IBRACADABRA! ZLATAN CE L’HA DURO: “PIOLI PENSA AI MIEI 38 ANNI, MA NON SONO UN PROBLEMA. IL CERVELLO È SEMPRE UGUALE, SOLO CHE IL FISICO DEVE SEGUIRLO. OGNI GOL CHE FACCIO ESULTO COME DIO, COSÌ MI SENTO VIVO…” - L’ATTACCANTE SVEDESE HA SEGNATO DA PROFESSIONISTA IN QUATTRO DECADI DIVERSE. IL PRIMO GOL LO REALIZZÒ NEL 1999 COL MALMOE…

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C.Pass. per il “Corriere della Sera”

 

ZLATAN IBRAHIMOVIC

Più adulto, più consapevole, più altruista. È un altro Ibrahimovic, si vede, si sente. Nella maturità, nella percezione di sé, del proprio ruolo, nei gesti, nelle parole. Ma Ibra resta Ibra. L' ha detto lui, nella famosa autobiografia: puoi togliere il ragazzo dal ghetto, non il ghetto dal ragazzo. Rabbia e orgoglio. Idee chiare e paura di niente.

 

«La mia età non è un problema» ha sorriso a Sky dopo la partita lo svedese, che a 38 anni e 100 giorni ha ritrovato il gol in A a 2.806 giorni dall' ultima volta, il derby contro l' Inter del 6 maggio 2012. Ma il numero che fa più impressione è un altro: ha segnato da prof in quattro decadi diverse. Il primo gol lo realizzò nel 1999 col Malmoe, quando Leao, oggi suo compagno d' attacco, aveva due mesi.

zlatan ibrahimovic arriva a milano

 

Quando si dice campione senza tempo. «Per un attaccante è importante stare sempre lì davanti alla porta, poi ogni tanto entra e ogni tanto no - ha detto -. Speriamo che entri, ma l' importante è che mi senta bene.

 

Ho sbagliato qualche pallone a inizio partita, mi serve giocare per tornare in forma, solo che il mister vuole stare attento, mi sa che pensa alla mia età, ma la mia età non è un problema, il cervello è sempre uguale, solo che il fisico deve seguirlo. Ogni gol che faccio esulto come Dio, così mi sento vivo. Ma voglio segnare anche a San Siro».

 

zlatan ibrahimovic

L' occasione arriverà presto, domenica all' ora di pranzo c' è l' Udinese. E difficilmente Pioli cambierà qualcosa, ora che ha forse finalmente trovato la quadratura. «Il vero Ibra lo vedremo tra un po' - le parole del tecnico -. Zlatan è un campione, con lui siamo più efficaci, è un punto di riferimento, usa sempre i modi e le parole giuste, la sua presenza fa bene a tutti». Tutt' altra atmosfera in casa Cagliari, alla quarta sconfitta consecutiva. E Maran suona l' allarme: «Non siamo lucidi, è una sconfitta che pesa come un macigno».