TE LO MITTAL IN QUEL POSTO – GUALTIERI DICE CHE LO STATO È PRONTO A ENTRARE NELL’AZIONARIATO DELL’EX ILVA PER COINVESTIRE CON GLI INDIANI. MA CONTE E I 5 STELLE SONO DI UN’ALTRA OPINIONE, QUELLA DI UNA “ESPLOSIONE CONSENSUALE”. CIOÈ SI ROMPE IL CONTRATTO,  ARCELOR ESCE A LUGLIO E METTE SUL PIATTO FINO A 1 MILIARDO – COME AL SOLITO, NON CI SI CAPISCE NIENTE, E I LAVORATORI CONTINUANO A SCIOPERARE

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Camilla Conti per “la Verità”

 

Gualtieri Conte

Lo Stato è pronto a entrare nell' azionariato di Arcelormittal Italia, ha confermato ieri il ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri, durante il tavolo con sindacati e azienda. Nel corso del quale ha accettato la proposta dell' ad, Lucia Morselli, di avere dieci giorni di tempo in più per presentare il piano industriale. «Siamo disponibili a coinvestire con Arcelormittal per avere un' Ilva forte, che produca tanto e che sia leader di mercato», ha detto Gualtieri.

LUCIA MORSELLI

 

giuseppe conte contratto ilva

Dimostrando di tenere una linea diversa rispetto a quella dei 5 stelle e dello stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che - come ha scritto La Verità lo scorso 23 maggio - invece di disinnescare la bomba Ilva, sembra aver scelto la strada della «esplosione consensuale». Il premier potrebbe sentire l' ad Morselli in settimana per trattare la rottura del contratto: Arcelor aveva già accantonato 500 milioni per la way out e ora sarebbe disposta a mettere sul piatto fino a 1 miliardo trattando l' uscita a luglio.

 

ilva taranto 3

Non a caso alla riunione di ieri al Mise con azienda, commissari e sindacati dei metalmeccanici, era inizialmente prevista solo la partecipazione del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e quella della collega al Lavoro Nunzia Catalfo. Gualtieri si sarebbe poi inserito in videoconferenza, proprio per tenere il punto e cercare di proseguire sull' accordo di marzo incoraggiando l' azienda a procedere lungo quella strada. Ma ora la palla passa a Conte.

GIUSEPPE CONTE CON LAKSHMI MITTAL

 

Le difficoltà del momento causate dal Covid hanno, intanto, accelerato i problemi ma non li hanno creati. Così come non è ancora chiaro cosa sarà scritto nel piano, quale sarà la produzione e il perimetro occupazionale. Troppi punti interrogativi che lasciano molto perplessi i sindacati. Tanto che ieri il confronto si è svolto con gli stabilimenti in sciopero: quattro ore in tutti i siti ex Ilva, mentre a Taranto i lavoratori si sono fermati per otto ore.

FRANCESCA RE DAVID 7

 

Per la segretaria generale Fiom Cgil, Francesca Re David «la situazione è di totale incertezza». «Non conosciamo né il piano industriale, né la composizione societaria e il possibile ingresso pubblico del governo. Durante la pandemia si è chiesto di lavorare, ora finita la fase di blocco, dovuta all' emergenza Covid-19, tutti gli stabilimenti sono al minimo e gli investimenti non ci sono». I sindacati lamentano inoltre di non essere stati coinvolti nella stesura dell' accordo di marzo scorso.

lakshmi narayan mittal 5

 

marco bentivogli

«Non ci stiamo a essere chiamati solo per gestire gli esuberi e la cassa integrazione», denuncia la sindacalista Fiom. Sulla stessa linea anche la Fim Cisl. «Relativamente a quanto prospettato dall' azienda sull' attuale situazione del gruppo Ami, nella discussione è stato introdotto un elemento a noi sconosciuto. Un accordo che sarebbe stato siglato il 4 marzo 2020 e mai presentato alle organizzazioni sindacali», hanno osservato il segretario generale Marco Bentivogli e il segretario nazionale, Valerio D' Alò. Per il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella serve invece una legge speciale per i lavoratori che preveda pensionamenti o altri strumenti legislativi per ricollocamenti occupazionali garantiti dallo Stato.

STEFANO PATUANELLI

 

Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
ilva taranto 2
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lucia morselli 1

«Non tollereremo nessun passo indietro rispetto alla tutela di ogni posto di lavoro così come previsto nel 2018», conclude Palombella. «Non abbiamo parlato di esuberi, si è parlato degli strumenti della cassa integrazione, di riprendere le attività di alcuni settori dell' ex Ilva che sono stati fermati. Se riprende l' attività produttiva c' è la salvaguardia occupazionale ma ovviamente tutto dipende dal piano industriale che ci sarà presentato e noi valuteremo con estrema attenzione», ha detto il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, intervenendo nel pomeriggio a Sky Tg24 economia. Di certo, una soluzione va trovata entro dieci giorni. Che sia quella di Gualtieri o quella - ancora più definitiva - di Conte.

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STEFANO PATUANELLI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI CON LAKSHMI E ADITYA MITTAL
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