SVEGLIATE ASOR ROSA, SALVINI STA PER PRENDERSI CAPALBIO - IL SINDACO USCENTE NON SI RIPRESENTA, E IL 26 MAGGIO IL CENTRODESTRA PUNTA A UNA STORICA VITTORIA NELLA (FU) PICCOLA ATENE, DOVE I GRANDI VECCHI DELLA SINISTRA ITALIANA (E PURE ZINGARETTI) PASSANO LE LORO VACANZE - DOPO AVER RIFIUTATO I PROFUGHI E AVER PERSO LE ELEZIONI POLITICHE, IL PD LOCALE È SPACCATO
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Claudio Bozza per www.corriere.it
Più che la rilevanza politica (4.095 abitanti), per la «rossa» Capalbio vale da sempre quella simbolica. Sempre fortissima, anche se un po’ sbiadita. Perché è qui che l’intellighenzia di sinistra ha sempre avuto casa (pure il segretario del Pd Nicola Zingaretti), tra le ville sulle colline lungo l’Aurelia e gli ombrelloni dell’Ultima spiaggia, lo stabilimento balneare più radical chic che fu, visto che uno dei due stessi proprietari ha clamorosamente virato verso Forza Italia alle elezioni politiche del 2018.
La svolta sovranista nella Piccola Atene?
Il 26 maggio, qui, si tornerà al voto, ma per eleggere il nuovo sindaco, da sempre di centrosinistra. E siccome la storia, spesso, è destinata a ripetersi, i dirigenti del Pd locale hanno pensato di dividersi ancora una volta, aumentando le speranze di vittoria del centrodestra, con la Lega di Matteo Salvini che sta fiutando il colpaccio e che si è messa a lavorare con forza sul territorio per conquistare il fortino maremmano. Una svolta sovranista per la Piccola Atene? Non è più fantascienza. Vediamo perché.
I candidati e il Pd diviso
Luigi Bellumori, sindaco da 10 anni, già super renziano e oggi pro Zingaretti, non si ricandiderà. Il primo cittadino uscente, negli ultimi tempi, era finito sulle prime pagine per aver frenato in ogni modo possibile l’arrivo di un gruppo di profughi a Capalbio. I dem si sono divisi sul candidato civico (ma di area) Marco Donati, mentre il centrodestra punta tutto sul dentista Valerio Lanzillo che tra i suoi pazienti avrebbe lo stesso Bellumori. E c’è poi l’ex vicesindaco (sempre di centrosinistra) che guida una lista bipartisan. Un quadro frammentario per il Pd, che stavolta rischia di andare al tappeto.
La strategia leghista
Intanto i vertici leghisti di Grosseto continuano ad affilare le armi in vista del 26 maggio: «Su Capalbio puntiamo tanto - confidano - e contiamo di portare qui anche il “Capitano” Salvini». E chissà se dal 27 maggio, data certa visto che qua non c’è il ballottaggio, a Capalbio proseguirà o meno «l’era del cinghiale rosso».