VOCI DAL COLLE - MATTARELLA HA RIUNITO I SUOI CONSIGLIERI: QUESTO GOVERNO E' DEBOLE MA ''INEVITABILE'': ORA BISOGNA TRATTARE IN EUROPA, NON CI POSSIAMO PERMETTERE UNA CRISI POLITICA. FILO DIRETTO CON MACRON E STEINMEIER - MERKEL SPIAZZA I SUOI (E I FALCHI ''FRUGALI'') SCHIERANDOSI A FAVORE DEI FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO - GERMANIA E FRANCIA FAREBBERO DI TUTTO PER EVITARE I SOVRANISTI A PALAZZO CHIGI

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DAGONEWS

 

Voci dal Colle. Mattarella ha riunito tutti i suoi consiglieri per una riflessione approfondita sul governo, la sua debolezza, e come aiutare Conte a superare questa fase. Come abbiamo scritto nelle scorse settimane, la pandemia ha reso questo governo e questa maggioranza ''inevitabili'', a maggior ragione nel pieno delle trattative con l'Unione Europea su MES, Recovery Fund e altri strumenti (finanziamenti BEI, SURE) che saranno cruciali per la sopravvivenza del nostro paese.

MACRON MATTARELLA

 

I giochi di palazzo renziani sono stati un divertissement buono per la riapertura del Senato, perché l'Italia non può certo permettersi di far cadere la baracca solo per fare dispetto a Foffo DJ.

 

Al Quirinale tocca dunque puntellare ancora una volta Conte e i suoi desperados. Il governo deve essere stabile almeno per tutta l'estate, poi si vedrà se operare un rimpasto o addirittura andare al voto. Adesso non è il momento, e Mattarella tiene personalmente frequenti colloqui con i suoi pari-grado, ovvero Emmanuel Macron e Frank-Walter Steinmeier, per rassicurare sull'integrità dell'esecutivo.

 

(A proposito: la crisi parlamentare della maggioranza francese conta fino a un certo punto nel sistema semi-presidenziale francese. Macron è indebolito dal punto di vista politico ma non nei suoi poteri esecutivi)

 

giuseppe conte angela merkel

L'altro italiano molto attivo in questa fase, David Sassoli, ha il compito di tampinare Ursula von Der Leyen, che il 27 maggio presenterà la proposta della Commissione sul Recovery Fund, da cui dipenderà l'atteggiamento degli ormai famigerati quattro paesi ''frugali'' (Olanda, Danimarca, Austria e Svezia) e degli altri (Polonia, Slovacchia, Ungheria) ostili alla ridistribuzione del budget europeo.

 

Ti credo: la Slovacchia che in questi anni ha ricevuto molti più soldi di quanti ne versava, essendo un membro nuovo ed ex-sovietico, dovrebbe rinunciare a una fetta di quei soldi pur avendo avuto solo 28 morti per Coronavirus…

 

ursula von der leyen e angela merkel

I brividi della politica italiana, con Salvini che mette il pepe sotto al sedere degli ex alleati con la mozione di sfiducia a Bonafede (lontani i tempi delle loro passerelle a Ciampino, per accogliere il terrorista - lui sì - Cesare Battisti) servono però a qualcosa: a ricordare a Francia e Germania che se vogliono evitare di ritrovarsi l'internazionale sovranista a Palazzo Chigi, devono dimostrare che l'Europa sa tirare fuori qualcosa dal cilindro quando l'emergenza chiama.

 

Ora si passa alla trattativa, che non sarà solo sul ''quanto'' (500 o 1.000 miliardi) ma anche sul ''come'': finanziamenti da restituire o a fondo perduto? Quale sarà il controllo sui conti pubblici e su come verranno spesi i soldi?

SERGIO MATTARELLA DAVID SASSOLI

 

La novità delle ultime ore è che i paesi (Olanda in testa) che speravano di arrivare al 1 luglio per lasciare la patata bollente nelle mani della Germania, che avrà la presidenza di turno dell'UE, sono stati presi in contropiede dalla stessa Merkel, che è d'accordo sull'elargire una bella fetta senza averla indietro.

 

L'obiettivo era spiazzare anche la sua opposizione interna, ancora intorpidita dal lockdown e che non può certo mettersi a fare la guerra alla ''mutti'', la mammina del paese che ora è risalita nei sondaggi. La partita, per quella fetta di CDU che considera la Merkel troppo morbida coi paesi del Sud, si giocherà sulle indicazioni che il Bundestag darà alla BCE per ottemperare alla sentenza della Corte Costituzionale. Un'altra battaglia per la cancelliera.

rutte