OBAMA VA A CANESTRO - IL PRESIDENTE USA PREPARA LA SUA SECONDA VITA FUORI DALLA CASA BIANCA: SAREBBE INTENZIONATO A DIVENTARE IL NUMERO 1 DI UNA SQUADRA DI BASKET NBA - OBAMA, TIFOSO DEI CHICAGO BULLS, HA RICORDATO: “DA GIOVANE PIÙ CHE INTERESSARMI DI POLITICA ANDAVO APPRESSO ALLE RAGAZZE E AL BASKET”

Secondo il suo entourage il presidente in uscita sarebbe intenzionato ad acquisire quote di una società dell’Nba - Il mercato è iniziato già male per il tifoso Obama: la bandiera dei Bulls, Derrick Rose lascerà la città d' origine per andare ad affiancare Carmelo Anthony nella ricostruzione dei Knicks di New York... -

Condividi questo articolo


OBAMA 2 OBAMA 2

Maurizio Stefanini per “Libero Quotidiano”

 

Spesso i politici falliti sono invitati a darsi all' ippica: Obama si sta invece per dare al basket. Finita un' annata Nba che gli estimatori già definiscono storica per via dell' epico duello tra Cavs e Golden State, il portavoce Josh Earnest assicura che una volta lasciata la Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti potrebbe riconvertirsi in presidente di una franchigia Nba.

 

«Se ci sono le giuste circostanze, è una possibilità», ha detto Earnest. Ha così confermato l' indiscrezione secondo cui che il 54enne presidente avrebbe già discusso questa opzione con alcuni proprietari.
 

OBAMA 1 OBAMA 1

«Da giovane più che interessarmi di politica andavo appresso alle ragazze e al basket», ha ricordato lo stesso Obama durante il suo ultimo e recente viaggio in Vietnam.
L' interesse è dunque di vecchia data, e già lo scorso novembre Obama si era detto «assolutamente interessato a entrare nella proprietà di una franchigia».
 

È vero che, essendo lui un noto tifoso dei Chicago Bulls, il mercato è iniziato per lui già male, dal momento che la bandiera Derrick Rose, 27enne playmaker, lascerà la città d' origine per andare ad affiancare Carmelo Anthony nella ricostruzione dei Knicks di New York. Ma, tutto sommato, questi sono problemi di secondo piano rispetto a quelli che ha dovuto affrontare alla Casa Bianca. Molti dicono che ne ha lasciati soprattutto di irrisolti, ma questo è un altro discorso.

OBAMA LEBRON OBAMA LEBRON

 

Qualcuno insinua anche che, poiché negli Stati Uniti è d' uso dei presidenti della repubblica ricevere i presidenti delle squadre vincenti, questo potrebbe essere per Obama un modo di tornare alla Casa Bianca, anche senza dover aspettare che decolli la carriera politica di sua moglie, come è accaduto a Bill Clinton. Ma anche quello è un altro discorso.
 

Certo, il problema di che fare dopo essere stato per quattro o otto anni l' uomo più potente del pianeta è comune a molti inquilini della Casa Bianca. Ronald Reagan andò ad esempio in Germania Orientale a fare comizi per la lista liberale alle prime elezioni democratiche del 1990. Proprio lui che definiva «liberal» una «parolaccia»: ma si riferiva evidentemente alla variante statunitense piuttosto che europea della parola.

 

Bill Clinton assieme a Hillary ha dovuto invece per un po' dedicarsi a fare soldi con conferenze, perché spese legali legate e note vicende di stagiste di nome Monica li avevano lasciati quasi sul lastrico. Non solo sono rientrati, ma hanno incassato abbastanza da lanciare la carriera politica di Hillary.

 

OBAMA OBAMA

Uno che si è dato da fare in tutti i modi possibili è stato Jimmy Carter: un po' perché l' avevano trombato relativamente giovane dopo un solo mandato; un po' perché per la cosa migliore che aveva fatto, gli accordi di Camp David, il Nobel per la Pace l' avevano dato ai suoi sodali Begin e Sadat, e non a lui. Tanto comunque si è dato da fare con il suo Carter Center, che a sua volta ha raggiunto il Nobel nel 2002.
 

Motivazione: «Si è impegnato in risoluzioni tese a prevenire conflitti in diversi continenti, inoltre ha mostrato uno straordinario impegno in favore dei diritti umani, e svolto attività di osservatore in innumerevoli elezioni in tutto il mondo».
 

Al Gore invece presidente non è mai diventato: vice di Clinton, quando ha provato a fare il salto è stato sconfitto da George W. Bush. Per compensare non si è accontentato del Nobel per la Pace del 2007, ma ha anche preso un Premio Principe delle Asturie e perfino due Oscar, per il suo impegno in difesa dell' ambiente.

 

Peccato che pochi giorni dopo l' assegnazione dell' Oscar al suo documentario ecologista "Una scomoda verità", requisitoria sui pericoli e sulle ripercussioni del riscaldamento globale della Terra, il quotidiano britannico The Guardian abbia rivelato che Gore consumerebbe ogni mese nella sua abitazione 20 volte l' energia elettrica consumata da una famiglia americana media in un anno.
 

Insomma, forse è davvero meglio il basket. Anche perché comunque a Obama il Nobel l' avevano già dato sulla fiducia, prima ancora di incominciare.

OBAMA OBAMA

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."