LA TERZA VIA DI GIORGETTI – IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA PROVA A FARE IL POMPIERE TRA I DUE VICEPREMIER E TRIA. SECONDO IL BRACCIO DESTRO DI SALVINI SI PUÒ STRAPPARE ALL’UE UNA FLESSIBILITÀ E SFORARE IL 3%, SCOMPUTANDO DAL TETTO  DEL DEFICIT LA SPESA PER EDILIZIA SCOLASTICA, OPERE PUBBLICHE E MESSA IN SICUREZZA – MA CI AVEVA GIA’ PROVATO RENZI E…

-

Condividi questo articolo


Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti

Edilizia scolastica, infrastrutture, opere pubbliche, messa in sicurezza delle zone sismiche, dissesto idrogeologico. Il sottosegretario di Palazzo Chigi Giancarlo Giorgetti ha un piano in testa: strappare all' Unione europea una flessibilità mirata sulle emergenze.

 

Scomputare dal tetto del 3% del deficit la spesa per precisi investimenti, che convincano Bruxelles della loro urgenza. Lunedì ne illustrerà i contenuti ai parlamentari della Lega che Matteo Salvini ha riunito in vista dei lavori sulla manovra, poi, mercoledì, li metterà sul tavolo del vertice di governo dedicato proprio alla legge di Stabilità.

 

giorgetti bossi giorgetti bossi

A Giorgetti è toccato il ruolo di anziano saggio. Anziano da intendere politicamente: c' era ai tempi della Lega Nord di Umberto Bossi, e c' era nei terribili mesi del 2011 quando la Troika, il commissariamento economico europeo, arrivò fin quasi a bussare alle porte dell' Italia.

 

Giorgetti oggi si staglia in tutta la sua altezza in mezzo a questo governo-esperimento, e a quelle altitudini annusa l' aria che viene. Aria di «tempesta», dice. Per questo al Giorgetti politico e pubblico, che non osa mettere in discussione le fondamenta del programma grillo-leghista, va affiancato il Giorgetti più privato, l' economista di formazione, che ragiona di possibili scenari e fa del realismo un' arma in più.

 

PAOLO SAVONA GIANCARLO GIORGETTI GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI PAOLO SAVONA GIANCARLO GIORGETTI GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

Ieri, sul palco della Versiliana alla festa del Fatto , i due Giorgetti si sono incrociati per qualche minuto, facendo emergere i timori ma anche le idee che ha in mente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

 

Il confronto con il M5S Osserva i 5 Stelle scalpitare, innervositi dalla posa ingombrante di Salvini, tentare di rivolgere il consenso a proprio favore sui temi economici. «Parlano di sforare il 3 per cento - ragiona il leghista - Ma non è che lo fai così, senza obiettivi precisi».

 

calderoli - giancarlo giorgetti calderoli - giancarlo giorgetti

La sua è la terza via, tra le prudenze che pure comprende del ministro dell' Economia Giovanni Tria che ha fissato la trincea all' 1,5 per cento e la cavalcata di spesa che minaccia Luigi Di Maio per incassare il reddito di cittadinanza e qualche dividendo nei sondaggi dopo la rendita di posizione che Salvini si è creato sui migranti. «Serietà, credibilità, sostenibilità» sono i termini che Giorgetti ripete a ogni colloquio.

 

Solo così, sostiene, puoi andare oltre il 3 per cento: «Lo puoi fare se è necessario per mettere in sicurezza il Paese - ha detto ieri - Credo che sia interesse dell' Europa farlo». Giorgetti guarda agli ultimi 20 anni: «Non si sono fatti più investimenti».

 

il crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genova

Questo governo ha promesso un maxi-piano di spesa, ed è lì che si devono trovare spazi di manovra: «È indispensabile e urgente mettere mano non solo ai ponti, ma anche a scuole, edifici pubblici a rischio, situazioni per cui dobbiamo intavolare con la Ue un negoziato serio».

 

Ne era persuaso già prima, ma il crollo del ponte di Genova lo ha convinto definitivamente: «Non possiamo aspettare che venga tutto giù».

 

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

Giorgetti è consapevole anche che cambierebbe poco ai fini della realizzazione dei tre pilastri del contratto di governo, reddito di cittadinanza, Fornero e flat tax, da attuare a partire dalla prossima manovra. E non gli sfugge che già Matteo Renzi aveva provato a sganciare dal computo del 3 per cento gli investimenti emergenziali per mettere in sicurezza l' Italia.

 

Ma sarebbe comunque una soluzione a un problema in più. Il governo darebbe una scossa, e a suo avviso, metterebbe in movimento l' economia, uscendo dall' inerzia a cui potrebbero portare i limiti di bilancio.

il crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genova

 

Sfida sulla previdenza

Potrebbe inoltre quietare le ambizioni di spesa del M5S. Di Maio è agguerritissimo, non vuole sentire ragioni sulle pensioni d' oro. Contro le resistenze della Lega, che preferirebbero un contributo una tantum a un taglio orizzontale, ha confessato di essere pronto ad appellarsi al comitato di conciliazione, previsto dal contratto, che è cosa ben diversa dagli incontri tra i ministri e la cabina di regia evocata per un migliore coordinamento sui dossier.

SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

 

Giorgetti vorrebbe evitare che il clima nel governo si faccia più cupo anche perché avverte i rischi di una lacerazione. Ieri i parlamentari del M5S hanno preso di mira il consulente per la previdenza della Lega Alberto Brambilla, e contro il viceministro dell' Economia Massimo Garavaglia, uomo di fiducia del sottosegretario, è stata scatenata una guerra sotterranea.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...