I RAMY SI SONO GIÀ SECCATI - SALVINI: ''PER ORA NIENTE CITTADINANZA'', PERCHÉ UN PARENTE STRETTO HA PRECEDENTI PENALI. LUI NON REAGISCE BENE: ''VORREI VEDERE SE FOSSERO TUTTI MORTI. IO MI FIDO DELLA PROMESSA DI DI MAIO''. E NASCE UN ALTRO SCAZZO TRA VICEPREMIER: ''SI FIDA DI DI MAIO? IO MI FIDO DELLA LEGGE. TEMO CHE SIA STATO STRUMENTALIZZATO DALLA SINISTRA'' (VIDEO: IL PADRE GLI DÀ RAGIONE). E L'INCONTRO TRA I DUE VIENE RIMANDATO...

-

Condividi questo articolo


 

 

 

  1. SALVINI, RAMY SI FIDA DI DI MAIO? IO MI FIDO DELLA LEGGE

ramy con il padre all'aeroporto di milano 4 ramy con il padre all'aeroporto di milano 4

 (ANSA) Ramy si fida di Di Maio per ottenere la cittadinanza? "Io mi fido della legge, io devo rispettare la legge e farla rispettare". Lo ha detto il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini arrivando al Palazzo delle Stelline, a Milano, per la presentazione del libro di Mario Giordano 'L'Italia non è più italiana'. "Sono contento che non ci siano morti e feriti grazie a lui, agli altri ragazzi e ai Carabinieri. Non commento le stragi mancate" ha aggiunto Salvini commentando le ultime dichiarazioni del tredicenne.

 

  1. SALVINI, TEMO RAMY STRUMENTALIZZATO DA SINISTRA

ramy con il padre all'aeroporto di milano 3 ramy con il padre all'aeroporto di milano 3

 (ANSA) - "Renzi non avrebbe controllato nulla e avrebbe dato 18 cittadinanze. Poi cosa succedeva dopo chi se ne frega". Così il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini è tornato sulle polemiche per la concessine della cittadinanza a Ramy durante la presentazione del libro di Mario Giordano. "Conto che questo ragazzino torni presto alla sua vita normale perché ho l'impressione che venga usato come paladino della sinistra" ha detto Salvini. "Se la nuova frontiera del Pd è tornare a combattere per lo ius soli vuol dire che ci tocca governare per i prossimi 50 anni", ha aggiunto.

 

 

  1. "PARENTE"RAMY HA PRECEDENTI,PER ORA NIENTE CITTADINANZA

adam e ramy da fazio adam e ramy da fazio

(ANSA) - Una sfilza di precedenti penali di uno "stretto familiare" di Ramy, il tredicenne "eroe" di san Donato Milanese, sarebbero l'ostacolo all'ottenimento della cittadinanza: che, a questo punto, potrebbe essere concessa a lui, ma non al suo nucleo familiare. E' l'ultimo sviluppo della querelle che - a quasi una settimana dal fallito attacco al bus grazie all'allarme dato dal ragazzino - contrappone i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio, che sulla decisione di concedere al giovane egiziano la cittadinanza hanno deciso di giocare un round della partita politica in vista delle Europee.

 

"Voglio diventare italiano, sono nato qua. Volevo vedere cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui. Se tutti lo ringraziano è grazie a me", dice Ramy, che non ci sta a passare da eroe a capro espiatorio dell'ennesima prova di forza tra le due anime del governo. Di Maio ha ribadito la sua posizione: "sulla cittadinanza a Ramy per meriti speciali confido in una rapida risoluzione", scrive su Facebook.

 

adam e ramy da fazio adam e ramy da fazio

 "Come sapete nei giorni scorsi ho scritto anche ai ministeri competenti per fare in modo che la sua pratica arrivi presto al Consiglio dei Ministri. Mi aspetto che accada. Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è d'accordo. Non stiamo a girarci troppo intorno. Diamo la cittadinanza a quel bambino". Salvini, chiudendo nuovamente ogni porta a qualsiasi discussione sullo Ius Soli ("cambiare la legge non è nell'agenda del governo"), in un primo momento rilascia dichiarazioni interlocutorie in cui parla di "approfondimenti in corso" e precisa che "nelle prossime ore" non è previsto un suo incontro con il ragazzo. Poi, in serata, diventa più esplicito.

 

salvini di maio salvini di maio

 "Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso. Purtroppo ad ora non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza. Le cittadinanze non le posso regalare e per darle ho bisogno di fedine penali pulite. Non parlo dei ragazzini di 13 anni, ma se qualcuno la cittadinanza non l'ha chiesta e non l'ha ottenuta dopo 20 anni - ha aggiunto, rivolgendosi ai giornalisti - fatevi una domanda e datevi una risposta sul perché".

di maio salvini di maio salvini

 

Salvini non lo dice, ma il suo riferimento è a uno stretto parente del ragazzino che ha avuto più di un problema con la giustizia. La circostanza starebbe orientando il Viminale ad attribuire la cittadinanza solo a Ramy e non al resto dei familiari, un percorso che di fatto non avrebbe precedenti (se non quello, che poi non si concretizzò, del bambino inglese Charlie Gard, affetto da una malattia incurabile) ma che difficilmente verrebbe ostacolata.

 

"Conto di incontrare Ramy il prima possibile e di fare quello che la legge mi permette di fare e non faccio quello che la legge non mi permette di fare", ha detto Salvini. Il tredicenne, però, non si stanca di rinnovare la sua richiesta. "Salvini all'inizio ha detto sì, poi no - ribadisce - Di Maio vuole darmela, quindi mi fido Di Maio. E vorrei che anche gli altri la ottenessero, ma non sono io a decidere".

 

RAMY SHEHATA RAMY SHEHATA

E intanto proprio gli amici e i compagni di classe oggi hanno incontrato nella loro scuola a Crema, assieme a professori, dirigenti scolastici e al sindaco, i carabinieri che li hanno salvati. "Noi siamo addestrati a fronteggiare situazioni di rischio - ha detto il comandante provinciale di Milano Luca De Marchis -. E' il nostro lavoro. Per voi si è trattato invece di una situazione eccezionale che avete affrontato nel modo migliore. Siete stati straordinari".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...