LE PRIGIONI DI AI WEIWEI: IL DISSIDENTE CINESE ESCE CON UN BRANO MUSICALE SUGLI 81 GIORNI CHE TRASCORSE IN CARCERE

Dopo aver ballato sulle note di Gangnam Style roteando delle manette, il dissidente cinese Ai Weiwei esce con un singolo in cui rivive i suoi 81 giorni di carcere nel 2011 - Nel video è ricostruita fedelmente la sua cella - L’artista ha denunciato che il governo cinese gli ha ritirato il passaporto…

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1 - IL VIDEO DI "DUMBASS", IL NUOVO SINGOLO DI AI WEI WEI


2 - LA PROVOCAZIONE IN MUSICA DI AI WEI WEI
Da "Repubblica.it"

Ai Wei WeiAi Wei Wei

Dopo il video stile Gangnam style, Ai Weiwei, il noto artista e dissidente cinese che nel 2011 scontò 81 giorni di carcere ufficialmente per evasione fiscale ma in realtà per il suo impegno politico, si lancia ora nella musica hard rock.

AI WEIWEIAI WEIWEI

E' infatti appena uscito il suo singolo 'Dumbass' (idiota), ispirato proprio al periodo della sua carcerazione. L'artista ha descritto il brano come una sua riflessione sulla difesa dei diritti umani in Cina. "Mi alzo come un pazzo, e il paese è come una prostituta", recita una parte della canzone. Ad accompagnare l'uscita del brano anche un video, che si può vedere e scaricare anche sul sito ufficiale dell'artista aiweiwwei.com, girato in una stanza che riproduce dettagliatamente la cella in cui Ai Weiwei trascorse gli 81 giorni della sua prigionia.

"Avevo memorizzato ogni singolo dettaglio di quella stanza - ha raccontato l'artista -. La canzone e il video sono il miglior modo di rappresentare quella esperienza". Il brano 'Dumbass' è tratto da un album che uscirà a breve, tutto di musica heavy metal, dal titolo 'La Divina Commedia'. Tutte le parole delle canzoni sono scritte da Ai Weiwei, mentre la musica è stata composta dal suo amico Zuoxiao Zuzhou.

AI WEIWEI BALLA GANGNAM STYLEAI WEIWEI BALLA GANGNAM STYLE AI WEIWEI DOPO LA SCARCERAZIONEAI WEIWEI DOPO LA SCARCERAZIONE

Il video è stato girato dall'australiano Christopher Doyle, noto per aver lavorato con il regista di Hong Kong, Wong Kar-Wai. Ai Weiwei, che dovrebbe rappresentare la Germania alla Biennale di Venezia, uno degli appuntamenti più importanti nel calendario del mondo artistico, ha detto di non poter uscire dalla Cina perché le autorità gli hanno ritirato il passaporto.

 

 

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