SCARONI E PANSA PREMIANO BERTOLUCCI


1. SCARONI E PANSA PREMIANO BERTOLUCCI
Gran gala (si spera senza pioggia) questa sera a Villa Aurelia. Valentina Moncada di Paternò, insieme con le due presidentesse dell'American Academy in Rome, Verdella Caracciolo de Benedictis e Adele Chatfield Taylor, hanno chiamato a raccolta Paolo Scaroni, Alessandro Pansa, Donato Iacovone, Alessandro Castellano e un buon numero di imprenditori e manager di stanza a Roma per il McKim Gala. La serata è stata organizzata per la consegna della McKim Medal, attribuita ogni anno dall'accademia a personalità il cui lavoro ha avuto risonanza in tutto il mondo. Non nel business, ma nell'arte.

paolo scaroni

Quest'anno il vincitore è il regista, sceneggiatore e produttore Bernardo Bertolucci, che stasera riceverà la preziosa medaglia realizzata da Fabio Salini, nome molto noto a Roma, e anche a Piazza Affari per la scalata del cugino Pietro Salini a Impregilo, il quale a differenza dei parenti non si occupa di costruzioni ma di alta oreficeria.

2. ONADO CURA IL CINEMA DI TRENTO
L'economia resta sempre l'interesse prevalente. Ma non certo l'unico di Marco Onado a cui il Festival dell'Economia di Trento, sapendo della sua passione, ha dato un incarico un po' anomalo per un economista. Non per l'ex commissario Consob che è potuto tornare al suo amore di cinephile.

scaroni
bertolucci bernardo tyler

Tito Boeri, Innocenzo Cipolletta, Giuseppe Laterza e Paolo Collini, ovvero il comitato editoriale della manifestazione, hanno chiesto a Onado di curare la rassegna di film che saranno proiettati la sera. Pellicole scelte: «Mani sulla città», «A cena con il diavolo» del francese Edouard Molinaro, «Thank you for smoking» di Jason Reitman.

3. SE PAOLO FRESU INSEGNA IL JAZZ AI BOCCONIANI
E se Onado si dedica alla settima arte, gli studenti della Bocconi sono pronti per una lezione sulla leadership, intesa come arte dell'improvvisazione. Sul palco di via Sarfatti oggi Severino Salvemini (Dipartimento di management e tecnologia) introduce la lezione di Paolo Fresu, il Cracco del jazz italiano, compositore, trombettista e flicornista. Un genio. Tra Parigi e Berchidda ha colto l'occasione per scrivere la prefazione al «Disordine armonico» di Frank J. Barrett (egea 2013).

ALESSANDRO PANSA
TITO BOERI

Barrett, che è professore di management a Monterey, in California e anche pianista jazz, sostiene che i nuovi manager devono padroneggiare l'arte dell'improvvisazione, suonare e sperimentare, destreggiarsi tra assolo e pezzi corali. Devono accettare il disordine e la confusione, prendere rischi senza rete di sicurezza. Con Fresu e Salvemini discute una piccola orchestra: Bobo Ferra (alla chitarra), Enrico Intra e Cesare Picco (al piano). Tra gli altri Francesco Micheli (piano e finanza), Alfredo Scotti (il presidente di Aon già sponsor di Umbria Jazz) e l'assessore di Giuliano Pisapia alla Cultura Filippo Del Corno.