“SONO 12 GIORNI CHE NON SONO PIÙ ME STESSO". RINO GATTUSO RIVELA LA SUA MALATTIA: "C'È GENTE CHE MI HA DATO UN MESE DI VITA. È LA TERZA VOLTA CHE MI CAPITA, MA PASSERÀ. SE NON CI SARÒ PIÙ SPERO DI SPARIRE SU UN CAMPO DI CALCIO" - L'APPELLO AI RAGAZZINI "CHE NON SI VEDONO BELLI" - INTANTO IL NAPOLI HA FATTO 1 PUNTO IN 3 PARTITE, GIOCA MALISSIMO E SI ALLONTANA DALLA VETTA DELLA CLASSIFICA: GATTUSO E' IN CONDIZIONE DI ALLENARE? POI "RINGHIO" SVELA PERCHE' HA DECISO DI MOSTRARSI SENZA LA BENDA...
 


Da sport.sky.it

“Io soffro di una malattia autoimmune, la miastenia. Sono 10 giorni che non sono me stesso e voglio dirlo a tutti i ragazzini che hanno paura quando hanno un qualcosa di strano e non si vedono bene allo specchio: la vita è bella e bisogna affrontarla senza paura, senza nascondersi”. “E comunque sono vivo”, scherza poi Gattuso, “perché ho sentito voci in giro che dicevano che ho un mese di vita, ma tranquilli che non muoio.
 
Ho questa malattia da 10 anni, questa è la terza volta che mi ha colpito e stavolta mi ha colpito forte, ma tranquilli perché l’occhio tornerà al suo posto e sarò più bello, speriamo, il più presto possibile. Adesso non sono bello da vedere, ma passerà pure questa…”. "I ragazzi mi sono stati tanto vicino, anche se lo nascondevo negli ultimi giorni facevo tanta fatica: vedere doppio 24 ore al giorno non è facile, solo un pazzo come me può stare in piedi. E non mi piace vedere la gente che si emoziona a vedermi in questo modo... Ma va accettato perché nella vita c'è di peggio, e io ho la fortuna di fare quello che mi piace nella vita".

 

GATTUSO

Mimmo Malfitano per “la Gazzetta dello Sport”

 

RINO GATTUSO E LA MIASTENIA

Non è stato un bel Napoli. Ma è da qualche settimana che non lo è. Ieri sera, si è avuta la conferma di quanto sia involuto negli ultimi tempi. C' è voluta una prodezza del singolo per trovare un pareggio che non accontenta nessuna della due squadre. «Ho fatto un bel gol, ma sono triste perché potevamo e dovevamo fare di più per prenderci la vittoria», ha detto Insigne.

 

Gattuso, invece, trova il lato positivo: «Io me lo tengo stretto questo punto», dice. Sarà, ma di certo l' ambiente si sarebbe aspettato qualcosa in più, soprattutto dopo l' esito della sentenza che ha restituito al club il punto di penalizzazione e gli ha dato la possibilità di giocare la sfida con la Juventus. «Siamo arrivati scarichi fisicamente.

RINO GATTUSO

 

Avremmo potuto fare di più - ha spiegato l' allenatore del Napoli -. Qui, bisogna sempre inventarsi qualcosa, ci mancano giocatori importanti. Quando si gioca ogni tre giorni per quattro mesi, ci sta il calo. Però, è evidente che non ci siamo». Il problema all' occhio sta condizionando il lavoro di Gattuso.

 

«Sono 12 giorni che non sono più me stesso - dice -. Ho la miastenia da dieci anni, c' è gente che mi aveva detto che avrei avuto un mese di vita. È la terza volta che mi capita , ma passerà, l' occhio tornerà al proprio posto. Non vedevo solo doppio, ma provavo anche grande stanchezza, non è facile. Comunque, c' è di peggio nella vita, e questa è la mia. Se non ci sarò più spero di sparire su un campo di calcio», ha spiegato Gattuso che ha continuato ad analizzare la gara.

LA MIASTENIA DI RINO GATTUSO

 

«Osimhen ha caratteristiche importanti e fa la differenza, uno come lui ci manca molto. In questo periodo non siamo brillanti, stiamo pagando i vari infortuni, che sono tutti di natura traumatica. Lozano in campo? Ci ha dato una grossa mano», ha concluso Gattuso. L' attaccante messicano era uscito malconcio, domenica sera, dalla sfida con Lazio, all' Olimpico.

RINO GATTUSO E LA MIASTENIA