FARANNO FARE UN ALTRO GIRO IN SERIE B ALLA JUVE? - ALLA BASE DELL'INDAGINE DELLA PROCURA DI TORINO E DELLA GUARDIA DI FINANZA CI SONO PLUSVALENZE SOSPETTE PER OLTRE 282 MILIONI IN 3 ANNI. SI PARLA DI “VALORI FRAUDOLENTEMENTE MAGGIORATI” OLTRE CHE DI “MACCHINA INGOLFATA DA INVESTIMENTI OLTRE BUDGET” - NEL MIRINO ANCHE I RAPPORTI ECONOMICI CON RONALDO, CHE NON È INDAGATO - IL CLUB DI AGNELLI RISCHIA PUNTI DI PENALIZZAZIONE O ADDIRITTURA L’ESCLUSIONE DAL CAMPIONATO…


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1 - JUVENTUS: PLUSVALENZE SOSPETTE PER OLTRE 282 MLN IN 3 ANNI

(ANSA) - Plusvalenze per 282 milioni in tre anni "connotate da valori fraudolentemente maggiorati”.

 

C'è questo dato alla base dell'indagine della procura di Torino e della Guardia di Finanza, che ieri è sfociata in una serie di perquisizioni negli uffici della Juventus. Indagati i vertici del club bianconero

 

AGNELLI CRISTIANO RONALDO JUVENTUS BENEVENTO

2 - JUVENTUS: ACCERTAMENTI GDF SU RAPPORTI CON CR7

(ANSA) - Ci sono accertamenti anche sui rapporti economici con Cristiano Ronaldo nell'inchiesta della procura di Torino e della guardia di finanza sui conti della Juventus che ieri ha portato a una serie di perquisizioni.

 

Il calciatore non risulta indagato. I militari però hanno ricevuto dai magistrati l'incarico di cercare "documenti e scritture private" relative al contratto e alle retribuzioni arretrate.

 

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3 - PM, JUVE MACCHINA INGOLFATA DA INVESTIMENTI OLTRE BUDGET

(ANSA) - La Juventus paragonata a una "macchina ingolfata" a causa di investimenti oltre le previsioni di budget e di altre operazioni poco accurate, tra cui gli stipendi eccessivi. E’ lo scenario che stanno disegnando gli inquirenti della procura di Torino nell'inchiesta che ieri ha portato la Guardia di Finanza a perquisire le sedi della società. Nel corso dell'indagine sono state svolte intercettazioni telefoniche.

 

AGNELLI NEDVED

4 - COSA RISCHIA LA JUVE CON L’INDAGINE SULLE PLUSVALENZE

Da www.calcioefinanza.it

 

L’indagine avviata dalla Procura di Torino sulle presunte responsabilità della dirigenza della Juventus sul tema plusvalenze è molto più complessa di quanto possa apparire a un primo sguardo. Finora si era pensato che ad accendere per prima i fari sulle operazioni del club bianconero fosse stata la Consob.

 

nedved foto mezzelani gmt

Fari – ricorda La Gazzetta dello Sport – che si pensava si fossero accesi con una verifica ispettiva sulle società quotate in Borsa, e che le anomalie emerse già in questa fase avessero fatto interessare la Covisoc prima e la Procura federale poi, con tanto di apertura di fascicolo in ambito sportivo alla fine di ottobre.

 

Juventus plusvalenze cosa rischia – L’indagine “Prisma”

In realtà l’indagine penale, denominata “Prisma” e avviata in maggio, si è interfacciata a più riprese con gli accertamenti della Consob, come si legge nel comunicato della Procura di Torino: «Delle attività in corso è stata data comunicazione alla Consob e alla Procura Federale istituita presso la FIGC».

 

andrea agnelli pavel nedved

Nel mirino, come ormai noto, sono finite ben 42 operazioni di mercato, alcune molto importanti come lo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona. In totale, si tratterebbe di 50 milioni di euro in “proventi da gestione diritti calciatori” per il club presieduto da Andrea Agnelli.

 

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Juventus plusvalenze cosa rischia – Le prospettive

Ma la Juventus rischia effettivamente qualcosa? Innanzitutto, bisogna separare la risposta in “due parti”. Come spiega il quotidiano sportivo, la prima riguarda i reati di falso in bilancio, illustrati negli articoli 2621 e 2622 del Codice Civile, e del decreto legislativo 74/2000.

 

Il fronte, dunque, delle presunte «false comunicazioni di società quotate in borsa» e «false fatturazioni», naturalmente declinando le pene a seconda della gravità della violazione.

 

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Nella seconda si entra nell’ambito della giustizia sportiva. Il tema delle plusvalenze è stato sempre molto complicato da affrontare, a causa della difficoltà di individuare dei criteri oggettivi per la stima del valore di un calciatore, che varia anche in poco tempo e sulla base del mercato e di tantissimi fattori che lo influenzano.

 

È l’articolo 31 del Codice di giustizia della FIGC a regolare la materia. Ma molto viene affidato alla discrezionalità dei giudici. Se restiamo sul piano del «fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali» o mettere in atto «comportamenti comunque diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica», con l’eccezione di eventuali altre norme speciali e di violazioni in termini di licenza UEFA, ci si ferma alla ammenda con diffida nel comma 1.

 

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Ben più grave è la punizione prevista dal comma 2, che riguarda i comportamenti di «chi tenta di ottenere l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa»: qui andiamo dai punti di penalizzazione fino all’esclusione dal campionato. Ma è chiaro che si tratta di situazioni di estrema gravità e i contenuti dell’inchiesta “Prisma” sono ancora tutti da decifrare.