https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/calcio-dotto-ndash-pardo-ldquo-falstaff-rdquo-272117.htm
Oggi, alle 19, nel cortile dei Musei di San Salvatore nel complesso monumentale nel Pio Sodalizio dei Piceni (piazza San Salvatore in Lauro 15), nel rispetto delle misure anti-Covid, Giancarlo Dotto presenta il suo ultimo libro Il Dio che non c'è. Siamo tutti mitomani (GOG Edizioni). Con l'autore, Walter Sabatini e Ivan Zazzaroni. Modera Andrea Antonioli. Cadono uno dopo l'altro gli dei dello sport. Oggi, fatichiamo a trovarne di nuovi.
Di quelli che hanno entusiasmato intere generazioni. Ma mancano anche i mitomani, nell'accezione più alta del termine, spettatori capaci di confezionare l'origami a colori di un Dio che non c'è. Dotto, da mitomane incallito, passa in rassegna un'epoca mitologica, quella che ha visto Maradona e Federer, Edberg e Jordan, e tutti quei nomi illustri che hanno narrato e sublimato le gesta di questi grandi atleti. Come Carmelo Bene inginocchiato davanti alla tv dopo una punizione di Platini, o l'inquietudine di Foster Wallace per la finale degli Us Open che vide Federer trionfare su Agassi nel 2005.
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