'I WEEKEND ROMANTICI DI MIO MARITO CON FORMIGONI E DACCÒ' - NON C'È FURIA PEGGIORE DI UNA DONNA RESPINTA, DICEVA SHAKESPEARE. E CI VUOLE LA MOGLIE DI ANTONIO SIMONE PER SVELARE LE 'CENE ELEGANTI DI GENTE CHE AVEVA FATTO VOTO DI CASTITÀ, POVERTÀ E OBBEDIENZA, E POI ANDAVA A BALLARE IN SARDEGNA COME BAMBINI DEFICIENTI'


Sandro De Riccardis per “la Repubblica

 

formigoni_e antonio simone

È stata una delle poche voci fuori dal coro tra gli imputati nel processo sui fondi neri della clinica Maugeri. Carla Vites, moglie dell’ex assessore lombardo alla Sanità, Antonio Simone, accusata di riciclaggio per l’acquisto di un appartamento considerato dall’accusa provento di reato, racconta in aula quello che ha visto e sa, dopo trent’anni di frequentazione, sui rapporti tra l’ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e Pierangelo Daccò, il faccendiere considerato il gestore delle tangenti al politico. «Formigoni, Daccò e Simone facevano weekend “romantici” in Sardegna, e mio marito non mi portava. Daccò trascinava in vacanza gente che aveva fatto voto di castità, povertà e obbedienza, facendoli ballare come bambini deficienti».

CARLA VITES MOGLIE DI ANTONIO SIMONE EX ASSESSORE ALLA SANITA' LOMBARDA

 

Vites ha parlato delle vacanze in Sardegna a cui ha partecipato col marito e gli altri due imputati. Quelle vacanze che, per i pm Laura Pedio e Antonio Pastore, sarebbero state pagate da Daccò con i soldi pagati dalla Maugeri per ottenere delibere favorevoli. Per l’accusa, dalle casse della clinica sarebbero usciti circa 61 milioni di euro, 8 dei quali finiti a Formigoni in viaggi, voli aerei, immobili come la villa in Sardegna, acquistata con un mega sconto.

 

antonio simone b

Alle vacanze, continua Vites in aula, partecipava anche «il gruppo dei Memores Domini che viveva con Formigoni ». Il politico «frequentava la casa di Daccò e tutti partecipavano le sue “cene eleganti”». La donna ribadisce di conosce Formigoni da oltre 30 anni. «Nell‘82 ha fatto da padrino al nostro primo figlio: ogni volta che mi sedevo vicino a lui, però, arrivava mio marito e non riuscivo a parlargli. Non avevamo molti argomenti in comune ».

 

FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO

Lungo e consolidato anche il rapporto con il faccendiere Daccò. «Entrò per la prima volta nella vita della nostra famiglia nel 1994. E con il tempo, mio marito sviluppò una “Daccò-dipendenza”, non faceva più niente senza di lui. Ho cominciato a preoccuparmi quando ha comprato una villa in Sardegna per usarla solo 20 giorni all’anno - ha proseguito - e quando, anche per organizzare una cena con amici, si rivolgeva al servizio catering di Daccò». Poi l’inchiesta. «L’arresto di Daccò - ha concluso la donna - ha dimostrato che non ero una visionaria, e che la mia diffidenza nei suoi confronti era fondata».

PIERANGELO DACCO'
FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO