QUANTO GLI PIACE FARE IL RIVOLUZIONARIO - DI BATTISTA PREPARA IL SUO TOUR ESTIVO TRA LE PIAZZE - CAVALLO DI BATTAGLIA? IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI E LA CROCIATA CONTRO “LA CASTA”, DI CUI ORMAI FANNO PARTE TUTTI I GRILLINI - E NEL M5S È PARTITA LA REAZIONE: PAOLA TAVERNA HA DETTO NO A BARBARA LEZZI CHE VOLEVA ORGANIZZARE UNA SERIE DI INCONTRI AL SENATO CON “DIBBA”

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I.Lomb. per “la Stampa”

 

grillo di battista

Dibba in tour. Ci risiamo. Estate 2020, il viaggio infinito di Alessandro Di Battista riprende dal taglio dei parlamentari. Ritorna lì dove sta meglio, l'ex deputato, candidato a qualcosa, ferito ma ancora non abbattuto dal tweet poco amico di Beppe Grillo. La piazza, la strada, la gente, le telecamere al seguito. Un po' l'ha accennato in tv, quando si è detto certo che il tema dei costi della politica tornerà centrale nell'Italia delle serrande chiuse, della cassa integrazione e dell'imminente disoccupazione.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA IN IRAN

Non ha detto però quello che ha in mente: una serie di tappe lungo tutto il Paese per raccontare della necessità di abbattere il numero di deputati e senatori, rinverdire le battaglie contro la presunta casta politica, sconfiggere i privilegi. Il vecchio canovaccio del grillismo, insomma, che torna sempre buono per muovere le folle inferocite dalla crisi. L'occasione per una campagna elettorale improvvisata gliela fornisce il referendum di settembre che confermerà o meno la legge che dà una sforbiciata ai parlamentari delle future legislature.

ALESSANDRO DI BATTISTA IN IRAN

 

E fa nulla che tutti nel M5S la considerano una partita già stravinta nel cuore degli italiani. Per Di Battista è il pretesto da trasformare nel palcoscenico mobile della sua esibizione, sopra la quale costruire la narrazione del proprio personale programma politico che ruota tutto attorno all'idea di un ritorno muscolare dello Stato nell'economia. Dopo i diari della motocicletta contro il referendum costituzionale, dopo il camper elettorale, i treni, i bagni di folla, le case condivise con gli attivisti, Dibba si reincarna in se stesso per travolgere le certezze di un governo già sottoposto allo stress del tracollo economico.

 

paola taverna

Quasi inutile aggiungere che la prospettiva di un'estate monopolizzata dal picconatore viaggiatore turba i pensieri di tutti nel governo, da Giuseppe Conte in giù. Di Battista sta cercando il suo spazio, dentro un M5S in crisi di identità. La competizione per conquistare i vertici del Movimento è partita.

 

Contro di lui si è schierata come paladina dei governisti (e della continuità della legislatura) Paola Taverna, che assieme a Danilo Toninelli ha lanciato il tour virtuale "Riparte l'Italia", un giro rigorosamente online per raccontare la vita dopo il Covid. La vicepresidente del Senato non vuole sentir parlare di Di Battista e ha mandato su tutte le furie Barbara Lezzi che voleva fissare una serie di incontri con l'ex deputato proprio a Palazzo Madama, dove i numeri non sono così favorevoli alla maggioranza.

 

BARBARA LEZZI 1

Taverna l'ha stoppata perché, come tanti altri parlamentari e ministri, compreso Luigi Di Maio, pensa che le rassicurazioni di Di Battista, quando dice di non voler affossare il governo per tornare al voto, non bastino. Grillo lo ha steso con un tweet. Lui confessa alle telecamere di Quarta Repubblica di esserci rimasto male ma di guardare avanti. Alle sue battaglie, senza nessuna intenzione di affossare Conte. Ma chi gli crede davvero nel M5S?

alessandro di battista in messico