“PORTA RISPETTO! COSA C’ENTRA MIA MAMMA?” – RICCARDO MEGGIORINI SI INCAZZA PER GLI INSULTI ALLA MAMMA, SCOMPARSA NEL 2017, DA PARTE DEL CENTROCAMPISTA DEL LECCE ZAN MAJER – IL CAPITANO DEI SALENTINI, FABIO LUCIONI, È INTERVENUTO A CONSOLARLO CON UN ABBRACCIO E POCO DOPO IL FISCHIO FINALE, MENTRE MEGGIORINI LASCIAVA IL CAMPO IN LACRIME, MAJER SI È SCUSATO: “QUANDO SI VANNO A TOCCARE GLI AFFETTI PERSONALI, CHE MAGARI NON CI SONO PIÙ, DÀ FASTIDIO” – VIDEO
-Salvatore Riggio per www.corriere.it
Gli insulti alla mamma che non c’è più e le lacrime in campo. È stata una serata terribile quella di mercoledì 26 gennaio per Riccardo Meggiorini, e non per la sconfitta 2-1 del suo Vicenza, sempre più ultimo in serie B, contro il Lecce capolista. A colpire il 37enne attaccante è stato quello che è accaduto in campo con Zan Majer, difensore sloveno dei salentini.
Durante una fase particolarmente concitata nei minuti di recupero della partita (poco dopo il gol dello stesso Meggiorini all’88), le immagini tv hanno mostrato infatti l’attaccante rivolgersi a Majer con un labiale inequivocabile: «Porta rispetto! Cosa c’entra mia mamma?».
Insulti, lacrime e l’abbraccio dell’avversario
È la risposta a un insulto diretto alla madre di Riccardo, morta nel marzo 2017 quando l’attaccante — cresciuto nel vivaio dell’Inter e con un passato in A anche con Bari, Bologna, Novara, Torino — indossava la maglia del Chievo. Parole che hanno ferito profondamente Meggiorni, il quale si è lamentato subito con l’arbitro Guida e poi è scoppiato a piangere mentre il capitano avversario, Fabio Lucioni, è intervenuto a consolarlo con un abbraccio.
Poco dopo, al fischio finale, mentre Meggiorini lasciava il campo in lacrime, alcuni giocatori del Vicenza hanno provato a raggiungere Majer, ma la situazione è stata tenuta sotto controllo prima che potesse degenerare.
Le scuse di Mejer
Meggiorini ha poi spiegato: «È volato qualche insulto di troppo, io sono andato a spingere via un loro giocatore perché c’era stata una rissa a centrocampo: volevo evitare che litigassero ancora, invece sono volati insulti poco carini e quando si vanno a toccare gli affetti personali, che magari non ci sono più, dà fastidio. Sono stato insultato più volte».
La vicenda si è comunque chiusa con le scuse di Mejer: «L’importante è che sia venuto a fine partita a chiedermi scusa, almeno ha fatto quel gesto», ha concluso Meggiorini.