“QUESTA MANO NON LA LASCIO, DAI PAPÀ ANCHE OGGI UN PICCOLO PASSO AVANTI” - SU INSTAGRAM IL NUOVO MESSAGGIO A ZANARDI DEL FIGLIO NICCOLÒ – LE CONDIZIONI DI ALEX SONO STABILI: IL CAMPIONE RESTA IN COMA FARMACOLOGICO - TRA UN PAIO DI SETTIMANE SI POTRANNO CAPIRE I DANNI CHE CI SONO STATI. LA DOMANDA È SE ZANARDI RECUPERERÀ A LIVELLO NEUROLOGICO E DUNQUE COGNITIVO. MA PER RISPONDERE CI VORRÀ TEMPO….

-


Da corriere.it

 

niccolò zanardi e alex zanardi

«Io questa mano non la lascio. Dai papà, anche oggi un piccolo passo avanti». A scriverlo, su Instagram, è Niccolò, il figlio di Alex Zanardi. Un messaggio per il padre, ricoverato all'ospedale «Le Scotte» di Siena, dopo il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto lo scorso venerdì pomeriggio, mentre con la sua handbike partecipava a una staffetta benefica.

 

Niccolò, che ha 22 anni, ne aveva 3 quando il padre perse le gambe, il 15 settembre del 2001, sul circuito tedesco del Lausitzring. Sul suo profilo Instagram non postava immagini da tempo. Ha ripreso lunedì. Postando un'immagine del padre.

alex niccolò zanardi

 

 

A cinque giorni dall’incidente le condizioni di Zanardi sono stabili: secondo l’ultimo bollettino resta in coma farmacologico, intubato e ventilato meccanicamente, e il decorso clinico, anche durante la notte tra lunedì e martedì, è stato regolare. «Il cervello di Zanardi dovrà riposare ancora per almeno dieci, quindici giorni», secondo quanto raccontato dal professor Giuseppe Oliveri, il professore che venerdì ha operato il campione. Che ammette: «Tutto il merito va al medico del pronto intervento che lo ha raccolto sulla strada (il dottor Biagioni, ndr ). Intubarlo in quelle condizioni non era facile e non era scontato il risultato. Contano i minuti, la prontezza di reazione».

 

zanardi

L'inchiesta su quanto avvenuto venerdì pomeriggio, sulla strada che porta da Pienza a San Quirico d'Orcia, continua. Per capire se si è trattato di errore umano o di guasto meccanico, e se le modalità organizzative erano appropriate all'evento. Gli inquirenti cercano di rintracciare il gruppo di ciclisti che era con Zanardi al momento dell' impatto. Secondo le testimonianze, sarebbero otto o dieci ciclisti, ma al momento ne sono stati identificati solo quattro.

 

Servono le scatole nere delle bici, i computer di bordo che buona parte dei ciclisti monta (ma Alex non l'aveva): permetterebbero di comprendere la dinamica di ciò che è accaduto in quella curva.

 

 

ZANARDI PROVE DI RISVEGLIO

Lucilla Vazza per “il Messaggero”

 

zanardi handbike

Per la quarta notte di fila le condizioni di Alex Zanardi rimangono gravi, ma stabili. I medici dell'ospedale Le Scotte di Siena restano cauti e mantengono la prognosi riservata.

 

Dall'ultimo bollettino diffuso ieri pomeriggio arriva infatti la conferma che «Il quadro neurologico resta invariato nella sua gravità», e che «il paziente rimane sedato, intubato e ventilato meccanicamente». È ancora presto per iniziare a ipotizzare una riduzione della sedo-analgesia e dunque il risveglio dal coma farmacologico, che consentirà di capire l'entità del danno neurologico e visivo. Lo ha detto chiaramente il direttore sanitario Roberto Gusinu: «Il quadro era molto serio e in considerazione di questa serietà i clinici hanno fatto le loro valutazioni e quindi in proiezione si va verso la prossima settimana». E comunque non prima di dieci giorni.

 

IL TRAUMA

la handbike di alex zanardi

Il campione si trova dunque «in condizioni di stabilità nei parametri cardio-respiratori», il fisico è forte, ma il trauma è stato devastante. L'impatto ha provocato un fracasso facciale, cioè una lesione bifrontale molto severa, che ha richiesto un intervento di tre ore per ricostruire la scatola cranica e stabilizzare le fratture e chiudere la dura madre, la membrana che avvolge il cervello come un sacchetto.

 

Statisticamente, secondo gli esperti, le lesioni anteriori sono quelle che hanno una prognosi più favorevole, perché non sviluppano «ipertensione endocranica maligna», ma ogni paziente e ogni trauma fanno storia a sé. La domanda è se, oltre alla sopravvivenza, Zanardi recupererà a livello neurologico e dunque cognitivo. Per rispondere ci vorrà tempo.

 

Molto probabilmente nemmeno la prossima settimana sarà sufficiente perché i parametri della pressione endocranica e metabolici siano stabili e dunque si potrà avviare un allentamento della sedazione.

 

alex zanardi

L'IMPORTANZA DEL TEMPO

Alex deve resistere, perché più passa il tempo e più la prognosi diventa favorevole perché minori saranno le complicanze. Le certezze maturano ora dopo ora. E più passa il tempo e più si riassorbe l'edema cerebrale causato dall'impatto, e in assenza di complicanze diventa ragionevole ipotizzare che fra un paio di settimane si potranno capire i danni che ci sono stati. Se sono reversibili o irreversibili, perché nessuno lo ammette, ma la paura di uno scenario simile a quello di Michael Schumacher è forte, anche se finora si è detto che la situazione non sarebbe così grave.

 

Intanto col passare dei giorni si potrebbe porre anche il problema di un'eventuale tracheotomia perché ora il paziente è intubato, ma dopo qualche settimana si potrebbe presentare questa necessità per aiutare ancora di più la respirazione ed evitare infezioni o complicanze.

 

Ora nessuno, nelle corsie delle Scotte, si azzarda a fare previsioni, «serve cautela, il cambiamento potrebbe essere repentino» aveva detto il responsabile dell'emergenza-urgenza dell'ospedale, Sabino Scolletta «Il percorso non sarà breve, avremo bisogno di tempo per valutare Zanardi nelle prossime settimane».

 

zanardi e la moglie daniela

«Alex è forte, Alex è forte, ma la botta frontale è stata devastante» sussurra chi lavora nel reparto, che però preferisce non raccontare di più, non ora. Nessuno si sbilancia, le terapie devono fare il loro corso, ma tutti sperano che anche questa volta il campione dello sport si confermi campione di resilienza e di vita. Nella terapia intensiva del grande policlinico toscano c'è tranquillità, il paziente è stabile, questo sembra il dato più importante. Per il resto toccherà aspettare che passi la nottata, non una non due, forse molte, ma in reparto c'è ottimismo l'alba arriverà. Intanto, davanti all'ospedale ci sono nuovi striscioni con scritto Forza Alex, ma anche uno molto grande che dice Lotta da campione.

PAPA FRANCESCO ZANARDI
Sabino Scolletta
incidente di alex zanardi in val d'orcia
alex zanardi 1
ZANARDI INCIDENTE
ZANARDI INCIDENTE
GIUSEPPE OLIVIERI, IL NEUROCHIRURGO CHE HA OPERATO ALEX ZANARDI
ricostruzione incidente alex zanardi
ENRICO FABIANELLI ALEX ZANARDI DANIELE BENNATI