L’ULTIMA FIGURA DI MERDA DEL GOVERNO MONTI: I DUE MARÒ RISPEDITI IN INDIA! - DE MISTURA: “CI HANNO ASSICURATO CHE NON CI SARÀ PENA DI MORTE” - 3. TERZI AVEVA ANNUNCIATO CHE LATORRE E GIRONE SAREBBERO RIMASTI IN ITALIA. UNA DECISIONE PRESA ALL’INSAPUTA DI NAPOLITANO, DELL’INTELLIGENCE, E DELL’AMBASCIATORE - - IN UN PAESE CIVILE, IL RIDICOLO MINISTRO TERZI DAREBBE LE SUE DIMISSIONI IMMEDIATE


 

Ansa.it

DE MISTURA

I due marò partiranno stasera per l'India. Lo ha assicurato il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura precisando che il governo indiano ha garantito che non ci sarà la pena di morte nei loro confronti.

I DUE MARO GIRONE E LATORRE

Sulla base delle decisioni assunte dal CISR, il Governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai maro' e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha deciso che torneranno in India domani.

Oggi, si legge in una nota di Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Mario Monti, insieme al Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e al Sottosegretario agli Esteri Steffan de Mistura, ha incontrato i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per valutare congiuntamente la posizione italiana e i risultati delle discussioni avvenute tra le autorità italiane e quelle indiane.

DANIELE MANCINI TRA SALVATORE GIRONE E MASSIMILIANO LATORRE jpeg

La posizione del Governo era stata definita in mattinata in un'apposita riunione del CISR (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica) presieduta dal Presidente Monti, alla quale hanno partecipato i Ministri degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, dell'Interno Anna Maria Cancellieri, della Giustizia Paola Severino, della Difesa Giampaolo Di Paola, dell'Economia e Finanze Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico Corrado Passera, i Sottosegretari Antonio Catricalà e Gianni De Gennaro.

MARIO MONTI E TERZI DI SANTAGATA A NEW YORK jpeg

Sulla base delle decisioni assunte dal CISR, il Governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali.

Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha ritenuto l'opportunità, anche nell'interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l'impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in India entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione.

MARO' - I FAMILIARI DEI PESCATORI MOSTRANO IL DOCUMENTO ITALIANO CONNO ALL'INDENNIZZO L'IMPEG

I due Marò partiranno stasera per l'India accompagnati dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, risiederanno nell'ambasciata italiana a New Delhi e avranno "libertà di movimento". Lo ha assicurato lo stesso De Mistura aggiungendo: "potranno anche andare al ristorante se vogliono".

SILENZIO E DOLORE IN CASA LATORRE - "Non possiamo e non vogliamo dire niente. E' una cosa troppo grande". Così i familiari del marò Massimiliano Latorre rispondono al telefono a fatica per chiudere subito dopo la chiamata. Non hanno voluto commentare quindi la notizia data da Palazzo Chigi che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone torneranno in India.

GIORGIO NAPOLITANO

'NO COMMENT' DA MOGLIE GIRONE
I familiari dei due marò pugliesi, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, finora non hanno voluto fornire alcuna dichiarazione ai giornalisti dopo che Palazzo Chigi ha comunicato il rientro in India dei due fucilieri del Battaglione San Marco. Sia la moglie di Girone, Vania, sia la sorella di Latorre, Franca, hanno riagganciato il telefono al cronista dell'Ansa che chiedeva loro una dichiarazione.

TERZI DI SANTAGATA IN COPERTINA SU SETTE DEL CORRIERE DELLA SERA

NAPOLITANO SENTE MARO',APPREZZO SENSO RESPONSABILITA'
Giorgio Napolitano ha espresso a Massimiliano Latorre l'apprezzamento per il senso di responsabilità con cui i due marò hanno accolto la decisione del Governo augurandosi un sollecito, corretto riconoscimento delle loro ragioni. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.

LAMBASCIATORE ITALIANO A DELHI DANIELE MANCINI jpeg