1. TIM! TIM! DRAGHI HA UN ASSO NELLA MANICA: ‘’NULLA VIETA CHE POSTE ITALIANE POSSA ENTRARE NELLA PARTITA TIM E SCHIERARSI CON CDP, CHE HA IN MANO CIRCA IL 10% DI TIM"
2. IL GOVERNO È FAVOREVOLE ALLO "SPIN OFF" DI TIM: LO SCORPORO DEI SERVIZI COMMERCIALI (SERVICECO) E DELLA RETE (NETCO). SE BOLLORÉ MIRA ALLA CONQUISTA DI TIM COME VEICOLO PER TRASMETTERE NON SOLO DATI MA CONTENUTI (VIVENDI HA IL 23,8% DI MEDIASET), LO STATO PUNTA AL CONTROLLO DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE (SPARKLE CON I SUOI CAVI SOTTOMARINI, TELSY ATTIVA NELLA CYBERSECURITY, NOOVLE, QUALE DATA CENTER & CLOUD)
3.  “SE CON VIVENDI NON SI TROVA UN ACCORDO SUL PIANO INDUSTRIALE DELLO “SPIN OFF”, NULLA VIETA CHE POSTE ITALIANE POSSA ENTRARE NELLA PARTITA TIM - DA PARTE SUA, L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI POSTE MATTEO DEL FANTE HA GIÀ DATO LA SUA DISPONIBILITÀ)


GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI

DAGONEWS

Via il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, Mario Draghi ha fatto sapere ai ministri Giorgetti, Colao, Franco e all’amministratore delegato della Cdp Dario Scannapieco, che ha in mano circa il 10 per cento di Tim, e poi al potente Franco Gabrielli, autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica, in sostanza quanto segue: ‘’Cari signori, Tim è un asset strategico del Paese (Sparkle con i suoi cavi sottomarini, Telsy attiva nella cybersecurity), che diventa con Noovle, quale data center & cloud, ancor più strategico”.

 

VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE

Quindi il premier è arrivato a mettere il dito nella piega: il governo è favorevole allo "spin off" di Tim, vale a dire lo scorporo dei servizi commerciali (ServiceCo) e della Rete (NetCo). Se Bolloré mira alla conquista di Tim come veicolo per trasmettere non solo dati ma contenuti (Vivendi ha in tasca il 23,8% di Mediaset), lo Stato punta al controllo delle infrastrutture strategiche.

 

sparkle

A proposito dello scorporo, scrive oggi Carlo Bonini su “Repubblica”: “Un orizzonte da tempo accarezzato e caldeggiato dal nostro sistema di sicurezza nazionale, a cominciare da Aise, la nostra agenzia di intelligence estera che del comparto Sigint (le attività di controllo e spionaggio elettronico e digitale) ha il controllo. E questo nella convinzione che […] il margine di rischio di un'infrastruttura strategica nella pancia di un gruppo che è sul mercato e dunque alle regole del mercato risponde, sia, anche in prospettiva, sempre meno sostenibile”.

Dario Scannapieco Matteo Del Fante

 

A questo punto, Draghi ha scoperto l’asso nella manica: “Se con Vivendi non si trova un accordo sul piano industriale dello “spin off” (difesa dell’occupazione e sviluppo della rete), oltre alla Golden Power da parte del governo, nulla vieta che Poste Italiane possa entrare nella partita Tim e schierarsi con Cassa depositi e prestiti”. Da parte sua, l’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante, ha già dato al governo la sua disponibilità.

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

 

VITTORIO COLAO FRANCO GABRIELLI
logo TELSY