TUTTI SONO UTERI, NESSUNO È INDISPENSABILE - LA CASSAZIONE: ''NO AL RICONOSCIMENTO DEL PADRE GAY DI FIGLI NATI CON MATERNITÀ SURROGATA ALL'ESTERO''. I GIUDICI CHIUDONO LA PORTA AL ''TRUCCO'' CHE PERMETTEVA DI USARE L'UTERO IN AFFITTO IN UN ALTRO PAESE E OTTENERE LA FILIAZIONE LEGALE. RESTA APERTA LA STRADA DELL'ADOZIONE PARTICOLARE, UNA STRADA LUNGHISSIMA

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Roberto Giovannini per “la Stampa

 

MEN HAVING BABIES - LA FIERA DELL'UTERO IN AFFITTO 1

Le coppie omosessuali che hanno avuto un figlio all' estero nato con la maternità surrogata non possono ottenere in Italia la trascrizione all' anagrafe dell' atto di filiazione del bambino, anche se riconosciuta nel paese straniero non solo dal padre biologico, ma anche da quello «intenzionale». Lo ha deciso la Cassazione, concedendo una significativa vittoria al fronte più conservatore, e sollevando molte polemiche.

 

MEN HAVING BABIES - LA FIERA DELL'UTERO IN AFFITTO

 Secondo le Sezioni Unite civili della Corte, infatti, la legge che in Italia vieta la maternità surrogata impedisce questa possibilità, anche nel caso in cui l' utero «in prestito» sia stato offerto gratuitamente. Alle coppie costituite da due uomini, dice la sentenza, rimane aperta la strada dell'«adozione particolare» (una strada notoriamente molto lenta, però), fermo restando che il padre biologico è padre a tutti gli effetti giuridici. Ma il verdetto, spiegano i giudici, «tutela la dignità della gestante e l' istituto dell' adozione».

 

UTERO AFFITTO

Per il Family day e il fronte Pro Vita si tratta di una «sentenza storica», anche se «preoccupa la porta lasciata aperta». Fratelli d' Italia chiede al ministro Salvini di ordinare ai prefetti di annullare le iscrizioni anagrafiche «operate in questi mesi dai sindaci gay friendly, evidentemente illegali».

 

«D' ora in poi sarà il Tribunale dei Minori a valutare caso per caso se il compagno del genitore non biologico ha o meno i requisiti per adottare, nel rispetto soltanto dell' interesse dei bambini», plaude Mara Carfagna di Fi. Per il leghista Simone Pillon, è «un colpo al turismo riproduttivo» Al centro della vicenda c' è il caso di Trento, dove la Corte di Appello nel 2017 diede il via libera a due padri per i gemelli nati nel 2010 in Canada, Paese in cui l' utero in prestito è ammesso, purché a titolo gratuito.

UTERO AFFITTO 1

 

Il «no» della Cassazione non fa cenno all' omosessualità della coppia trentina, e anzi ricorda pronunce che hanno detto sì al riconoscimento di bimbi nati all' estero da due madri. Ma nel caso delle coppie lesbiche, i piccoli sono legati alle due mamme da un «rapporto biologico» con «ciascuna» di loro «in quanto una lo ha partorito, mentre l' altra ha fornito gli ovuli per il concepimento mediante procreazione medicalmente assistita». Invece i gemelli di Trento hanno un rapporto biologico solo con un padre, quello che ha dato i gameti, ed è «pacifica l' insussistenza di un rapporto biologico con il genitore intenzionale».

 

Nella pratica, alla famiglia di Trento non accadrà nulla: la sentenza riconosce infatti che nelle coppie dello stesso sesso «il concepimento e la nascita» dei bambini avvengono «in attuazione di un progetto genitoriale» che non è dunque appannaggio esclusivo delle unioni etero.

UTERO IN AFFITTO

 

A cinque anni dalla sentenza che ha introdotto la fecondazione eterologa in Italia, circa 20mila coppie hanno avuto un figlio grazie a ovuli o spermatozoi donati. Secondo i dati del registro nazionale sulla Procreazione medicale assistita, le coppie che hanno avuto accesso all' eterologa sono passate da 2.462 del 2015 a 5.450 del 2016 (+121%).

 

Mentre per il 2017 e 2018 si stima un aumento annuo di circa il 20%, per un totale, dal 2014 al 2019, di almeno 20.000 eterologhe effettuate nei centri italiani in 90 centri, per lo più privati e presenti al Centro Nord. Poi ci sono ancora circa 3.000 coppie che ogni anno scelgono l' estero, per via di minori attese, prezzi concorrenziali e la possibilità di avere gameti non congelati.