Thank you for the time. Twitter is here to serve the entire public conversation, and we intend to make it healthier and more civil. Thanks for the discussion about that.
— jack (@jack) 23 aprile 2019
Letizia Tortello per www.lastampa.it
Trump è furioso per la perdita di follower su Twitter. Da luglio scorso, quando il social ha deciso di bannare gli account sospetti e alcuni profili fake utilizzati per campagne di disinformazione e influenza sul voto, @realDonaldTrump ha perso 204 mila seguaci, lo 0,4 per cento dei suoi 53,4 milioni follower. A dover dare la brutta notizia al presidente degli Stati Uniti è stata la società di monitoraggio dei social media Keyhole. E così, Potus (acronimo Twitter di President of the United States) è andato a lamentarsi alla fonte.
Ha fatto contattare Twitter e ha invitato il suo amministratore delegato, Jack Dorsey, alla Casa Bianca, martedì, per chiedere conto. Trump è un twittatore quotidiano e il meeting segue un periodo caldo in cui il presidente ha attaccato la compagnia della Silicon Valley, accusandola pubblicamente di avere pregiudizi su di lui e sui conservatori, e di discriminarli. «L’azienda non mi tratta bene in quanto repubblicano, molto discriminatorio», aveva dichiarato. Dorsey gli ha spiegato che non c’era motivo di allarmarsi e che lui stesso e altre persone famose hanno perso «seguaci».
Il calo è dovuto alla nuova strategia di Twitter: dall’estate, la sua società sta lavorando per rimuovere gli account fraudolenti e lo spam. Ieri, dopo la chiacchierata, il presidente sembra essersi placato. Lo ha dimostrato con un post: «Grande incontro questo pomeriggio alla Casa Bianca con @Jack di @Twitter. Molti gli argomenti discussi sulla loro piattaforma e sul mondo dei social media in generale. Mi auguro di mantenere un dialogo aperto!», ha scritto, pubblicando la foto del meeting nello Studio Ovale.
La risposta di Dorsey a Trump su Twitter
E il ceo di Twitter, che non aveva mai incontrato Trump, ha replicato, sempre a mezzo post, naturalmente, tra le risposte al tweet del presidente: «Grazie per il tempo. Twitter è qui per servire l’intera conversazione pubblica e intendiamo renderla più sana e civile. Grazie per la discussione».
Le azioni su Twitter sono salite del 13% martedì, le entrate trimestrali sono state al di sopra delle stime degli analisti, dice la Reuters. Risultato, secondo l’azienda, proprio della campagna di boicottaggio dei messaggi d’odio e dell’eliminazione degli account fake. Trump, con i suoi annunci a «mezzo tweet» e anche gli attacchi, ha contribuito senz’altro a rilanciare un social che, di fronte a Facebook e al sempre più diffuso Instagram, stava perdendo popolarità e traffico.
jack dorsey la routine stoica di jack dorsey 10