AZZURRINI DA SBALLO – SUPER CHIESA RIBALTA LA SPAGNA CON UNA DOPPIETTA, BUONA LA PRIMA PER L’ITALIA UNDER 21 – PELLEGRINI A SEGNO SU RIGORE, ZANIOLO KO –IL PRESIDENTE FIGC GRAVINA:"SERATA DA INCORNICIARE, VOGLIAMO VINCERE L’EUROPEO". IL PENSIERO A ZEFFIRELLI - IL CT DI BIAGIO: “CHIESA? NON HO PAROLE, ERA LUI CHE TRASCINAVA ME…” – CHIESA: "NON MOLLIAMO MAI" – VIDEO

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Marco Guidi per gazzetta.it

Debutto col botto. Perché battere la Spagna, questa Spagna, era tutt'altro che scontato, soprattutto dopo essere andati sotto al primo tiro in porta. L'Italia parte alla grande nell'Europeo Under 21, ribaltando la rete di Ceballos con un 3-1 convincente, entusiasmante, eccitante. Raggiunta la Polonia (vittoriosa 3-2 sul Belgio) a quota 3 in testa al girone, lì dove bisogna restare per essere sicuri di accedere alle semifinali.

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Di Biagio parte con il 4-3-3, ma dopo 5' di continuo palleggio spagnolo, cambia: Zaniolo arretra a trequartista, con Kean e Chiesa punte. La mossa non sortisce l'effetto sperato, la palla ce l'ha sempre la Spagna e al 9' Ceballos colpisce: Fabian Ruiz serve il centrocampista del Real ai 20 metri, controllo e destro a giro nel sette. Barella per una volta è troppo timido nel pressing, ma la prodezza di Ceballos è da applausi. L'Italia accusa il colpo, fatica nella fase di recupero e soprattutto ad accompagnare l'azione, una volta serviti gli attaccanti. Ceballos, indemoniato, semina ancora il panico nell'area azzurra, ma per fortuna nessuno è pronto per il tap in sul secondo palo dopo il suo assolo. Italia soffocata dal giro palla avversario.

 

 

  

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Fioccano gialli da una parte (Calabresi e Zaniolo) e l'altra (Vallejo), ma al di là del nervosismo, i nostri sembrano metterci poco. Al 32', quando Simon travolge in uscita Zaniolo (il gioiellino della Roma sarà costretto a uscire poco dopo, stordito, lasciando spazio a Orsolini), rinviando di pugno, il dato del possesso palla vede un clamoroso 68% a favore della Spagna, nonostante Di Biagio sia già tornato da qualche minuto al 4-3-3. Al 36', però, il gol che non t'aspetti: Chiesa controlla splendidamente il lungo lancio di Barella, sprinta su Aguirregabiria e col sinistro, quasi dalla linea di fondo, sorprende Simon sul primo palo. Tiro voluto o cross sbagliato? Poco importa, è il pareggio. Certo, il portiere spagnolo ha più di qualcosa da farsi perdonare... L'1-1 sblocca gli azzurrini, che prendono in mano il match, alzando il pressing e chiudendo in attacco la prima frazione di gioco, con Dimarco che dal limite al 45' impegna Simon in una parata in due tempi.

 

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Bene i nostri anche in avvio di ripresa, con Chiesa che in diagonale sfiora il bis al 5' (palla larga di poco). L'Italia è più intensa, il palleggio spagnolo meno ipnotico e più spezzettato, anche perché il c.t. De La Fuente all'intervallo aveva tolto Fabian Ruiz per Merino: cambio tattico che dà equilibrio, ma abbassa la qualità del fraseggio. Non che gli iberici restino comunque a guardare. Al 10' Meret vola per alzare il corner la botta al limite di Soler. Di Biagio, a caccia di guizzi, sostituisce Kean (buon impatto fisico, ma zero chance per colpire) con Cutrone. E proprio il centravanti milanista entra nell'azione che porta in vantaggio gli azzurrini al 19': verticalizzazione di Pellegrini, Cutrone vince un rimpallo, irrompe Barella che nel contrasto con Vallejo serve quasi involontariamente Chiesa, libero di infilare di nuovo Simon da due passi.

 

Manca tanto, ma la Spagna fa intendere che gli ultimi 25' saranno di pura sofferenza, chiudendo subito l'Italia nei suoi 30 metri. Al 33' il solito Ceballos, con un numero dei suoi, si crea spazio per calciare in area: palla alta. Alla prima occasione in cui la squadra di Di Biagio esce dal guscio, chiude il match: Orsolini va via sulla destra e crossa, Pellegrini viene strattonato prima fuori area e poi in area. L'arbitro Gozubuyuk lascia correre, ma poi grazie al Var concede il rigore, che lo stesso Pellegrini trasforma con freddezza glaciale. Entusiasmo alle stelle al Dall'Ara. La Spagna è in ginocchio, Meret deve giusto disinnescare il colpo di testa di Rafa Mir nel recupero. Vince l'Italia e la prima notte dell'Europeo Under 21 si tinge di azzurro.

 

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