"RENZI DEVE RESTARE FUORI DAL GOVERNO" - DI BATTISTA PIAZZA IL SUO VETO SU MATTEUCCIO: "È PERICOLOSO PERCHÉ NON CAMBIA, IL GOVERNO SAREBBE ANCORA DEBOLE E CONTINUEREBBE AD ATTACCARE, A TIRARE FUORI IL MES. È IL LOBBYSTA DI SE STESSO. AI PARLAMENTARI DI ITALIA VIVA DICO DI FARE ATTENZIONE PERCHÉ LI PORTERÀ A SBATTERE - IO MINISTRO? QUANDO MI HANNO DETTO ENTRI TU MA ENTRA ANCHE LA BOSCHI MI SONO FATTO DA PARTE. OGGI NON CHIUDEREI LA PORTA…"

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di battista renzi

DI BATTISTA, CONDIVIDO CONTE, RENZI DEVE RESTARE FUORI 

 (ANSA) - "Conte ha tirato una linea che condivido, occorre portarla fino alla fine perché credo che così ci saranno delle sorprese. Con coraggio. Il Paese non sta bene, oggi è disonesto minarlo, Mi rivolgo anche ai parlamentari di IV, perché per me Renzi è una "cosa", non è neanche un mio problema. Per me Renzi deve restare fuori dalla porta". Lo dice Alessandro Di Battista a "Accordi e Disaccordi", su canale Nove. "Conte è una persona che merita lealtà. Il presidente del Consiglio merita un trattamento degno, io non sono sempre stato d'accordo con lui, ma merita dignità", spiega Di Battista che aggiunge: "Renzi è pericoloso perché non cambia, il governo sarebbe ancora debole e continuerebbe ad attaccare, "a tirare fuori il Mes".

di battista

 

DI BATTISTA, SPERO CONTE CANDIDATO PREMIER M5S-PD

 (ANSA) - Giuseppe Conte candidato premier M5S-Pd alle prossime elezioni? "Non so, ma io me lo auguro". Lo dice, ospite di "Accordi e Disaccordi", Alessandro Di Battista.

 

DI BATTISTA, IO A GOVERNO? NON CHIUDO MA NON CAMBIO VISIONE 

 (ANSA) - - "Non chiuderei la porta, ma il M5S sa che io ho tanti difetti, non sto zitto, non sono incline ai compromessi, farei battaglie ai Benetton, sul conflitto di interessi e non cambierò". Così, ospite di Accordi e Disaccordi, Alessandro Di Battista su eventuale suo ingresso nel governo nel Conte-ter.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA, "ORA CHE NON C'È PIÙ LA BOSCHI...". TUTTO VERO: PRONTO PER FARE IL MINISTRO

Estratto dell'articolo di https://www.liberoquotidiano.it/

 

maria elena boschi matteo renzi

E qui si innesta l'uscita di Di Battista, che mescola nuovamente le carte: "Per me Renzi è una cosa, mentre i parlamentari di Italia Viva un'altra, non è neanche un mio problema. Deve restare fuori dalla porta. Renzi non è più un politico, è un lobbysta di stesso. Ai parlamentari di Italia Viva dico di fare attenzione perché li porterà a sbattere". Un messaggio trasversale, per spaccare il campo dei renziani.

 

"Credo che l'obiettivo di questa crisi, di una parte dell'establishment, sia far fuori il presidente del Consiglio, stanno solo cercando di nascondere le impronte digitali". Conte, spiega l'ex deputato, fuori dal Parlamento dal 2018, "è una persona che merita lealtà. Il presidente del Consiglio merita un trattamento degno, io non sono sempre d'accordo con lui, ma merità dignità".

 

MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI

Secondo Di Battista, le voci di chi vorrebbe parte dei 5 Stelle pronta a tradire il premier dimissionario sono "fake news": "Non ci sono assassini. Se il M5S tiene la barra dritta le persone si troveranno. Non è tollerabile che il M5s venga infangato perché in una fase delicatissima per il Paese tenta di portare avanti una legislatura".

 

Addirittura, arriva al passo estremo: "Conte candidato premier M5S-Pd alle prossime elezioni? Non so, me lo auguro". E a conferma del nuovo spirito governativo, Dibba alza la posta: "Io ministro? Quando mi hanno detto entri tu ma entra anche la Boschi mi sono fatto da parte. Oggi non chiuderei la porta. Il Movimento sa che io rompo la p***e, non sono incline ai compromessi, farei molte battaglie su conflitti di interesse e nomine e non cambierò".