano di riacquisto obbligazionario della Bce) entro fine anno da parte di Francoforte. Non ci sono soltanto gli stimoli della Bce a dare benzina ai Btp.

 

«Nel contesto attuale caratterizzato da un' ampia riduzione degli spread, i titoli di Stato italiani hanno sovraperformato rispetto a molti peer europei (Spagna o Grecia, per esempio) - spiega Marie-Anne Allier, gestore obbligazionario Carmignac -. Hanno contribuito le recenti elezioni regionali e la miglior visibilità sul fronte politico che ne è uscita, così come la posizione di vantaggio dell' Italia in Europa nella gestione della seconda fase della pandemia».

klaus regling